Bologna vince una pazzesca garauno

San Marino a un solo out dalla vittoria, subisce il pareggio al 7° poi la decide un solo-homer di Liberatore al 9°

Lauro Bassani (PhotoBass.eu)
Ernesto Liberatore autore del fuoricampo che ha deciso la partita
© Lauro Bassani (PhotoBass.eu)

Le Italian Baseball Series 2022 si erano concluse agli extrainning, precisamente al nono, quelle del 2023 ripartono dagli extrainning, esattamente al nono. E ancora una volta la squadra di casa, quella che ha l’ultimo attacco, vince la partita. E ancora una volta si impone chi era stato a un passo, anche di più, dalla sconfitta. E ancora una volta la decide una legnata. Dodici mesi fa San Marino ribaltò una garasette con Parma che sembrava persa, stasera ha fatto altrettanto la Fortitudo che è stata a un solo out dal ko ma l’ha pareggiata al settimo per poi vincerla al nono (3-2) con il solo-homer di Liberatore.

Senza Josephina da una parte e Lino dall’altra, è stata una gara dominata dai pitcher, come previsto, con i campioni in carica che hanno sparato tutte le cartucce offensive nei primi tre inning: in particolare con Batista che in apertura ha battuto un doppio ed è stato spinto a casa dal singolo con mazza rotta di Ericson Leonora e al terzo ha sperato un lungo solo-homer a sinistra. Fine delle valide e Molina a comandare. Bologna aveva impattato la partita in un secondo inning pazzo, con Garcia out a casa base sul singolo di Dobboletta ma il punto del provvisorio 1-1 è arrivato sul lancio pazzo di un ottimo Kourtis.

Poi è cominciata la partita dei rilievi, con Hernandez sul monte dei titani a chiudere un pericoloso quinto inning con uno strike-out a basi piene su Liberatore. E mentre Rivero andava via liscio per la sua strada, Baez si è complicato la vita al settimo concedendo due basi ad Agretti e Bertossi. Lo strike-out su Seferina sembrava spianare la strada al successo sammarinese, invece la velenosa battuta di Paolini sul primo lancio veniva raccolta da Epifano, ma il rilancio arrivava sul cuscino di prima un attimo dopo il tocco di Paolini, con Dreni a impattare la gara partendo dalla seconda.

All’ottavo l’errore proprio di Dreni all’esterno obbligava Frignani a concedere la base a Batista, sul contatto di Ferrini la gran giocata di Paolini evitava guai peggiori, altri quattro ball intenzionali a Celli e Rivero di ghiaccio, sotto 1-3 nel conto su Ercison Leonora, obbligava l’ex a una battuta verso Seferina per il terzo out. E al nono, con un out, Liberatore impattava il primo lancio di Baez spedendolo nella notte del “Falchi”. Uno a zero per la Fortitudo che resta imbattuta nei play-off e vedremo domani sera alle 20,30 (lanciatori Crepaldi e Tiago) se questo finale pazzesco di garauno avrà toccato qualche corda sul morale di entrambe.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.