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Mario Mascitelli è stato aggiunto da quest'anno allo staff tecnico della nazionale juniores. Il manager del Proma Piacenza ha raccontato la prima parte della sua prima esperienza in nazionale da tecnico. “Un'esperienza bellissima, sicuramente positiva. Come avevo già detto prima di partire, anch'io sto imparando molto. C'è una tensione molto diversa da quella che si prova stando in panchina a dirigere una squadra di club, anche se di A2. Qua si vive di baseball 24 ore su 24 e l'adrenalina è sempre molto alta“.
Come giudichi la prestazione della squadra nella prima fase del torneo?
“La cosa che più vorrei veder tirar fuori da parte dei ragazzi sono i cosiddetti 'occhi della tigre', cioè un'aggressività positiva durante le fasi di gioco che ancora non ho visto. Può darsi, semplicemente, che mi aspetti qualcosa che questa squadra non può dare o non ha, e forse che non hanno neanche le squadre avversarie. Forse questo è la vera caratteristica delle squadre juniores“.
Un commento sulla prova dei lanciatori azzurri…
“Avevo visto questi lanciatori nelle amichevoli pre-Europeo, e devo dire che mi avevano impressionato positivamente. Qua, forse un po' per la tensione, sembra che abbiano un po' di difficoltà. Io spero che sia stato solo il primo gradino, quello dell'esordio; mi aspetto una prestazione migliore la seconda volta, rispetto alla prima“.
In battuta, siamo un po' altalenanti…
“Sapevamo che questa non era la nazionale degli anni passati, in cui ci sarebbero stati dei grossi battitori, degli slugger. Ma io, che mi devo occupare del settore della battuta, sto lavorando molto. E' chiaro che avendoli avuti a disposizione si e no una settimana, in cui solo un paio di allenamenti sono stati dedicati alla battuta, si può far poco. Ad esempio, giovedì abbiamo fatto allenamento di battuta, e si è lavorato su quelle che sono state le carenze della partita contro la Francia“.
Come giudichi la prova della nostra difesa?
“Penso che ci sia grossissima qualità nei giocatori che compongono questa squadra, soprattutto in difesa, e che Bill, essendo molto bravo e avendo l'occhio lungo, abbia puntato molto su questa caratteristica, che si sta dimostrando la nostra arma vincente“.
Tra poche ore c'è la Spagna…
“Penso che la sconfitta contro la Francia ci possa far bene, anzi ci debba far bene; dev'essere presa come una lezione. Affronteremo la Spagna in una maniera positiva; dev'essere il banco di prova per l'eventuale finale, e mi aspetto una reazione positiva immediata dai ragazzi. Dopo aver avuto due giorni di riposo tutti devono essere pronti a dare il 100{69f996f5920302fe53d2c9b8e835d830d430a9cd590b3ddc6c130a5134366c09} in entrambe le partite”.
In conclusione, come ti sembra questa versione 2003 della nazionale juniores?
“E' un bel gruppo. Molto valido. C'è qualità e voglia di lavorare, quindi vale la pena di investire sia sui singoli che sulla squadra“.
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