Tra Bologna e San Marino la finale già scritta

I Titani raggiungono nella serie scudetto i campioni d’Italia in carica. Sono state le squadre più complete ed erano le meglio attrezzate nella stagione segnata da rinunce e Covid

Lauro Bassani (PhotoBass)
La gioia Unipol
© Lauro Bassani (PhotoBass)

È la finale più attesa e se vogliamo scontata alla luce del campionato che si è svolto fin qui: Bologna e San Marino, protagoniste assolute di questo strano torneo 2020, si affronteranno nella serie al meglio di 7 partite per decidere chi vincerà lo scudetto. Diciamo la verità: è stato un campionato che è già tanto aver iniziato e portato a termine nell’epoca del covid-19. Ma è stato anche un torneo che ha messo in evidenza la profonda crisi del movimento con le rinunce prima di Nettuno e poi di fatto di Macerata che non è riuscita a effettuare le ultime trasferte. Una serie A alla “volemose bene” ma della quale dobbiamo accontentarci, più per la passione che ci lega a questo sport  che per altro. Una disciplina che in Italia va avanti ancora, solo e soltanto per la determinatezza di pochi  che ci mettono anima, cuore e quel minimo di soldi necessari a svolgere le attività. In questo Bologna e San Marino partivano maggiormente favorite proprio per una disponibilità economica maggiore per il massimo campionato. Cosa che si è dimostrata anche in un mercato praticamente andato avanti fino a una settimana fa. Il campo ha detto che saranno loro a sfidarsi ed è giusto così, ci ha provato Parma l’unica che poteva opporsi alle due superpotenze per il resto si è visto ben poco. Diciamo che le prime tre del torneo sono anche quelle che hanno dimostrato anche una certa capacità di programmazione e non da oggi.

Ma veniamo all’ultima giornata, agli “sweep” di San Marino e Bologna rispettivamente contro Godo e Collecchio e a Parma che in trasferta a Macerata divide la posta con la squadra di casa. L’Hotsand dice di essere ancora “viva” nonostante le difficoltà a fare trasferte e vince 1-0 grazie all’ottima prova di Nacar sul monte.

Per il resto le partite dei titani e dei felsinei hanno confermato che nei momenti clou le squadre emergono. Collecchio, per esempio, ha accarezzato il sogno vittoria fino all’ultimo nel terzo incontro ma al sesto e settimo inning i campioni d’Italia hanno segnato i 4 punti che hanno fissato il finale sull’8 a 4, grazie anche a super Helder (2 su 4 e 2 punti battuti a casa). Anche San Marino si impone solo all’ultimo attacco contro Godo (5-2)  grazie a un punto forzato e un doppio di Federico Celli che chiude la pratica.  La mente, adesso, è già alla sfida tra le prime della classe che deciderà chi avrà il favore di giocare in casa la finale e alla serie scudetto di questo campionato segnato dal Covid.