Bologna… colpito e affondato

San Marino batte ancora la Fortitudo: Bassani colpisce di fila Garbella e poi Caseres a basi piene al primo extrainning

Lauro Bassani - PhotoBass
Mattia Reginato il migliore nel box con 3/4
© Lauro Bassani - PhotoBass

Il venerdì nero della Fortitudo non poteva che concludersi con una di quelle sconfitte che raramente si vedono sui diamanti. Perchè di tutto ci si può aspettare tranne che l’affidabile Bassani, al primo extrainning, sul punteggio di 5-5 e due out, colpisca prima Garbella riempiendo le basi, poi subito dopo Caseres, regalando al San Marino la seconda vittoria del trittico (6-5).

Certo, il ciclone doping che ha investito i campioni d’Italia e il proprio capitano è nulla a confronto di una partita che sul tabellino vede il numero 6 alla voce errori globali, ma che è stata nobilitata da un paio di fuoricampo (Clementina e Caseres) e da una serie di favolose giocate in campo esterno di Celli e Russo.

Zotti incassa subito due punti, con Pulzetti e Avagnina a segnare sui singoli interni di Garbella (ma Agretti e Didder si perdono la palla sulla linea di foul) e Caseres. Bologna risponde con la volata di Gamberini, ma i titani ristabiliscono subito le distanze con Reginato a punto su errore. Maestri non ha il controllo delle precedenti partite, la settima base ball su Bertossi è il capolinea della sua gara. Entra Garbella che incassa il solo-homer del pareggio di Clementina. Il 3-3 dura poco perché Caseres la spara lunga su Crepaldi (5-3).

Al settimo succede di tutto: bunt valido di Dreni, basi a Didder e Bertossi, poi Dobboletta batte in doppio gioco provocando comunque il punto del 5-4. Dopo la base intenzionale a Clementina, Russo indovina la valida del pareggio, la Fortitudo riempie le basi ma Di Raffaele se la cava lasciando al piatto Agretti.

Veloci il settimo dei titani e l’ottavo dei bolognesi. Anche l’ottavo di San Marino sembra andar via liscio. Poi Celli batte valido e ruba la seconda, Reginato viene passato in prima, poi Bassani colpisce Garbella e pure Caseres che ci mette tutta la sua esperienza caraibica.

Infine da segnalare gli splendidi gesti di sportività in campo, il top i due applausi a scena aperta di Avagnina nei confronti di Russo autore di due pazzesche prese al volo sul “dh” sammarinese.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.