Buon compleanno Baseball.it!

Una selezione di alcuni fra i numerosissimi messaggi di auguri ricevuti da tanti colleghi e amici per l’anniversario dei 25 anni dalla nascita della nostra testata online dedicata al baseball

Jonathan Willey (Arizona Diamondbacks) - Magazine Trivago
Tempo di spring-training in Arizona e Florida
© Jonathan Willey (Arizona Diamondbacks) - Magazine Trivago

Un quarto di secolo è davvero un grande traguardo: lo è di più per un sito diventato presto punto di riferimento per il movimento dei nostri diamanti. Si deve ad Alessandro Labanti e a Filippo Fantasia questa sfida vinta mentre il mondo di internet e delle tecnologie si evolveva tumultuosamente. Baseball.it ha un segreto: la semplicità. La voglia di offrire innanzi tutto notizie, molto spesso trascurate da altri o centrifugate dai social. Baseball.it ha la solidità della tradizione: compreso il referendum annuale. Baseball.it ha la schiettezza della verità. Senza Baseball.it non puoi avere un quadro completo su quanto succede in Italia e negli altri Paesi, USA compresi. Insomma da Baseball.it non si prescinde. Auguri per altri 25 anni di successi – STEFANO ARCOBELLI

I migliori anni della nostra vita. Questo ha rappresentato Baseball.it. per molti di noi in questo quarto di secolo. Un amico che ha accompagnato le nostre giornate da malati di baseball. Venticinque anni fa, quando Alessandro Labanti ha dato vita a questa storica testata, non esistevano né Facebook né i social che oggi fanno impazzire i giovani del pianeta. Baseball.it, chi ha avuto la fortuna di scriverci, è un capitolo felice della carriera giornalistica, uno strumento indispensabile per chi voleva rimanere aggiornato sulle principali vicende del nostro sport. Abbiamo volentieri sottratto il tempo libero alla famiglia, alle amicizie, pur di contribuire a rendere sempre più prestigioso. I collaboratori che si sono alternati in questi venticinque anni, guidati sapientemente da Mino Prati e Filippo Fantasia in qualità di Direttori, hanno raccontato agli appassionati i più importanti eventi a livello nazionale e internazionale, dal World Baseball Classic al Premier 12, dallle Italian Baseball Series agli Europei, sempre con professionalità e onestà intellettuale. Un lavoro del quale continuiamo a essere orgogliosi, con l’intento di continuare a regalare ai nostri utenti resoconti precisi e puntuali, convinti di aver fornito e di continuare fornire al movimento un servizio unico e importante – MAURIZIO CALDARELLI

“Questo è il Paradiso? No, è l’Iowa”. Uno dei momenti più toccanti di “Field of dreams” si sposa perfettamente con il compleanno di Baseball.it. Ovunque si giochi a baseball è il Paradiso, ovunque se ne parla anche. Soprattutto su Baseball.it – SANDRO CAMERANI

Ho fatto parte del roster di Baseball.it praticamente dal primo lancio, 25 anni fa giusti giusti. Mancava il corrispondente da Nettuno. O meglio, non potevo che essere io il corrispondente da Nettuno. E così è andata per tante tante stagioni. Ero un giovanotto di belle speranze (pur sempre 22 anni nella primavera del 1998), e mi trovo collega di giornalisti di cui avevo solamente letto i pezzi, o sentito nominare, tra cui Filippo Fantasia, vecchio amico che conoscendomi bene mi ha aperto la porta. Insomma, anche io ero parte del team. Professionalmente, Baseball.it mi ha decisamente messo alla prova, passando da un’audience locale a quella nazionale. Scrivere della propria squadra del cuore e dover rimanere comunque equidistante (perché la tua cronaca la leggono anche a Rimini, Grosseto, Parma, Bologna…) è solo apparentemente facile. Finisce che vengo apprezzato proprio da fuori, e proprio dai lettori di casa mia spesso accusato di essere “esterofilo”. Ironia della sorte. Ma un bel premio, a pensarci, considerando lo stuolo di peripatetiche che anima l’informazione di oggi. D’altro canto un giornalista non deve essere per forza simpatico, non deve essere “disponibile”, al limite dovrebbe essere bravo. Poi, come ho detto giusto qualche giorno fa in un altro contesto, ci ho messo 47 anni ad affinare un carattere spigoloso e scorbutico. Figuriamoci se adesso torno indietro… Da un po’ di tempo ho mollato per troppi impegni personali. Spero di riaverne un po’ da dedicare al vecchio caro baseball. Ma oggi “corrispondere” richiederebbe uno sforzo che la grottesca concatenazione di eventi che si è succeduta a Nettuno negli ultimi anni sinceramente non merita. In futuro? Chissà… Ma state tranquilli che Baseball.it va avanti, come ha sempre fatto da 25 anni senza dover rendere conto a nessuno. E con la consapevolezza che se entra qualche nuova leva nel roster adesso il collega vecchio, esperto, pure un po’ rincojonito, sono diventato io – MAURO CUGOLA

