Il presidente Andrea Marcon: «Si aprono nuovi scenari per l’A1»

Secondo il massimo dirigente Fibs la formula con tre gare settimanali da sette inning, può portare a importanti cambiamenti per il futuro. «C’è stata finalmente unità d’intenti». Già mercoledì potrebbe arrivare l’ok per riaprire al pubblico i cancelli degli stadi

FIBS
Il presidente Fibs Andrea Marcon
© FIBS

«Tre mesi fa non pensavamo nemmeno di iniziare la stagione, oggi siamo l’unico sport che manda in campo ragazzi dai 9 ai novanta anni».

Il presidente Fibs Andrea Marcon, a poche ore dall’ultima riunione con le società di A1 baseball, che ha dato il semaforo verde per il via del campionato 2020, mostra soddisfazione per la nascita di una formula innovativa, che può aprire nuovi orizzonti per il futuro.

«Il torneo nato con un’unità di intenti con le sette società – sottolinea il presidente Marcon – mi intriga, perché la vedo come un’opportunità interessante per il nostro futuro post Covid. Il ritorno alle tre partite è un qualcosa di particolarmente importante, ci sarà la possibilità di aumentare lo spettacolo, e si proverà ad affrontare qualcosa di nuovo con sette inning di gioco, in linea, del resto, con quello che sta facendo la WBSC, che su sette riprese fa disputare campionati del mondo delle categorie under 23 e under 21».

Presidente, come si è arrivati a questa soluzione condivisa?

«Premetto che è stata una libera scelta dei sodalizi partecipanti. Si è deciso di passare a sette inning a causa della necessità di costruire roster più corti, ma si è anche guardato i dati sulla durata delle gare e in questa maniera si possono aprire delle prospettive nell’ottica di una copertura mediatica. Mi è stata fatta inoltre presente dai sette club – dopo le rinunce di Redipuglia, Torino e Nettuno City – l’esigenza di non andare oltre il mese di settembre. E l’idea della partita infrasettimanale (da giocarsi il mercoledì o il martedì) è la maniera migliore per riempire il calendario».

«E così – prosegue il massimo dirigente Fibs – dopo due videoconferenze davvero costruttive si è arrivati a questa formula intrigante, innovativa. Era dagli anni Novanta che non si giocavano tre partite alla settimana e questo è un fattore importante. Fra un mese il calcio chiuderà il campionato di serie A e i nostri sport avranno la possibilità di essere più visibili, con scenari nuovi. Comprendo i dubbi dei puristi sul passaggio da 9 a sette inning, ma è anche vero che se non si provano nuove regole in questa stagione particolare quando possiamo farlo? D’altro canto agli appassionati della pallavolo ha fatto paura l’abolizione del cambio palla, a quelli del basket la riduzione dell’azione da 30 a 24 secondi o la nascita dei quattro tempini da dieci minuti. Ma adesso nessuno vorrebbe tornare indietro. Nelle nostre riunioni serali, Macerata ha espresso la sua opinione sui sette inning, ma poi si è allineato alle altre squadre. Credo che sia stato fatto un buon lavoro, finalmente condiviso. Non nascondo di essermi emozionato, in occasione di una riunione con la serie A2, per le parole di Bruno Bertani, uno che è in questo mondo da mezzo secolo, che, nel motivare la richiesta dei sette inning per il girone A, ha mostrato tutta la sua passione».

Quando potremo rivedere il pubblico sui nostri diamanti?

 «Nelle prossime ore, magari nella giornata di mercoledì – aggiunge Andrea Marcon – arriverà probabilmente l’ok per l’apertura al pubblico nelle partite di campionato. Sto parlando costantemente con il Governo. Il nostro è stato riconosciuto sport sicuro, i nostri spazi danno ampie garanzie per il distanziamento sociale; il nostro protocollo è molto dettagliato e possiamo riaprire i nostri cancelli con la massima sicurezza per gli addetti ai lavori e per gli appassionati. La Fibs è stata vicino ai tesserati anche dal punto di vista economico. Stanzieremo complessivamente un milione e mezzo di euro, prima come abbattimento delle tasse gare, poi come contributo per le norme di sicurezza ed infine come contributo all’attività. Una cosa simile quattro anni fa non si poteva fare. Significa che abbiamo lavorato bene».

«Le somme si tireranno alla fine – conclude Marcon – ma mi trovo pienamente in accordo con Mauro Mazzotti che ha sottolineato che è stato fatto un bel salto: dal rischio di non giocare alle tre partite a settimana. Festeggeremo tutti insieme quest’anno particolare, che per certi versi vale doppio per le emozioni provate e per il lavoro svolto, sabato prossimo a Codogno, in occasione della presentazione della stagione, dell’Opening day. Una ripartenza che abbiamo fortissimamente voluto rimanendo uniti per il raggiungimento dell’obiettivo».

Informazioni su Maurizio Caldarelli 460 Articoli
Giornalista del quotidiano "Il Tirreno" di Grosseto, collabora anche con la Gazzetta dello Sport.