
Gijang (Corea del Sud) Il clima concede una tregua, si giocano alle 12 ora locale le prime due gare e dicono che l’Olanda è ancora viva, mentre la Spagna dice addio a testa alta al girone delle prime sei. L’Olan da doveva vincere e l’ha fatto (4-3) regolando l’Australia, la Spagna doveva vincere, è passata anche in vantaggio, ma non lo ha fatto contro gli Usa, uscendo sconfitta (8-3) dai “soliti” errori (altri 3 oggi, è la peggior difesa) e dalla potenza del line up avversario.
Gli “Orange” hanno adesso la Cina, nel recupero, ostacolo facile facile. E devono aspettare i risultati di oggi e quelli di domani nel gruppo A, dove solo la Corea è certa di disputare il girone che conta. La vittoria odierna gli olandesi l’hanno costruita battendo al momento giusto. Al terzo inning doppio di Collins, singolo di Piternella e punto, poi fuoricampo del battitore designato Bentura: 3-0. L’Australia segna al quinto, due valide e poi le scelte difesa portano al 3-1. Al nono l’Olanda segna il punto decisivo: doppio ancora di Piternella, palla mancata, poi un singolo lo spinge a casa. Sembra finita, ma l’Australia prima batte un singolo e poi con un out il suo primo fuoricampo nel mondiale con Maguire. Sul 4-3 tremano i “tulipani” ma Fransen firma la salvezza prima costringendo a una volata e poi mettendo K i battitori affrontati.
Tremano anche gli Usa – al sesto inning – quando con una volata di sacrificio la Spagna passa in vantaggio, dopo che al quarto con tre valide di fila aveva pareggiato e costretto il manager avversario a cambiare lanciatore. “Espana Espana” grida la ventina di tifosi al seguito, il sogno è lì ma mancano ancora nove out. Luna – che aveva già inchiodato il Giappone finché era stato in campo e dopo i punti subiti al primo inning aveva messo a tacere l’attacco a stelle e strisce – sale sul monte e concede una base, viene sostituito dopo 91 lanci. Sarà pure facile ironia, ma uscito Luna si spenge la luce per la Spagna perché Dominguez concede due valide di fila: pareggio e ancora zero out. Un infield fly fa respirare gli iberici ma una battuta all’esterno sinistro sulla quale il difensore non brilla per la corsa, finisce sulla recinzione e siamo 4-3. La presa non era facile, ma nemmeno impossibile. Base intenzionale per forzare il doppio gioco ma arrivano, invece, due punti forzati, poi c’è un K ma il singolo di Tolentino vale l’8-3 finale. Nel box il 2 su 3 di quest’ultimo e il 3 su 5 di Hassel fanno la differenza. Curiosità: le 10 valide Usa sono arrivate dai primi quattro e dal nono del line up.
Va tenuto sotto controllo Luna, non a caso ci sono diversi osservatori quando c’è lui sul monte, non ha ancora 17 anni (li compirà a dicembre) e un’ottima varietà di lanci.