Quando Baseball.it è andato on line per la prima volta, nelle redazioni dei giornali – soprattutto di provincia come quello dove lavoravo all’epoca – il collegamento a internet era annunciato dallo strano rumore che faceva il modem. I media tradizionali non avevano ancora compreso per bene quale rivoluzione li attendeva. Tanto che i fax erano ancora lì, in bella mostra. Alessandro Labanti, invece, ci aveva visto lungo e soprattutto giusto. Va ringraziato per quella intuizione, per cosa Baseball.it ha fatto per il nostro amato sport, per la sfida vinta. Io lo ringrazio per avermi scelto come primo direttore responsabile della testata (ma che fatica tenere insieme tutti…) e per avermi dato la possibilità di seguire un Classic e un Mondiale juniores. Non ci fosse stato il Covid, avevo “prenotato” il mondiale di baseball5 che un altro visionario come Riccardo Fraccari ha intuito, da tempo, essere il futuro di questo sport o almeno il modo per farlo comprendere a tutti. Chi ha compreso meno la portata di Baseball.it è chi qualche volta ha chiuso le porte delle società per non dare notizie; chi ha storto il naso per uno scoop o una vicenda sgradita. Ce ne sono state, eccome, in 25 anni. Essere ancora qui mi fa ricordare una riunione a Bologna, quando si doveva organizzare il piano editoriale e me ne uscii con una battuta di Anzio: “Chi ci battezza c’è compare”, riferito a eventuali sponsor. Che non ci sono stati ma pazienza. Fare volontariato in un sito di informazione che tratta lo sport che ami è di per sé una ricompensa unica. Anzi, forse non essere stati “battezzati” è ancora meglio. Auguri baseball.it e grazie ancora, Labo – GIOVANNI DEL GIACCIO

Sono passati 9.131 giorni da quell’11 marzo 1998, quando Baseball.it debuttò ufficialmente online. Venticinque anni dopo, quella che è stata ed è ancora la prima testata giornalistica nell’universo web dedicata al baseball spegne le candeline in occasione di un altro importantissimo traguardo. In questo lasso di tempo, la redazione ha fatto un lavoro enorme, pubblicando qualcosa come oltre 15.000 articoli, una media di quasi 2 al giorno. Una fonte vera e affidabile, alimentata grazie al contributo di tanti che continuano a impegnarsi (a titolo gratuito) ancora oggi, di chi c’è stato e anche di alcuni che purtroppo non ci sono più ma che ricordiamo sempre con grande affetto. Uno dei complimenti più apprezzati è stato quello di un alto dirigente federale che anni fa ci descrisse Baseball.it come “l’agenzia ANSA del baseball italiano”. Come per dire se cerchi una notizia di qualità certificata è proprio a quel sito d’informazione che devi accedere. 25 anni non facili, certamente. Tra mille impegni personali e professionali, la redazione si è sempre prodigata per garantire un flusso di comunicazione regolare. Articoli, interviste, curiosità, storie. Dall’Italia, dall’Europa e dal mondo. Dalla serie A alle World Series, dal Classic all’Hoofdklasse olandese, dal baseball ciechi ai tornei, dalle winter leagues giovanili fino alle London Series e tanto ancora. Sempre con sobrietà ma allo stesso tempo con entusiasmo e passioni indicibili. Ed è per questo che i lettori continuano a seguirci e ci dimostrano quotidianamente il loro affetto. Auguri di vero cuore – FILIPPO FANTASIA

La pallina un puntino nel blu da cui non stacchi gli occhi mentre scatti sul campo esterno che profuma d’erba – tu che respiri la verde vastità di questo aprile –, e sale sale e poi impercettibilmente rallenta e resta immobile nel vento e nel silenzio lassù in bilico e inizia la parabola in discesa e tu sei lì ad attenderla nel punto esatto della sua caduta e il tempo si è fermato, sei di nuovo bambino per un attimo e tutto è nuovo e facile e sorridi a quella sfera piccola e veloce, a quel dono caduto giù dal cielo in questo anticipo di paradiso che chiamiamo baseball – LUIGI GIULIANI

Baseball.it? Se non ci fosse si dovrebbe inventare e invece ha già passato un quarto di secolo di storia del “batti e corri” attraverso tante penne importanti, dando spazio a pareri contrastanti. Per non parlare di tante “esclusive”, talvolta osteggiate dal potere. Negli ultimi anni gli eventi lavorativi mi hanno un po’ allontanato da uno sport che amo. Per fortuna c’è Baseball.it – ANTONIO MAGGIORA VERGANO

