City-Fortitudo si gioca. Ecco come…

Tirrenici in campo con Nicola Garbella in pedana, i coach Masin e Ludovisi in campo. Tutto pur di non dare forfait dopo la nota vicenda Pillisio e “l’ammutinamento” di un gruppo di giocatori

Mauro Cugola
© Mauro Cugola

La sfida clou tra Nettuno Baseball City e Fortitudo Bologna si giocherà regolarmente. Con un bel ritardo sulla tabella di marcia, con i padroni di casa in formazione che definire rimaneggiata è un eufemismo, ma si giocherà.

Si temeva il forfait dei tirrenici, ci si è andati vicini ma è bene andare con ordine. Dopo le note vicende dell’abbandono di Simone Pillisio e la doppietta di San Marino, la società ha provato a metter tutto sul piatto e tentare di salvare il salvabile, con una proposta economica estesa ai giocatori. Una decurtazione rispetto agli accordi presi ad inizio stagione, secondo fonti societarie, neanche troppo onerosi soprattutto per i giocatori stranieri. Buona parte di quest’ultimi però, senza fornire una risposta univoca, hanno deciso di non presentarsi al campo. Per questo vi alleghiamo il roster con la formazione ufficiale.

Così, dopo un lungo tira e molla sul da farsi, si giocherà. La formazione del Nettuno vedrà Nicola Garbella lanciare, con addirittura i due coach Masin esterno centro e Ludovisi in prima base. Tutto pur di non dare forfait e continuare ad alimentare la speranza di un’eventuale ripensamento del resto della squadra e portare a termine in maniera dignitosa la stagione. Anche perché, e vi alleghiamo la foto del roster ufficiale, all’appello mancano anche alcuni giocatori italiani.

Curiosità tra il pubblico è presente anche Pietro Fortini “patron” del Nettuno 1945, giusto al suo esordio stagionale al Borghese. Strana casualità…

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Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.