San Marino si gusta l’antipasto

Doppietta dei titani in 24 ore contro Bologna a pochi giorni dalla finale. Celli vince la Tripla Corona

Lauro Bassani (PhotoBass)
Un'immagine di garadue;: Oscar Angulo scivola a casa base schivando il ricevitore Giovanny Rosales
© Lauro Bassani (PhotoBass)

Da adesso si pensa solo alla finale scudetto. L’ultimo trittico di regular season va in archivio con un’altra doppietta di San Marino sulla Fortitudo dopo quella dell’andata e da giovedì al Gianni Falchi comincia la serie tricolore tra le due squadre più forti e complete del campionato di A1.

Hernandez contro Leyva è la partita sul monte, probabilmente gli stessi partenti di garatre della serie tricolore. Sono gli ultimi due arrivati in Italia e fanno entrambi un’ottima figura. Parte meglio il line-up della Fortitudo che passa con Didder autore di un doppio e spinto a casa dalla volata di Helder. La svolta al quarto, tra valide dei titani (singoli di Avagnina e Caseres) ed errori degli esterni di casa, con Bertossi che giudica male una battuta lunga di Celli e Russo non impeccabile su quella di Garbella.

Il 3-1 resterà anche il risultato finale perchè la squadra di Frignani fa una gran fatica contro Baez, poi mette due uomini in base su Kourtis che se la cava guadagnandosi la salvezza con lo strike-out su Helder.

E ora si può dire: Federico Celli è il quinto giocatore del campionato italiano che vince la Tripla Corona dopo Gandini, Castelli, due volte Bianchi e Duran. Chiude con .473 di media battuta, 10 fuoricampo e 36 punti battuti a casa. Complimenti.

Informazioni su Carlo Ravegnani 269 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.