LSU superfavorita, al via la stagione NCAA 2023

I paisà Alex Milazzo e Nick Bronzini pronti a riportare il titolo nazionale in Louisiana dove manca dal 2009. Fra le antagoniste più accreditate Florida, Tennessee, Stanford con il lanciatore Ryan Bruno e Wake Forest del closer Camden Minacci

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Alex Milazzo (LSU)
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Solo una volta, nel 2019, Vanderbilt è riuscita a sfatare la maledizione che sembra impedire alla squadra favorita in preseason di conquistare il titolo Ncaa. Tuttavia in questo 2023, LSU ha tutto per tornare alla vittoria finale che manca a Baton Rouge dal 2009. Il lineup dei Tigers è il più forte della NCAA con le tre stelle Dylan Crews, Tommy White, Tre Morgan in evidenza ma anche il monte di lancio non è da meno con i partenti Paul Skenes, Thatcher Hurd e Ty Floyd guidati, infortuni permettendo, dietro al piatto dal ricevitore di chiare origini italiane Alex Milazzo reduce da un 2021 molto complicato causa un problema ad un ginocchio. Una vera e propria “corazzata” che coach Jay Johnson subentrato lo scorso anno al leggendario Paul Mainieri dovrà cercare di portare ad Omaha ed alla vittoria finale.

Fra le sicure avversarie troviamo due rivali storiche di LSU anche all’interno della Southeastern Conference come Florida e Tennessee allenata dal paisà Tony Vitello e reduce da un grande 2022 che l’ha vista per oltre due mesi in vetta al Ranking nazionale trascinata da uno dei migliori pitcher dell’intera Ncaa, Chase Dollander. Subito alle spalle troviamo la storicamente competitiva Stanford con un potente line-up ed una coppia di forti lanciatori composta da Quinn Mathews e dal rilievo paisà Ryan Bruno, della sempre talentuosa Vanderbilt e Louisville.

Alle spalle di questo gruppo di favorite ci sono altre compagini pronte a sorprendere come Miami, i campioni in carica di Mississippi alla caccia di un difficile ma non impossibile bis, Oregon State dell’italo-australiano Travis Bazzana e soprattutto Wake Forest trascinata sul monte dal partente Rhett Lowder protagonista dell’ultimo Haarlem Week con Team Usa, dal closer di origini italiane Camden Minacci e dagli esperti Danny Corona e Adam Cecere.

Fra le outsider pronte a sorprendere segnaliamo Ucla, North Carolina del sensazionale esterno Vance Honeycutt, Maryland che proverà a ripetere e migliorare un 2022 straordinario grazie alle stelle Matt Shaw e Nick Lorusso (ben 37 i loro fuoricampo totali nella scorsa stagione) e Oklahoma State del grintoso Roc Riggio ormai uno dei pilastri dei Cowboys che vogliono raggiungere almeno le College World Series dopo averle sfiorate nel 2022.

 

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Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.