Poule scudetto, San Marino primo: che rimonta contro Parma

Persa gara 1, i Titani conquistano la certezza del primato nella seconda e poi sotto 8-0 nella terza segnano 9 punti e vincono. I Ducali secondi. Nettuno 1945 fa sue due gare con Collecchio, poi rinuncia alla Coppa Italia. Il triste declino della “Città del baseball”

Leonardo Ferrini

Non è finita finché non è finita e così San Marino, dopo che Parma si era avvicinata vincendo gara 1 della serie decisiva per stabilire la primatista del girone A (già messo al sicuro nella gara del pomeriggio la distanza dai ducali), fa suo il terzo incontro segnando 9 punti nell’ultimo attacco e vola verso la semifinale contro la Spirulina Becagli Grosseto. Con la certezza di un’impresa – favorita dagli errori del Parmaclima – e un Tiago da Silva in più. Che la sfida per i posti in semifinale nel girone A della poule scudetto fosse tra San Marino e Parma era scritto all’inizio della contesa, troppa la differenza con Nettuno 1945 e Collecchio che hanno solo provato a dire la loro ma hanno dovuto presto arrendersi, salvo qualche prestazione degna di tale nome.

La squadra tirrenica, inoltre, ha annunciato che rinuncerà alla Coppa Italia. Ennesima batosta per quella che si definisce “Città del baseball” e sembra ormai avere svanito ogni velleità. Non è tanto lo scudetto – che manca ormai da 21 anni (il precedente record era di 17 dal ’73 al ’90) quanto le divisioni che evidentemente non hanno pagato e non pagano. Si capirà, un giorno, finalmente? Intanto assistiamo a un triste declino.

San Marino nel corso di questa seconda fase è parso più solido, ha lasciato meno gare per strada, mentre Parma è stata sempre a un passo dal primato ma non è mai riuscita a fare quello successivo. In semifinale avrà il compito più arduo, quello di vedersela con l’Unipol Sai Bologna.
Ma torniamo alle ultime gare: nel primo incontro (vinto 3-2) Parma subisce due punti nelle prime due riprese, accorcia le distanze proprio al secondo, poi al quarto mette la freccia. Due out, singolo di Gonzales e fuoricampo di Astorri che replica al solo homer di Celli al primo inning. Sei le valide di San Marino, sette quelle parmensi, un errore e due rispettivamente, lanciatore vincente Montilla con salvezza di Habeck, perdente Albanez. Le cose cambiano in cima al Titano: San Marino (finale 4-1) mette subito le cose in chiaro, segna due punti grazie a un doppio, un singolo e un errore, un paio di basi e una valida valgono il 3-0, al quinto il solo homer di Ferrini (3 su 3 per lui) vale il 4 a 0. Da Silva lascia a secco gli avversari, concedendo appena 2 valide e lasciandone 7   al piatto in 4.1 riprese, poi sale Quattrini che conquista la salvezza. Perdente Fabiani.

Conquistato il primato matematicamente, la squadra di Bindi sembra estraniersi. In gara 3 Parma sembra volare, poi però vince San Marino (9-8). La formazione ducale segna 4 punti al primo, replica con 3 al secondo, un altro al terzo e arriva lasciando a zero gli avversari fino al settimo. Lì succede l’inverosimile: k mancato, singolo, errore, ancora due valide, una base e un’altra valida, una base poi due K di fila che sembrano essere decisivi ma no…. Ferrini batte un singolo e porta a casa i punti del pareggio portando in terza quello della vittoria. A spingerlo negli ultimi 27,43 metri è Celli. Nell’azione c’è ancora un errore (saranno 3 quelli del Parma, costati carissimo). San Marino vince pur battendo 8 valide contro le 14 dei ducali. E’ il baseball.  Nel box al 2 su 3 di Celli e 2 su 4 di Ferrini tra in sanmarinesi, da registrare il 3 su 4 di Mineo e Gonzales tra gli ospiti. Lanciatore vincente – in una girandola di cambi – Diaz, perdente Kourtis.

Al “Borghese” di Nettuno finale di stagione con i padroni di casa che riscattano la sconfitta in gara 1 (2-1) con due vittorie e un super Colasante (10 k in sei riprese) nel terzo incontro.