Tanti auguri Baseball.it, 25 anni portati alla grande. Ricordo ancora bene l’inizio dell’avventura, in particolare il Forum che prese subito piede appassionando tifosi, addetti ai lavori e pure giocatori che a volte intervenivano. Il mio primo articolo fu una scheda di Tino Martinez, allora prima base dei New York Yankees, e da quel momento, per circa 15 anni ho scritto di tutto. All’inizio di MLB, ma soprattutto di Grosseto, cronache e mercato, e della mia grande passione, le statistiche, con la rubrica “Extrainning” che mi proposero Labo e Filippo e che per due-tre campionati fra il 2002 e il 2005 mi portò via tempo, sonno e diottrie. Ma che tempi! L’ultimo vero pezzo – anche se poi ho provato a rimettere la testa sulla nostra IBL nel 2013 – è quello per me più triste, che ha scritto la parola fine, di fatto, della mia avventura con questo straordinario sito, troppo difficile continuare per me a parlare di baseball italiano. Era il 29 ottobre 2012 quando mio papà Fabrizio ci ha lasciato e ringrazio ancora Baseball.it per il ricordo dopo 10 anni dalla sua scomparsa e per averlo inserito nella Hall of Fame del sito. Grazie davvero di cuore. Il “mi’ babbo” è stato un grandissimo appassionato di questo sport e pure lui, finché ha potuto, ha dato il suo contributo (anche) al sito, in particolare con interviste dei protagonisti del nostro campionato. Ancora tanti auguri Baseball.it – FEDERICO MASINI

Auguri a Baseball.it per così tanti anni di copertura. Eravamo tutti molto più giovani e siamo cresciuti leggendo le notizie e le interviste di tutti coloro che hanno fatto parte del nostro mondo – MARCO MAZZIERI

Quando 25 anni fa l’amico Labanti iniziava con Baseball.it era una cosa di grande proiezione futura sul nostro mondo in pieno sviluppo… Oggi purtroppo siamo rimasti in pochi, ma la passione ci fa andare avanti sperando di poter passare velocemente questi anni di set back e poter tornare a leggere di baseball tutti i giorni. Ricordo tante interviste con Mino Prati, Filippo Fantasia, Elia Pagnoni, Mauro Cugola, Carlo Ravegnani e tanti altri; ricordo l’istituzione del primo “Manager dell’anno”, ma non vorrei farmi prendere dalla nostalgia perché è avanti che bisogna guardare per riportare il nostro baseball ad attrarre l’attenzione e l’interesse dei giovani e soprattutto di chi ancora non lo conosce. Happy Birthday Baseball.it – MAURO MAZZOTTI

C’era una volta “Tuttobaseball”, che molti ricorderanno e che è stata la scuola a cui siamo cresciuti molti di noi. Poi il web ha avuto la meglio sulla carta stampata ed è arrivato “baseball.it” che ha preso il posto della mitica rivista di Giorgio Gandolfi come punto di riferimento per chi vuole seguire il baseball italiano. Venticinque anni fa poteva sembrare una scommessa e invece non è stata un’avventura: grazie all’impegno di Alessandro Labanti e alla passione di Filippo Fantasia questo sito è riuscito ad arrivare a 25 anni di attività, alla piena maturità. Tuttobaseball doveva andare oltre le notizie che, ai tempi, i quotidiani sportivi ci davano ancora; baseball.it ha il vantaggio di non avere praticamente concorrenza da parte della carta stampata. Però ha un compito altrettanto importante: quello di verificare e dare una valenza giornalistica alle tante, persin troppe notizie del baseball italiano che girano altrimenti sul web. Tante volte intercettiamo spifferi e anticipazioni sui social, ma finché non li vediamo pubblicati da baseball.it non siamo proprio certi della loro veridicità. In un mondo affidato fin troppo a facebook e twitter, dobbiamo dire che baseball.it ha ancora questo ruolo, che deve accompagnarsi anche all’esercizio di una critica nei confronti del nostro baseball che altrimenti non esisterebbe. A partire da quella nei confronti della federazione. Per fortuna la passione di Labanti e Fantasia è supportata da quella di tanti colleghi che sono ancora legati al baseball nonostante le delusioni e la demotivazione che possa avere chi vuole seguire ancora il nostro sport. In una crisi di pubblico come quella attuale è difficile per chi scrive trovare stimoli. Eppure c’è ancora chi ha voglia di mettersi al servizio degli irriducibili suiveur del nostro baseball. E che si merita l’apprezzamento da parte di tutto il baseball italiano – ELIA PAGNONI

