Telemarket all'ultimo respiro

Un fuoricampo di Rivera al 9° salva i Pirati che poi si aggiudicano garauno con il Cantine Ceci Parma (3-2). Vincente Tonkin, non basta Olenberger

Proprio nel finale la Telemarket ribalta una sfida che sembrava segnata e supera il Cantine Ceci in garauno (3-2). Decisivi il fuoricampo di Rivera, al suo esordio davanti al pubblico amico, e i cambi non proprio azzeccati sul monte da parte del coach ducale Catanoso. I Pirati battono meno valide (5 contro 8) ma alla fine, con Tonkin vincente, raccolgono una vittoria che vale oro in prospettiva play-off.
La prima occasione per sbloccare il risultato ce l’hanno i Pirati al 2° quando con due out e le basi vuote, prima Gaiardo e poi Illuminati toccano valido a destra ma con gli uomini agli angoli Salcedo fulmina Gambuti con una dritta e il Cantine Ceci si salva. Se la Telemarket spreca, il Cantine Ceci concretizza il vantaggio al 3° quando Sanchez perde la bussola contro il turno basso del line-up ducale concedendo tre singoli consecutivi a Brambilla, Vasini e Bertolini. Con le basi piene e zero out, Sanchez elimina al piatto Finetti ma sul conto pieno manda in base Larkin (0-1) e subisce il secondo punto sulla volata al centro di Bautista (0-2) con Bertolini out a casa base sul successivo tentativo di doppia rubata. Intanto comincia a piovere e i Pirati lasciano ancora in terza base la chance per dimezzare lo svantaggio (singolo di Evangelisti che avanza su rubata e volata di Pantaleoni). Mentre il temporale incombe (ma resterà un falso allarme), al 5° Illuminati spara un fuoricampo in foul per pochissimo prima di andare out in diamante e Salcedo completa l’inning eliminando senza problemi anche Gambuti ed Evangelisti. Al 7° il Cantine Ceci ha l’occasione per mettere in cassaforte la partita ma con le basi piene e due fuori Bautista è l’ottavo strike-out di Sanchez. Sul cambio di campo Catanoso manda in pedana Bova al posto del convincente Salcedo (rl 6 bvc 3 bb 2 so 5 pgl 0) ma l’esordio del rilievo non è dei più felici: base a Rivera, base a Gaiardo e balk con Illuminati nel box. Con la difesa dentro, il prima base neroarancione vanifica l’occasione girando il primo lancio su Bautista e nessuno si muove dai cuscini, ma la successiva volata a sinistra di Gambuti permette alla Telemarket di accorciare almeno le distanze (1-2). Catanoso toglie anche Bova e si affida a Olenberger per chiudere l’inning su Evangelisti. Ancora Parma pericoloso all’8° con il doppio di Di Pace che costringe Sanchez alle docce (entra Tonkin) ma è Chiarini con due grandi prese al volo sul pinch-hitter Schianchi e su Brambilla a togliere le castagne dal fuoco. Pur continuando a non battere valido, la Telemarket spreca ancora all’8° quando una bella linea di Balgera non viene raccolta al volo dall’esterno sinistro Vasini ma Pantaleoni, in base su ball, torna sul cuscino di prima pensando all’out al volo ed è eliminato in seconda. Mentre Tonkin infila cinque out di fila, i Pirati ribaltano la sfida all’ultimo tuffo ed è Rivera, primo uomo in battuta al 9°, che pareggia con un solo-homer a destra (2-2 con la palla che rimbalza sopra il muretto ed esce). Olenberger perde fiducia, concede la base a Gaiardo (sostituito a correre da Taddonio), un doppio a Illuminati e l’inevitabile base intenzionale a Gambuti. Con le basi piene e zero out, il punto della vittoria arriva su lancio pazzo di Olenberger con Evangelisti nel box (3-2) e i Pirati possono tirare un bel sospiro di sollievo.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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