Girone G, San Marino si riscatta, Grosseto rompe il ghiaccio

Parma continua ad avere problemi sul monte, Senago non ripete l’exploit con San Marino

Diego Gasperoni
Federico Celli autore del grande slam decisivo in garatre con Parma
© Diego Gasperoni

L’allergia alle partite del sabato del Parma Clima ha avuto conferma anche in campionato. A una settimana dal ko nella finale europea, i ducali ne perdono due a distanza di poche ore sul diamante di San Marino. I problemi al momento sono due. L’attacco: ci possono anche stare 9 punti in tre partite a San Marino, ma sono concentrati in 5 inning su 21 a disposizione. E sui 9 rbi, 8 sono arrivati dalla sola coppia Mineo (6)-Gonzalez (2). Il monte: il solo Lugo in garauno ha dimostrato affidabilità, male i pitcher italiani in garadue, malino i rilievi, problema già emerso nella finale contro il Bussum. Quindi acquista ancor più importanza la vittoria di venerdì, mentre la risposta sammarinese è arrivata puntuale, con garadue archiviata in fretta e garatre ribaltata grazie al grande slam di Celli e in particolare da un line-up che dal terzo al sesto inning ha sempre messo pressione ai pitcher di Parma.

Che ora, nell’ultima d’andata, riceverà la visita di Grosseto, che ha cancellato lo scomodo zero nella casella vittorie. La Big Mat ha sfruttato il turno contro Senago (reduce dal clamoroso successo contro San Marino) per piazzare la tripletta, convincente nelle partite serali, dirompente nella pomeridiana dove il line-up maremmano ha prodotto 26 punti con 22 valide e tutti i giocatori ad alzare sensibilmente le medie. Che i lombardi abbiano qualche problemino nella partita del pitcher italiano sembra ormai evidente. In casa grossetana da segnalare in particolare la prova in pedana di Marco Artitzu con 11 kappa e 2 sole valide subite in sei riprese.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.