La doppia scommessa di Milano

Dopo 23 anni, la squadra rossoblu guidata da Marco Fraschetti ritorna al vertice del baseball italiano con un drappello di giovani cresciuto gradualmente dalla serie C alla A. Il Presidente Selmi: “Rilanciamo il Kennedy come punto di aggregazione per tutta la Lombardia”

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Alessandro Selmi, Presidente del Milano Baseball, e il capitano Nicola Bancora allo stadio Kennedy
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I lavori di ristrutturazione del glorioso Kennedy di via Olivieri, non distante da San Siro, sono iniziati appena ieri e dureranno circa 4 mesi. Un tempismo perfetto, giusto alla vigilia del playball, ma quelli del Milano, con tanto animo e un cuore grande, vanno oltre perché sanno che il rilancio dello stadio intitolato a JFK (in gestione diretta) e il concomitante ritorno in serie A rappresentano un passaggio epocale nella storia della società oggi presieduta da Alessandro Selmi.

Siamo ad un punto di svolta, da oggi non si torna più indietro. Noi ci mettiamo tutto il nostro impegno: negli ultimi 30 anni il Kennedy è stato lasciato a se stesso ma ora finalmente Comune di Milano e FIBS hanno trovato l’accordo sui lavori più urgenti. Abbiamo un obiettivo importante: questo stadio deve diventare un punto di aggregazione per tutta la Lombardia e non solo per Milano. I costi di gestione sono altissimi ma se riusciamo nel nostro intento diventano sostenibili”. La sede con i trofei e le foto del grande Milano, l’invitante club-house (ottimo il servizio ristoro, provare per credere), il verde tutto intorno, eppoi la palestra, il tunnel di battuta, il merchandising e l’atmosfera genuina di chi ci mette tanta passione per questo baseball. La società rosso-blu sta facendo grandi sforzi e si vede. Come i risultati e i numeri. Nel 2020 Milano è stata la società italiana col maggior numero di tesserati under 18, ben 121, quest’anno saliti a circa 180 tra baseball e softball. E un altro piccolo, grande record nel 2021: un roster di 22 bambini tra i 5 e gli 8 anni. Con uno staff composto in totale da 23 tecnici, coordinati da Raoul Pasotto.

Ma intanto c’è una serie A che incombe. Milano è pronta al debutto contro il Settimo Torinese. Sarà il 74esimo campionato. Nessuno altro può vantare un’attività così lunga. Alla guida c’è Marco Fraschetti, quinta stagione consecutiva come manager. C’era anche lui in campo, 23 anni fa a Bologna, nell’ultima partita nella massima divisione, e oggi allena la squadra. “Già, si comincia. Eravamo una neopromossa in serie A2 ma abbiamo fatto un doppio salto ed eccoci qua. Stiamo vivendo questa vigilia con grande entusiasmo, con una voglia enorme di misurarci con le altre squadre. Affrontiamo il campionato da matricola, ma con tanto desiderio di far vedere cosa sappiamo fare. Il nostro obiettivo è sempre di vincere, anche se il nostro girone è chiuso perché c’è il Parma. Ma sarà comunque di grande stimolo poter affrontare squadre di livello superiore. Ci sono tanti giovani, quel gruppo storico che ci ha già portati dalla C alla A. Sono loro il fulcro della squadra. Bancora, Lomonaco e Pasotto sono gli unici con esperienza di A2, per tutti gli altri sarà un debutto assoluto”.

Ragazzi che si allenano da quattro mesi, tra restrizioni e zone colorate causa Covid, per farsi trovare pronti all’Opening Day. Tutti di Milano. Mancherà, eccome, Nicolò Pinazzi volato negli USA per vivere l’esperienza della Rookie League dei Cincinnati Reds. Ma ci sono tutti gli altri, compreso il più giovane, Filippo Meazza, 16 anni lo scorso marzo. Tutti carichi, tutti con una gran voglia di far bene. In bocca al lupo Milano.

 

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Nato nel 1964 ad Anzio (Roma) è giornalista pubblicista dal 1987. Grande appassionato di sport USA, e in particolare di baseball e basket, svolge a tempo pieno attività professionale a Milano come Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni con i Media italiani e internazionali presso importanti corporate. Nel corso degli anni, ha collaborato con diverse testate nazionali e locali tra cui Il Giornale, La Stampa, Il Resto del Carlino, Tuttosport, Guerin Sportivo, Il Tirreno, Corriere di Rimini, e con testate specializzate come Play-off, Newsport, Sport Usa, Baseball International e Tuttobaseball. In ambito radio-tv ha lavorato per molti anni come commentatore realizzando anche servizi giornalistici per diversi network ed emittenti quali Radio Italia Solo Musica Italiana, Dimensione Suono Network, RDS Roma, Italia Radio e Radio Luna. Ha inoltre condotto programmi e realizzato speciali legati ad importanti avvenimenti sul territorio per alcune televisioni locali. Nel 1998 ha ideato e realizzato il video "Fantastico Nettuno" dedicato alla conquista dello scudetto tricolore della squadra tirrenica di cui è stato per oltre un decennio anche capo ufficio stampa. Significative sono state anche le esperienze professionali negli USA, grazie agli ottimi rapporti instaurati con gli uffici di Media Relations di diversi club (in particolare dei Boston Red Sox) e con le redazioni dei quotidiani Boston Globe e Boston Herald che gli hanno permesso di approfondire i diversi aspetti legati alla comunicazione sui media del baseball professionistico americano. E' stato il primo Responsabile Editoriale di Baseball.it nel 1998, anno di nascita della testata giornalistica online, incarico che ha dovuto momentaneamente abbandonare per impegni professionali, tornando poi in seguito ad assumere il ruolo di Direttore Responsabile. Nell'ottobre del 1997, ha curato il primo “play-by-play” in diretta su Internet del baseball italiano durante le finali nazionali del massimo campionato. Nell'estate del 1998 ha fatto parte del team dell'Ufficio Stampa del Campionato del Mondo di baseball.