San Marino torna avanti all’ultimo assalto

La valida di Pieternella al 7° su Habeck decide la terza gara di finale dominata da due assoluti protagonisti: Lugo e Kourtis

Diego Gasperoni
Lo swing di Dudley Leonora, con Alberto Mineo proteso a ricevere l'eventuale giro a vuoto
© Diego Gasperoni

San Marino vince 1-0 una pesantissima garatre, la prima al Cavalli e torna avanti nella serie scudetto. Ma giù il cappello davanti a due grandi lanciatori. Dimitri Kourtis pitcher vincente di San Marino: one-hit in sei inning, sette “kappa”, due lanci su tre (sui 91) finiti in zona strike. Luis Lugo, pitcher partente di Parma: two-hit in cinque riprese, 10 strike-out, anche la sua media è di due strike su tre. E stiamo parlando di due lanciatori che avevano di fronte line-up esplosivi. Poi la decidono i rilievi e vince la squadra di Bindi. Si potrà discutere all’infinito sulla scelta di Poma di far scendere un Lugo clamorosamente in fiducia (72 lanci), ma se il suo rilievo è Habeck, difficile dar torto al manager del Parmaclima.

Lugo in fiducia sì. Tantissima. Da mettere a segno 4 strike-out nel primo inning (c’è anche un kappa-lancio pazzo), da incassare un innocuo doppio di Batista al secondo, peraltro pasticciato dalla difesa di casa, da subire un singolino di Ferrini al terzo che ha fatto più che altro solletico.

Se parliamo di fiducia, Kourtis risponde alla grande. Una base ball in apertura, due al secondo inning, il singolo di Gonzalez al terzo. Fine dei giochi perché il greco trova strike con continuità disarmante in ogni zona del piatto. Da quel momento arrivano dieci eliminazioni consecutive (tredici con le tre di Baez).

Al sesto sale Habeck. La valida di Celli è una mezza roba tra il singolo interno e l’errore di Battioni, schierato al posto dell’infortunato Joseph. Ma la gara si decide al settimo inning. In particolare sul primo uomo, Ustariz, passato in base da Habeck. Il resto è bunt di Batista, rimbalzante di Leonora con avanzamento in terza di Ustariz che segna il punto della vittoria sul contatto a destra di Pieternella. Entra Baez al settimo e gli bastano cinque lanci per chiuderla.

Ma non c’è tempo per pensarci su, è già tempo di garaquattro (ore 20,30). E sul palcoscenico delle Italian Baseball Series 2022 debutteranno Montilla e Quevedo.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.