La sindrome da Corea colpisce anche la Danesi

Persa al dodicesimo inning per 5 a 4 la gara d'esordio contro i cechi del Draci Crno

La sindrome della Corea colpisce anche la Caffé Danesi Nettuno, che inizia nel peggiore dei modi la Coppa dei Campioni di Barcellona. Servono ben dodici inning per decidere la squadra vincitrice, ovvero il Draci Brno, formazione della Repubblica Ceca, che già al nono inning si trovava avanti per 3 a 2. Il Nettuno era riuscito in extremis a riportarsi in pareggio grazie ad una segnatura arrivata proprio al nono. Due inning supplementari senza sussulti e alla prima parte del dodicesimo inning il Nettuno segna ancora. Apre una valida di Castrì, seguita da un bel batti e corri di Mastrantonio, e a portare a casa il 4 a 3 ci pensava Schiavetti con un altro singolo. Poteva essere il punto della vittoria ma così non è stato, e la formazione di Bagialemani è stata regolarmente punita, nonostante si fosse arrivati a due out, due strike e due ball con un uomo in terza. Non c'è stata la terza eliminazione, ma quattro valide consecutive che fissavano il risultato sul 5 a 4. Proprio la sindrome da Corea. Il Brno già aveva giocato un pessimo scherzo alla Danesi nella coppa dei Campioni che la formazione tirrenica giocò in casa nel 1999, vinta dal Parma. All'epoca la sconfitta arrivò sempre nelle riprese supplementari, al decimo inning per 5 a 3, e solo grazie ad un complicato calcolo di differenza punti il Nettuno riuscì a qualificarsi alla semifinale con il primo posto del girone eliminatorio. In attesa degli altri incontri del raggruppamento è inutile sottolineare come la situazione sia al momento maledettamente complicata. Per passare sarà assolutamente necessario superare domani il San Marino nel derby italiano, e venerdì tentare l'impresa nell'ultima partita eliminatoria contro il Mr Cocker HCAW. Cosa tutt'altro che facile, considerando che oggi Ventura ha lanciato per 7,1 riprese, altre tre Vigna, infine i rilievi di Menna prima e Tomassi poi. Così per esclusione dovrebbe essere Lanfranco il partente per la sfida contro i tulipani. Delusione, comprensibile, per Ruggero Bagialemani, manager del Nettuno. “Non è la prima volta che andiamo agli extrainning e perdiamo – ha dichiarato alla stampa – sta diventanto una grave abitudine. Sono molto deluso, perchè abbiamo lasciato troppi uomini in base, anche se loro sono cresciuti molto in questi anni e sono una buona squadra. E' necessario reagire subito, altrimenti siamo fuori“.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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