Girone A, San Marino e Macerata di forza alla Poule Scudetto

Già definite le due squadre qualificate, sabato prossimo sul Titano in palio il primo posto. Per la terza piazza scatto degli Athletics

Macerata Baseball
L'esterno di Macerata, Leonardo Splendiani, nel box di battuta
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San Marino e Macerata si qualificano matematicamente alla Poule Scudetto e su questo non c’erano dubbi. Per capire chi chiuderà al comando il girone A bisognerà attendere lo scontro diretto in programma sabato prossimo sul Titano. Le due capolista arrivano al big match imbattute, frutto di otto successi a testa, con i campioni in carica che hanno prodotto 85 punti subendone 6 e i marchigiani con 62 punti all’attivo e 7 subiti, San Marino ha una media battuta di .390 e 0.71 di media pgl, l’Hotsand risponde con .341 mazza in mano e 0.95 in pedana.

Nell’ultimo turno la squadra di Bindi ha disposto quasi facilmente di Poviglio. Quel “quasi” è dovuto al fatto che dopo una prima partita senza storia, in garadue Medina Garcia ha tenuto a lungo in silenzio le potenti mazze sammarinesi. Fino al sesto inning il punteggio era 1-1 poi Celli ha dato il via alla rumba con un solo-homer e i compagni l’hanno seguito. Se per San Marino sul monte sale in cattedra Di Raffaele con 12 strike-out all’attivo, Macerata risponde con Quattrini, anche lui sale in doppia cifra nel conto dei “kappa” (10) in una garauno contro il Longbridge che l’Hotsand risolve con due spallate nelle riprese centrali. Shutout marchigiana anche in garadue e la curiosità è che Macerata ha chiuso per la sesta volta una partita senza subire punti.

L’altro duello del fine settimana era quello tra Padule e Athletics: i bolognesi hanno completato la doppietta e domenica prossima si giocheranno a Poviglio il platonico terzo posto, il primo degli “umani”. I bolognesi hanno marchiato la prima partita in terra di Toscana con un attacco capace di segnare 16 punti (la metà nel solo quinto inning) e di toccare 17 volte in valido, 11 provenienti dal terzetto Zappone-Monda-Alessandro Montanari, quest’ultimo autore anche di un fuoricampo. Nepoti resta in pedana per tutte e sette le riprese e a proposito di pitcher, ne salgono sei complessivamente in una garadue da tre valide a testa con gli Athletics che vincono 3-0.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.