Israele non si ferma più: strapazzata a Parma l’Olanda campione d’Europa (8-1)

La nazionale guidata Eric Holtz ha dominato fin dal primo inning i campioni d’Europa con un attacco potente (tre doppi e un fuoricampo) e un bullpen di grande spessore. L’ex Reds Moscot ha aiutato la squadra per 4 inning, tre rilievi hanno completato l’opera

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Wanger, Paller e Penprase festeggiano un punto
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Diventa tutta in salita la strada dell’Olanda verso Tokyo 2020. I campioni d’Europa giovedì sera, allo stadio Cavalli di Parma, sono stati battuti nettamente da Israele (8-1) nella seconda giornata del torneo di qualificazione olimpica organizzato dalla Wbsc.

Gli Orange hanno compromesso la loro gara nei primi due attacchi, nei quali il partente Diegomar Markwell, già  schierato nella finale europea con l’Italia, ha subito sei punti, con quattro valide (compreso un fuoricampo) e quattro basi, che hanno reso subito tutto più difficile. Israele, che ha bissato il successo con lo Spagna, ha sfoggiato un bullpen di qualità, che ha concesso le briciole all’attacco del Regno dei Paesi Bassi. La formazione di Eric Holtz, attesa venerdì sera alle 20 a Parma, ad un match fondamentale per il prosieguo della manifestazione, ha messo una seria ipoteca ipoteca almeno sul secondo posto (che garantisce la possibilità di partecipare ad un torneo a Taiwan) in virtù di una difesa che nella prime due partite ha subito un solo punto. Un dato da non sottovalutare in caso di ricorso al TQB.

La squadra di ‘T Hoen non ha mai dato l’impressione di poter rientrare in partita, dopo aver subito quattro punti al secondo turno, il classico colpo da ko. Netta anche la supremazia statistica della nazionale pentastellata che ha battuto 9 valide (con tre doppi e un homerun) contro le cinque degli avversari (due doppi al 2° turno di battuta). 

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Il lanciatore Jonathan Moscot, partente israeliano, ha disputato 8 gare in MLB

Nella parte bassa del primo attacco,  il partente olandese Markwell fa fuori Glasser e Galien, ma mette in base per ball Valencia. Nicholas Rickels lo porta a casa con un lungo fuoricampo da due punti alla sinistra del “Cavalli”. Immediata la risposta dei campioni d’Europa (l’unica a dire il vero di tutta la gara) che al cambio di campo trovano subito due doppi consecutivi, di Clementina e di Sams, che consentono di accorciare le distanze. Il partente israeliano Moscot (27 anni, con 8 presenze in Major league con i Cincinnati Reds) elimina Schoop, tira quattro ball a Smith ma chiude l’inning facendo battere in doppio gioco Kemp.

Nella parte bassa del secondo Israele fugge via: Markwell mette in base i primi due battitori affrontati, Paller e Wanger. Il sacrificio di Rosenbaum fa avanzare in zona punto i due corridori. Il singolo di Penprase riempie le basi; il doppio di Mitchell Glasser le vuota, 5-1. Il 6-1 arriva poi sul doppio di Valencia che va a sbattere sulla recinzione. Ci vuole l’ingresso di De Blok per chiudere la ripresa.

Al quinto lsraele mette però un altro mattoncino per costruire la vittoria: Gaillen è salvo in prima per un errore del seconda base Daal e viene portato a casa per il 7-1 dalle valide consecutive di Valencia, Rickels e Paller. Valencia prova a segnare l’ottavo punto ma è eliminato a casa.

Uscito di scena dopo quattro riprese Moscot, che lo scorso 7 marzo ha annunciato il suo ritiro dal baseball professionistico a causa degli infortuni che lo hanno colpito negli ultimi anni (compreso un’operazione al gomito), Israele ha avuto un grande aiuto dai rilievi Jeremy Bleich (2rl senza valide) e David Sharabi (1bv).

All’ottavo attacco israeliano l’Olanda è costretta a far salire sulla collinetta il quarto lanciatore della serata, Kevin Kelly. Stuifbergen subisce un doppio da Paller, in terza sulla profonda battuta di Wanger presa al  warning track da Bernardina. Kelly si presenta con una base a Rosembaum (sostituito in base da Wolf). La battuta di Penprase, nemmeno tanto profonda ma insidiosa, raccolta al volo dall’esterno destro Sams, è una volata di sacrificio per  l’8-1, che chiude ufficialmente la gara. 

Prima dell’ultimo out ci sono da segnalare solo un errore del terza base israeliano all’ottavo e lo strike del closer Jonathan De Marte.  L’Olanda, a questo punto, non può più sbagliare un colpo. A cominciare dalla sfida contro la Spagna. Chi perde è virtualmente fuori dai giochi. 

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Informazioni su Maurizio Caldarelli 460 Articoli
Giornalista del quotidiano "Il Tirreno" di Grosseto, collabora anche con la Gazzetta dello Sport.