La via del Tarabuso

Possederne uno impagliato ha cambiato la vita del cronista itinerante, che si auto sospende da oggi da questa rubrica

Da quando possiedo un Tarabuso impagliato, la mia vita è evidentemente diversa.
Rientrando a casa distratto, mi trovo spesso a sbarrare gli occhi e pensare: “Cosa ci fa quel beccaccione vicino al camino”. Mia moglie sostiene che il nostro amico Botaurus (nome scientifico di questo uccello) le fa anche paura.

Credo sia lecito vi poniate la domanda del perchè io possiedo un Tarabuso impagliato. La risposta più semplice è: perchè un collaboratore di baseball.it me lo ha dato in cambio di una mazza in legno (rotta) che avevo trafugato qualche anno fa dal dug out di una squadra. Cosa se ne faccia di una mazza rotta, non lo so. E sono certo che nessuno di voi si curerebbe di conservarla.

Come? Nessuno di voi si curerebbe di conservare nemmeno un Tarabuso impagliato? Giusta osservazione. Ma il Tarabuso è il simbolo della squadra di softball amatoriale della quale sono presidente, manager e prima base. Squadra la cui esistenza è fondamentale per rendere più 'umanitario' il mio modo di criticare prima base e battitori quando commento la gara della settimana. Sarete tutti d'accordo sul fatto che è una istituzione benemerita.

Ma eravamo rimasti al Tarabuso.
Tutto nacque quando un nostro compagno di squadra vinse il premio di MVP di un torneo nel quale avevamo appena perso la finale con un clamoroso errore del prima base (smettetela di ridere: quel giorno giocavo catcher…ripeto, smettetela di ridere: con pettorina e schinieri sto benissimo). Quando ritirò il premio, un altro compagno di squadra lo apostrofò come segue: “Sei un TROMBONE”. Definizione che molti confermerebbero, se leggessero gli editoriale del sopra citato MVP che appaiono su un sito gemello di questo. Ma stiamo divagando.
Comunque, per uno strano impulso io andai a cercare sul dizionario la parola “trombone”. Ricavai ovviamente il significato “strumento a fiato etc. etc.” ma anche un più intrigante “altro nome dell'uccello Tarabuso, così detto perchè emette un suono del tipo 'oueump, oueump”. Ricercare la parola “Tarabuso” sul dizionario di Inglese fu il passo successivo e arrivai alla parola “Butterbump”. Che dà al momento il nome alla squadra. D'altra parte, se esistono gli Orioles e i Cardinals, non vedo che tipo di controindicazione ci sia all'esistenza dei Butterbumps.
Non mi sono invece al momento curato di verificare verso qualche orchestrale se in effetti può essere corretto dire che un trombone emette il suono 'oueump'. Ma questo è un altro discorso.

Notizie dalla mia dieta: al momento risulta ufficialmente sospesa. I ripetuti “attentati” di mamme e nonne di collaboratori di baseball.it residenti sulle rive del Tirreno mi hanno convinto ad optare per un 'contenimento dei danni' e a riprendere dopo che lo scudetto sarà stato assegnato.

Con questo, mi auto sospendo dai commenti fino a data da destinarsi. E di certo, fino al 24 di ottobre. In campagna elettorale non sarebbe certo corretto da parte mia scrivere questa rubrica. Certo, in questo paese ci sono conflitti d'interesse peggiori. Ma nel mio piccolo preferirei non ricevere accuse di quel genere.

Vi lascio con una affermazione: non vedo me stesso inserito in una Federazione che non sia guidata dall'attuale presidente Riccardo Fraccari. O, in un futuro che presumo comunque remoto, da qualcuno che ne abbia condiviso il progetto che io ho abbracciato. Con crescente entusiasmo, aggiungerò.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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