C’era un ragazzo che come me amava il…baseball… Dopo il fantastico concerto di ieri sera, il mio pensiero sui 25 anni di Baseball.it non poteva non cominciare con un’ispirazione morandiana… 25 anni, una vita… Ero un neo trentenne con tanto entusiasmo e passione, che comunque aveva già vissuto tante bellissime esperienze al seguito del Rimini e dei Pirati dei bei tempi. Poter seguirne le gesta anche in rete, è sempre stato un plus. Il baseball italiano negli anni ha perso smalto e seguito, ma Baseball.it c’è sempre stato e può certamente dire di non aver perso né smalto né seguito. Certo, gli anni passano, le famiglie e i lavori crescono, ma la passione che ci muove non cambierà mai. Complimenti a tutti noi, soprattutto ha chi ci ha messo l’anima, il tempo e la professionalità. Io, pur con qualche pausa che la vita a volte ti impone, sono ancora qua, fiero di esserci. Insomma, ci sono stato, ci sono e ci sarò. Viva Baseball.it – ANDREA PERARI

Quando Mike Romano lanciava la sua ultima pallina dal monte, Baseball.it giocava il suo primo inning. Era il 1998, eravamo tutti molto più giovani… Ho avuto la fortuna di entrare a “partita in corso” in questa redazione fatta di colleghi stimati, puntuali e preparati e ho subito messo a disposizione la mia passione per questo sport. Perché non si vive di solo baseball ma quanto è bello vivere col baseball. Auguri Baseball.it, auguri a noi – CARLO RAVEGNANI

È bello avere delle certezze, nel quotidiano. Tanto più in Italia quando si tratta del nostro Gioco. Perché, diciamolo, se si parla di baseball non è che da noi venga automatico dar qualcosa per garantito. Dunque anche solo sapere di poter digitare ba…  – perché poi la pagina completa il link in automatico – e di avere davanti tutto quel che è successo nel Mondo Piccolo dei diamanti è una specie di sollievo. E il bello è che è così ormai da … anni. Il tempo vola, quando ci si diverte. E il tempo passato su Baseball.it, se non proprio al divertimento, lo associo alla leggerezza. Nessuno, da noi, vive di baseball, leggere dell’ultima giornata di campionato, nel nuovo giocatore arrivato, della nazionale che si prepara per un Europeo o persino il comunicato di una società di seconda serie, è scavarsi una nicchia di spensieratezza e familiarità (Mondo Piccolo, appunto) in mezzo ai casini delle nostre giornate. Il problema è che nemmeno quelli che sul sito ci scrivono poi vivono di baseball. Ed è questo che rende tutto più ammirevole e meritorio, la ragione per cui è bello e giusto ringraziarli, qui e ora, nel giorno di un compleanno così tondo e significativo. Grazie1000, di cuore, del vostro impegno per il nostro Gioco – MARIO SALVINI

Non ho mai fatto un mistero di questo: ritengo il mio periodo di responsabile editoriale di Baseball.it la più bella esperienza della mia vita professionale. Tutto sembrava possibile, tra il marzo del 2000 e il dicembre del 2001. E molto è successo. Magari non tutto, ma di certo ci abbiamo provato. Non dico che è stato bellissimo, perché noi ragazzi di quel gruppo ristretto abbiamo molto altro da dare. Dopo tutto, “60 is the new 40…” – RICCARDO SCHIROLI

“Come si fa a non essere romantici nel baseball?” Si chiede Brad Pitt nelle vesti di Billy Beane nel film “Moneyball”. E guardando la storia di questo sito e del gruppo di folli appassionati che lo alimentano giorno dopo giorno, non possono che risuonare nella testa queste parole. Sono orgoglioso di essere stato gli occhi e la voce della MLB per oltre 10 anni per Baseball.it, ed oggi che gli impegni del quotidiano mi hanno strappato a questa banda di innamorati del batti&corri restano comunque dei compagni di viaggio fidati e solidi a cui rivolgersi ogni volta che si vuole gettare lo sguardo sul “meraviglioso giuoco del baseball”. Auguri per questi primi 25 anni fantastici, adesso avanti tutta fino ai prossimi 25 – ANDREA TOLLA

Hartelijk Gefeliciteerd! Congratulations in Dutch words. 25 years is a silver jubilee, but in our digital age it feels like gold. In 2001 Riccardo Schiroli asked me to become Baseball.it correspondent and he connected me with Alessandro Labanti and Filippo Fantasia. Ever since we have worked in friendship between Rotterdam and Milano and viceversa. We brought news from Dutch baseball to Italian readers and connected Filippo with Dutch players such as Xander Bogaerts and Didi Gregorius during MLB event between Boston Red Sox and New York Yankees in London. On the other hand I got the honor to speak with Italian coaches like Silvano Ambrosioni, Giampiero Faraone, Marco Mazzieri and Mike Piazza and with Italian players, like Alberto Mineo, Gabriele Quattrini, Maurizio Andretta and young Diego Gergolet nella Settimana di Haarlem 2022. Rivali sul campo di gara, ma sempre amici anche nei prossimi 25 anni – PIM VAN NES