Majors, squadra per squadra tutti i segreti del 2006

Con l’analisi della “West Division” della American League si conclude il nostro viaggio attraverso il massimo professionistico americano di baseball

Formato da solo quattro team, il girone della West Division di American League è in assoluto quello che comprende meno squadre in tutte le Majors. Le franchigie che lo compongono, ad eccezione degli Oakland Athletics che nascono a Philadelphia nel 1901, sono tutte relativamente giovani: i Texas Rangers nascono nel 1960, i Los Angeles Angels of Anaheim risalgono al 1961 ed i Seattle Mariners al 1977. In totale le squadre di questa Division hanno vinto 11 World Series, di cui 10 appartengono agli A’s (5 anelli vinti quando la franchigia era a Philadelphia ed altrettanti in California), 1 a carico degli Angels. Ancora a secco di partecipazioni alle World Series i Rangers, che non hanno mai superato le Division Series, ed i Mariners che non sono mai arrivati oltre le American League Championship Series.

Los Angeles Angels of Anaheim (95-67): La scorsa stagione era, insieme agli Yankees, una delle franchigie più accreditate per arrivare alle World Series visto il roster che Mike Scioscia aveva a disposizione. Ed in effetti la stagione sembrava incanalata nei giusti binari. Conquistato il ‘pennant” e liquidati i Bronx Bombers nelle Division Series però, gli Angels sono incappati in quella perfetta organizzazione che risponde al nome di White Sox, ed hanno terminato la loro avventura con un bruciante 4-1 finale. Da qui riparte il mercato di questa giovane ma importante franchigia. Gli obiettivi sono sostanzialmente due: migliorare la rotazione dei partenti e potenziare l’attacco. Per il monte di lancio sono arrivati Hector Carrasco, J.C. Romero in sostituzione dei partenti Jarrod Washburn e Paul Byrd. In arrivo anche il terza base Edgardo Alfonso, mentre hanno salutato gli Angels anche Lou Merloni, i catchers Bengie Molina e Josh Paul e gli esterni Jeff DaVanon e Steve Finley. Resta la delusione per i mancati acquisti di Paul Konerko, che ha preferito restare a Chicago, e di Manny Ramirez per il quale i Red Sox hanno richiesto un prezzo troppo alto.

Oakland Athletics (88-74): Dopo aver perso il ‘pennant” per il secondo anno consecutivo, i dirigenti di questa franchigia hanno deciso di sacrificare la qualità della rotazione dei partenti, lo scontento Barry Zito era ad un passo dalla cessione, per cercare di potenziare l’attacco che lo scorso anno si è mostrato alla fine troppo ‘leggero”. In quest’ottica sono arrivati l’esterno Milton Bradley, il seconda base Antonio Perez ed i lanciatori Esteban Loaiza e Chad Gaudin. A questo punto però Barry Zito decide di restare ed Oakland cede i lanciatori Octavio Dotel, Keiichi Yabu e Ricardo Rincon, i prima base/battitori designati Scott Hatterberg ed Erubiel Duazo ed il catcher Alberto Castello. Con un mercato pressoché perfetto, che potrebbe avere una sua conclusione con la ‘ciliegina” dell’arrivo del free agent Frank Thomas che andrebbe a coprire la posizione di battitore designato, gli A’s si candidano seriamente per la riconquista della West Division.

Texas Rangers (79-83): Dopo il brutto campionato dello scorso anno che ha visto Texas estromesso dalla lotta al titolo dopo circa metà campionato, i Rangers hanno voglia di riscattarsi e cominciano a cambiare buona parte del monte di lancio. Partiti Doug Brocail, Kenny Rogers, Steve Karsay e Chris Young, arrivano Vicente Padilla, Armando Gallaraga, Fabio Castro, Adam Eaton, Kevin Millwood, e Jon Leicester. Salutano i Rangers anche il seconda base Alfonso Soriano, il catcher Sandy Alomar Jr., i prima base Greg Colbrunn e Adrian Gonzalez e gli esterni Richard Hidalgo e Terrmel Sledge. In arrivo l’esterno Brad Wilkerson ed il giovane Aarom Baldiris.

Seattle Mariners (69-93): Le ultime due stagione sono state un autentico disastro: 99 sconfitte nel 2004 e 93 nel 2005. Per il prossimo anno i Mariners ripartono dalla garanzia di un giocatore di grandissimo livello quale l’esterno Ichiro Suzuki (da 5 anni negli Usa e 5 volte Gold Glove), e puntano sul rilancio di due giocatori arrivati lo scorso anno ma che hanno reso meno delle aspettative: il terza base Adrian Beltre ed il prima base Richie Sexson. C’è curiosità per l’arrivo del nuovo catcher nipponico Kenji Johjima, che prende il posto del partente Yorvit Torrealba. Il monte di lancio è stato implementato dagli arrivi di Marcos Carvajal, Lius Gonzalez, Jake Woods e Jarrod Washburn, mentre saluta Seattle Bobby Madritsch. Infine da segnalare gli arrivi degli esterni Carl Everett, che può giocare anche da battitore designato, e Matt Lawton.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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