Ceciarini torna a parlare della fusione tra Bsc 1952 e Bbc Grosseto

Il massimo dirigente della semifinalista 2023 continua a puntare su un accordo con l’altra società cittadina, mentre si pensa a pensare a rinforzare ulteriormente la squadra, bussando alla porta del Nettuno per l’ingaggio di tre stelle

L'avvocato Massimo Ceciarini, presidente del Bsc Grosseto

Il discorso fusione tra Bbc Grosseto e Bsc Grosseto sembrava un discorso ormai messo nel cassetto. A riaprirlo è stato Massimo Ceciarini presidente del Bsc Grosseto, che ha rilasciato a Matteo Alfieri, giornalista de La Nazione, un’intervista nella quale continua a ripetere «capisco le perplessità dei consiglieri del Bsc, ma la fusione è l’unica cosa a cui dobbiamo puntare».

L’avvocato Ceciarini, uno dei fondatori della società undici anni fa, insieme a Beppe Massellucci, Walter Lunardi e il notaio Giorgio Ciampolini, ha raccontato all’autorevole quotidiano i retroscena del mancato accordo tra le due società di baseball cittadine. «Purtroppo – dice Ceciarini – non ci sono i tempi tecnici per iniziare il percorso auspicato da tutti. Riunire le forze per godere dei migliori atleti di entrambe le realtà sarebbe stata la cosa migliore in vista del campionato. Ho fatto personalmente una riunione con Sandro

Chimenti, direttore generale del Bbc Grosseto insieme ai commercialisti delle due realtà. L’unica cosa che potevamo fare sarebbe stato confluire nel Bbc Grosseto per disputare la serie A1 e il Bsc continuare a lavorare sul settore giovanile. Una decisione che poteva anche essere quella giusta». «Ho convocato un’assemblea dei soci – ha concluso Ceciarini – per discutere la proposta del Bbc. Perché ancora questa storia è tutta da scrivere».

Parte della dirigenza del Bsc Grosseto Big Mat sta invece pensando come confermare la straordinaria stagione appena conclusa: in questi giorni la società toscana ha fatto delle offerte importanti a tre atleti di spicco del Nettuno, Lars Liguori, Mattia Mercuri e Andrea Sellaroli che con l’aggiunta di tre stranieri permetterebbero al team di Stefano Cappuccini di rimanere ai vertici. «Il presidente sono io – ha replicato Ceciarini a La Nazione – e le ipotesi sul tavolo rimangono aperte».