
Mancava solo l'ufficialità ma ora che c'è anche quella, Paolo Ceccaroli ed Elio Gambuti possono considerarsi nuovamente due Pirati. Dopo rispettivamente dodici e sette anni, Ceccaroli e Gambuti tornano dunque a riabbracciare quelli che sono sempre stati i loro colori, formando nuovamente una batteria che ha fatto la storia del Baseball Rimini. Dopo così tanto tempo in pochi a Rimini si sarebbero aspettati questo clamoroso ritorno, e “Ciga” ci avrebbe mai scommesso?
“E' difficile dire se mi sarei mai aspettato di tornare – commenta Ceccaroli – Se me lo avessero chiesto prima di un anno fa avrei sicuramente risposto di no, ma nell'ultimo anno sono cambiate parecchie cose e più di un pensierino lo avevo già fatto”.
Che cosa ha convinto Ceccaroli nella scelta di Rimini?
“A Parma volevano che diventassi uno dello staff tecnico, probabilmente pitching-coach con scarse prospettive di giocare. E così quello che l'anno scorso era un semplice contatto con Rimini è diventato una realtà perchè qui ci sono altre intenzioni, c'è voglia di vincere e c'è fiducia. E poi sono a casa.”
Da bandiera del baseball riminese ad avversario per dieci lunghi anni.
“Ricordo che quando venni a giocare per la prima volta allo stadio dei Pirati con il Parma, ero talmente emozionato che dopo aver finito di fare il diamante stavo per entrare nel dug-out riminese. Poi in partita andai due volte strike-out. In seguito ho fatto anche buone cose perchè quella partita per me era sempre speciale, ma non certo per rivalsa o vendetta”.
Tra campionato e Coppa sarà una stagione da protagonisti.
“Speriamo, anche se di questi tempi è difficile fare previsioni. L'importante è che la base italiana della squadra sia solidissima, poi con l'innesto degli americani la squadra sarà ancora più forte e competitiva. Giocare la Coppa dei Campioni in casa è una bellissima cosa. Rimini ha sempre avuto sfortuna in questa competizione, speriamo sia la volta buona”.
Nel segno dell'emozione anche il ritorno di Elio Gambuti.
“E' normale dopo essere stati via per sette anni. Ma in questo periodo la squadra ha continuato a vincere e per me è una bella responsabilità tornare con la stella sul petto. Giocare un altro anno a questi livelli per me è molto importante, spero che sia un anno ricco di soddisfazioni per la squadra e anche per me”.
Con Ceccaroli torna la batteria degli anni d'oro, quella che vinse l'ultima Coppa a Barcellona.
“L'idea di poter tornare a formare con Ciga una coppia storica è senz'altro stimolante, anche se il campo come sempre dirà la verità. La Coppa Campioni è un'occasione da non lasciarsi sfuggire anche se gli olandesi come sempre saranno molto forti e per superarli non dovremo sbagliare niente”.
Da ricordare che il monte di lancio riminese si arricchisce del prezioso apporto dell'oriundo Sandy Patrone, cugino del Carlos nettunese, reduce da una ottima stagione in A2 a Riccione.
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