Milano piange Lele Chiapasco, l’ultimo dei pionieri

Aveva 90 anni ed era l’ultimo superstite della prima partita del baseball italiano organizzata da Max Ott nel giugno del ’48 al Giuriati. Fu il primo vero lanciatore del Milano giocando 72 partite. Negli anni ’70 è stato anche consigliere della società quando era AD della Standa

Emanuele Chiapasco
Emanuele "Lele" Chiapasco
© Emanuele Chiapasco

E’ scomparso a 90 anni Emanuele Chiapasco, “Lele” per gli amici e per il mondo del baseball, dopo una vita di successi professionali, da dirigente d’azienda (era stato l’AD della Standa), ma anche dopo un valoroso passato sportivo. A dare la triste notizia della sua morte, avvenuta a Como, è stato il Milano Baseball. Era l’ultimo reduce della prima partita del baseball italiano organizzata da Max Otti sul terreno del “Giuriati” di Milano il 27 giugno del ’48, lui che in quella stagione avrebbe giocato il primo campionato con la maglia del Leo Baseball, la squadra degli studenti del Leone XIII e del Gonzaga, ma che per l’occasione si unì al Milano che poi, dal ’49, sarebbe diventata la sua squadra.

Chiapasco, che aveva scoperto il baseball andando a giocare a tennis al Giuriati, compagno di strada di Mangini e Cameroni, oltre che di suo cugino Gianni Cantani, esterno del Milano delle prime stagioni, fu il primo vero lanciatore rossoblù nei primi anni Cinquanta, alternandosi con Bodina e lo stesso Cameroni, arrivando a vestire la casacca del Milano in 72 partite e restando in campo fino al 1956.

Nato il 27 luglio del ’30, è stato anche consigliere del Milano nei primi anni Settanta, quando era appunto Amministratore Delegato della Standa, richiamato in servizio da altri pionieri come Doriano Donnabella ed Emilio Lepetit, suoi amici e compagni di avventura in quei primi anni del baseball italiano.

Alla famiglia le più sentite condoglianze da tutta la redazione di Baseball.it