Ai Dodgers il primo match point

Los Angeles, avanti 3-2 nelle World Series, è ad un passo dal primo titolo dopo 32 anni e sarebbe il settimo della sua storia. Play-ball di gara-6 ad Arlington quando in Italia sarà circa l’una di notte. Ecco come è andata finora

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Walker Buehler, lanciatore dei Los Angeles Dodgers
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Quelle che stiamo vivendo sono World Series estremamente combattute. Lo potevamo supporre visto che ad affrontarsi sono le franchigie che hanno chiuso la regular season con il miglior record delle rispettive leghe. I Dodgers con 43 vittorie e 17 sconfitte hanno chiuso addirittura meglio dei Rays che si sono dovuti “accontentare” di un record di 40-20. Stiamo parlando di livelli altissimi e i due roster, con l’eccezione dell’ultima parte di gara-4, stanno confermando le attese. Dopo le prime cinque sfide la situazione vede avanti Los Angeles capace di imporsi nelle gare “dispari” (1, 3 e 5), con Tampa Bay mai doma che risponde colpo su colpo, capace di pareggiare i conti nelle altre gare (2 e 4) e ora attesa al primo “win-or-die” delle “Fall Classic” (si inizia quando in Italia sarà circa l’una di notte).

Si tratta di due franchigie completamente diverse per storia e filosofia. I Dodgers fanno parte della storia di questo sport, nati a Brooklyn nel 1890 (dopo comunque essere apparsa nelle file della American Association tra il 1884 ed il 1889), trasferiti a Los Angeles nel 1958, 6 anelli in bacheca, giocatori che sono diventate delle icone del baseball. Tre su tutti: Jackie Robinson, Sandy Koufax e Tommy LaSorda. Attualmente hanno il secondo monte-stipendi più alto della MLB dopo quello degli Yankees con 107,9 milioni di dollari. I Rays è tra le franchigie più giovani della Major League essendo arrivata solo nel 1998: non hanno mai vinto un titolo, all’attivo hanno una sola partecipazione alle World Series, quelle del 2008 perse contro i Phillies, e hanno il solo Wade Boggs annoverato tra gli Hall of Fame. Attualmente hanno il terzultimo “payroll” della MLB, davanti solo a Pirates e Orioles con 28,3 milioni di dollari.

Scorrendo i nomi del roster i Dodgers sembravano predestinati a schiacciare gli avversari senza alcun appello, e dopo gara-1 dominata da Clayton Kershaw, capace di eliminare 13 battitori prima di concedere il primo punto agli avversari, e finita 8-2, tutto sembrava filare liscio per i californiani. Che però non avevano fatto i conti con la determinazione della franchigia della Florida che in gara-2 ribalta le sorti. Sul monte di lancio Blake Snell inchioda l’attacco di LA fino al quinto inning, mentre dalle nebbie riemerge Brandon Lowe che con 2 fuoricampo realizza 3 dei 6 punti che servono a Tampa per riequilibrare la serie (6-4 il finale).

Dopo un giorno di riposo è ancora Los Angeles ad imporsi grazie a due suoi giocatori che entrano nella storia della franchigia e di questo sport. Il lanciatore partente Walker Buehler è diventato il primo lanciatore a mettere insieme 10 strike-out in una partita delle World Series lanciando 6 inning. Ha concesso un punto, 3 valide e una base ball prima di essere rilevato dopo 93 lanci. Il terza base Justin Turner invece, grazie al fuoricampo che apre le marcature alla prima ripresa, realizza l’11esimo homerun in gare di post-season con i Dodgers (il secondo del 2020), agguantando il record di franchigia detenuto dall’Hall of Famer Duke Snider, poi superato il giorno successivo. Turner stava giocando la sua 69a partita di playoff in sette stagioni con il club. Snider ha giocato in 36 partite post-stagionali, tutte nelle World Series, durante i suoi 16 anni (1947-62) con l’organizzazione. Si arriva al nono inning di gara-4 con i Dodgers avanti 7-6, due eliminati e l’esperto Kenley Jansen sul monte di lancio chiamato a chiudere il match. Per i Rays corridori in prima e seconda base e nel box di battuta un Brett Phillips escluso dalle ALCS e che non batteva da 18 giorni. La valida di Phillips genera una serie di situazioni al limite del paradossale con Chris Taylor che sbaglia una facile presa, il primo corridore di Tampa che arriva a casa mentre il secondo cade tra la terza base e casa base, con il catcher di LA Will Smith che commette il secondo errore dell’azione e il corridore della franchigia della Florida che si rialza e prosegue la sua corsa regalando il secondo pareggio della serie grazie all’8-7 finale. Due errori nella stessa azione dopo che nelle precedenti 3 gare ne era stato commesso uno soltanto.

Il 4-2 con cui i Dodgers si sono imposti in gara-5, grazie tra gli altri alla seconda vittoria di Clayton Kershaw su due partenze in queste Worl Series, porta Los Angeles ad una sola vittoria dal titolo che manca dal 1988. Il partente di Tampa Bay sarà Blake Snell, che ha vinto gara-2 con una solida partenza (4.2 inning in cui concede 2 valide e 2 punti con 9 strike-out all’attivo), mentre per LA toccherà al meno solido Tony Gonsolin (0-2 e media PGL di 9.39 in queste post-season in 7.2 inning complessivamente lanciati), già uscito sconfitto in gara-2.

 

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.