USA e Cuba danno spettacolo, vincono gli americani

Circa 2.000 persone allo Steno Borghese di Nettuno per il big-match di semifinale. Stati Uniti concreti e solidi sul monte di lancio. A Cuba non è bastato un finale in crescendo. Vincente Lucas Harrell

Cuba-Stati Uniti, il grande appuntamento, il faccia a faccia tra le due favorite di questo mondiale 2009. Uno di quei match da non perdere ed infatti, per la prima volta da quando la coppa del mondo è arrivata in Italia, ecco il grande pubblico, i circa duemila dello Steno Borghese, che hanno assistito al grande spettacolo offerto dalle due gradi protagonista di questa coppa del mondo Ibaf.
Stati Uniti già qualificati, Cuba alla ricerca della vittoria per la certezza della finalissima di domenica a Nettuno. Ha avuto la meglio la squadra americana, per 5-3,capace di giocare al meglio nel momento cruciale della partita, quando nel finale di gara le mazze cubane hanno messo sotto pressione i rilievi di Eddie Rodriguez. Indovinate tutte le scelte, quella decisiva, quando saliva sul monte di lancio il terribile mancino Bowers con le basi cariche e zero eliminati.
Ma andiamo con ordine, la cronaca, Maikel Folch il partente di Cuba, Trevor Reckling per gli Stati Uniti.Primo inning e gli americani passavano subito in vantaggio. Trevor Plouffe batteva sul seconda base Hector Olivera, il cubano non aveva un buon impatto con la palla e commetteva l'errore che consentiva, su un gran doppio di Ike Davis, agli USA di passare in vantaggio.
Il manager statunitense Eddie Rodriguez doveva subito togliere il suo starter ad inizio secondo inning, un infortunio obbligava Reckling a lasciare il monte di lancio a Lucas Harrell. Il pitcher dell'organizzazione dei Chicago White Sox entrava senza problemi nel match, concedendo la prima valida a Cuba nel terzo inning, battuta dal leadoff Hector Olivera. L'attacco americano metteva costantemente sotto pressione Folch, che usciva bene da una situazione difficile nel secondo inning, con due uomini in base ed un solo out. Ma che capitolava al terzo quando il designato Terry Tiffee spediva in fuoricampo una curva rimasta alta di Folch, homer da due punti, con Davis in base per ball.
La battuta lunga del bomber dell'oragnizzazione dei Phillies, metteva fine alla partita del partente cubano. Saliva Pedroso sul monte di Cuba, che dopo la base per ball ad Alvarez veniva toccato in valido da Kroeger e Castro. Avvio difficile per Cuba e parziale di 4-0 dopo soli tre inning di gioco. Con l'impressione palpabile che questi Stati Uniti sono venuti alla coppa del mondo con una gran bella squadra.
Despaigne e compagni trovavano fino al quinto inning grandissima difficoltà contro i lanci di Lucas Harrell, quella di Olivera nel terzo attacco era l'unica valida della partita fino al quinto inning. Per vedere la seconda hit della squadra di Lorrillo si aspettava fino al settimo inning, quando Mikel Enriquez batteva un solo homer su Harrell e muoveva per la prima volta il punteggio sul tabellone per i cubani.
Il fuoricampo scuoteva il lineup cubano, ed infiammava i molti tifosi cubani presenti allo Steno Borghese. A quel punto la partita si infuocava, veniva espulso per proteste il manager degli USA, la base per ball a Cepeda, il singolo di Despaigne ed un doppio sulla linea di foul sinistro di Yulieski Gourriel riaprivano la partita, punto a casa e proteste dei cubani che chiedevano l'interferenza dell'interbase Plouffe sulla corsa verso la terza base di  Despaigne. Cuba con due uomini in posizione punto a zero eliminati.
Harrell vistosamente in calo, concedeva la base a Cespedes e caricava le basi, torcida di Cuba che colorava e infiammava la notte nettunese. Era il momento del mancino Cedrick Bowers, palla pesante del bullpen americano, braccio da 93 miglia, che faceva battere in doppio gioco il  pinchitter cubano Peraza che batteva comunque a casa il terzo punto di Cuba. Fuori anche Bowers, per Wesserman, che trovava la terza eliminazione con un fly all'esterno centro. Gli USA limitavano i danni, ma match tutt'altro che finito. Cuba ci credeva e nell'ottavo attacco metteva ancora sotto pressione Wesserman, dopo il singolo di Olivera arrivava l'erroraccio dell'interbase Plouffe. Con un solo out e due uomini in base, l'occasione veniva però sprecata. La difesa statunitense si faceva perdonare l'errore precedente e girava un doppio gioco che chiudeva la strada al tentativo di rimonta dei cubani. nella seconda parte dell'ottavo con le valide di Kroeger e Coats gli USA producevano il quinto punto. Cuba non riusciva più a creare pericoli per la difesa americana, con Wasserman che chiudeva senza problemi la partita.

Informazioni su Giovanni Colantuono 80 Articoli
Nato a Nettuno nell'aprile del 1969, Giovanni Colantuono vive nella cittadina del litorale tirrenico insieme alla moglie Clara e ai suoi due figli: Christian, il più grande, gioca nelle giovanili del Nettuno, mentre Sabrina, la più piccola, è appassionata di danza ma segue anche lei assiduamente le partite in diamante. Da sempre appassionato di baseball, inizia la sua carriera giornalistica nell'emittenza televisiva privata. E' stato curatore e conduttore di "Casabase", un settimanale dedicato al massimo campionato di baseball andato in onda tra il 1991 ed il 1995, periodo in cui collabora anche con il settimanale locale "Il Granchio" ed il quotidiano "Il Tempo". Con la testata romana ha collaborato per diversi anni essendone anche inviato alla Coppa dei Campioni nel 1991 a Parigi e nel 1992 a Rotterdam. Per GTV, emittente locale della provincia di Roma, ha curato e condotto numerosi programmi sportivi come "Il Nostro Sport" che trattava di discipline come rugby, pallanuoto, volley e pallacanestro, "Dimensione Sport Giovani" che si occupava dei settori giovanili delle numerose società sportive della provincia di Roma. E' stato inoltre radiocronista di Idea Radio Nettuno con cui ha raccontato gli scudetti vinti dal Nettuno negli anni '90. Il giornalismo è sempre stata la sua grande passione che ha appagato con le numerose collaborazioni con testate nazionali e locali, ritagliando spazi di tempo dal suo lavoro in una multinazionale americana. Autore di due film dedicati a due importanti successi: "Parigi, il Nettuno sul trono d'Europa" dedicato alla conquista della terza Coppa dei Campioni del Nettuno e "Italia campione d'Europa a Nettuno" dedicato alla vittoria degli Europei della Nazionale di Silvano Ambrosioni nel '91 allo Steno Borghese di Nettuno. Hobby preferiti la lettura ed... i videogiochi sul baseball, naturalmente. Dal 2008 è addetto stampa del Nettuno BC: "Curare l'ufficio stampa di una società così gloriosa è per me motivo di grande onore, soprattutto perchè per un nettunese - ricorda Colantuono - il Nettuno BC è una cosa che ti scorre nelle vene".

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