Quell´insostenibile voglia di delegare, sempre e comunque

Rinviare il torneo di A1 o partecipare al Mondiale universitario – La FIBS decide, i club di A1 tacciono: ma quella del silenzio-assenso è davvero la "giusta via" per il rilancio?

Lo confesso, ci speravo. Pensavo che la malaugurata decisione di spostare di una settimana il campionato di serie A1 costringesse i dirigenti delle 10 -sorry- 9 societa´ di massima divisione ad avere almeno una spontanea reazione d´orgoglio per difendere il "proprio giochino".
Certo, non ci e´ voluto molto a redimermi. E´ stato sufficiente notare "l´assordante silenzio" che e´ seguito alla inaspettata e singolare decisione. A parte le sei righe della nota stampa diffusa dall´Italeri Fortitudo Bologna e ad una lettera inviata da Roberto Caramelli, speaker ufficiale della stessa societa´, a "BaseballNow", il silenzio e´ stato sovrano.
Anche la doverosa navigazione sui siti ufficiali delle 9 formazioni del campionato di A1 non e´ servita ad avallare il mio auspicio, anzi: non sono riuscito a trovare neanche uno straccio di commento, una riga di segnalazione sul posticipo federale, a parte i soliti "carbonari bolognesi".
Ma allora sta a vedere che questa gestione sempre e solo "federo-centrica" alla fine fa comodo a tutti?
Certo che a ben pensarci non ci si poteva aspettare una reazione diversa.
Due delle nove societa´ del massimo torneo sono direttamente coinvolte nella struttura dirigenziale FIBS –Grosseto e Parma ndr-, l´Anzio ha un piede quasi in A2 e quindi ben altri problemi da affrontare, il Modena e´ da sempre considerata la ´rompiscatole´ del gruppo e almeno per questa volta ha pensato bene di stare in disparte, il Godo sta vivendo una fase idilliaca ed e´ meglio non smuovere le acque, Rimini ha da sempre fatto storia a se´, San Marino evidentemente e´ un po´ imbarazzata tra doversi guardare le spalle e festeggiare la Coppa Campioni e quindi?
Rimanevano quei "rivoluzionari dei bolognesi" e il Nettuno che, sempre dal sito ufficiale, non ha neanche menzionato l´episodio.
E di fronte a tale "silenzio degli innocenti" ho ripensato ad un precedente scritto del settembre dell´anno scorso dal titolo "Facciamo finta di niente. E´ meglio."
Il fatto è che una FIBS -qualunque essa sia- fa comunque sempre comodo. Ti produce la TV, ti assolve alla comunicazione, ti organizza (male) i Campionati, ti indice le conferenze stampa (ma con quali ritorni sui quotidiani? esiste un monitoraggio media?), ti "spalma" tecnici e giocatori delle 9 formazioni del massimo campionato nelle Nazionali seniores, juniores e universitarie e poi, dulcis in fundo, è sempre li pronta a farsi impallinare, cosi´ da poter essere usata come capro espiatorio. Ma chi glielo fa fare ai nostri club di mettersi in contrapposizione e -perche´ no- creare un clan, un cartello, un´assemblea stile condominio, un gruppo ristretto, qualcosa che li unisca, ad esempio, per buttare giu´ 10 righe in comune e 3 regole di "comuni intenti al fine di difendere il massimo Campionato" che dovrebbe poi essere l´obiettivo supremo?
Nulla di tutto ciò. Molto piu´ semplice "combattere" per 6 mesi alla fine di ogni quadriennio olimpico cosi´ da poter concorrere ai posti "messi in palio" dalla solita federazione e stare, con pochissima fatica, dentro al giochino per i successivi 4 anni.
Certo che qualcosa, di molto nascosto e silenzioso, deve essere capitato perche´ quanto pubblicato nei giorni scorsi dal sito della Federazione (nonche´ le solite "leggende metropolitane", vera peculiarita´ di questo ambientino) mi ha fatto quasi balzare dalla sedia.
Parere personalissimo: l´attacco frontale del Presidente Federale alle formazioni di A1, condito con l´elemosina dei proventi del World Baseball Classic, lo leggo come un fortissimo segnale di debolezza.
Nei toni (al limite dell´arroganza), nel metodo (con un comunicato/intervista) sulla homepage sul sito federale per giorni.
E nel merito: perché nello stesso articolo si evince il doppio ruolo che la Federazione pretende di assolvere e cioe´ quello di traino del massimo Campionato e delle Nazionali che da che ´sport e sport´ non possono conciliarsi poiche´ dovrebbero, teoricamente, curare due interessi diversi (basta guardare quanto accaduto tra FIP e Lega Basket).
Tanto e´ vero che nel momento in cui si e´ dovuto prendere una decisione, e cioe´ di rimandare un Campionato oppure di snobbare una manifestazione pseudo/internazionale, si è optato per la prima mettendo quindi di fatto in secondo piano la serie A1.
E allora mi chiedo, "ma delegare sempre e comunque alla Federazione conviene alle 10 -sorry- 9 societa´ del campionato di serie A1?".
Evidentemente si´.

Informazioni su Alessandro Labanti 937 Articoli
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