London calling. Che festa per il baseball MLB

Un happening straordinario che ha mobilitato il Principe Harry e consorte, i media e appassionati da USA, Europa (soprattutto inglesi) e una bella presenza italiana con il presidente della Fortitudo Bologna, Michelini. Boom di gadget targati Yankees e Red Sox

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Il principe Harry e la consorte Meghan con i Boston Red Sox
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Londra si è svegliata ancora stordita dalla “sbronza di baseball” dopo lo storico opening-game delle “London Series”. 17-13 per i Bronx Bombers davanti a 59.659 spettatori tra cui moltissimi, a sorpresa, inglesi. Con due presenze davvero speciali, il principe Harry e Meghan, Duchessa del Sussex, che prima di assistere alla partita hanno incontrato giocatori e staff degli Yankees e Red Sox ricevendo in regalo le casacche formato bebè per il loro piccolo Archie. Curiosità: il Boston Globe ha rivelato che Meghan Markle e la stella Mookie Betts sono parenti alla lontana ricostruendo l’albero genealogico.
E’ stato un tripudio con fuochi d’artificio al termine del match con l’inevitabile sottofondo “New York, New York” di Frank Sinatra. Il tutto in un’atmosfera speciale che Aaron Boone in conferenza stampa dopo le 23 locali ha confermato essere più volte “awesome” e che è stato fantastico partecipare a tutto questo. Alex Cora, poco fa, ha ricordato che “non è cosa di tutti i giorni vedere 30 punti in una partita, ma abbiamo assistito alla celebrazione del baseball”. In una parola elettrizzante.
E bagno di folla è stato anche il “Souvenir Shop” poco fuori dello stadio e vicino al mega-store di Westfield. Ieri è rimasto aperto dalle 10 a mezzanotte (un’ora dopo la chiusura ufficiale), oggi dalle 9 alle 20. Hanno calcolato quasi 20.000 persone con code nei momenti di punta di qualche centinaio di metri. Tra gli oggetti più ambiti, le classiche jersey pinstripe ma anche cappellini e t-shirt dei Red Sox, molto richieste anche le palline ufficiali delle “London Series 2019”.
Molti gli italiani presenti tra questi anche Stefano Michelini, Presidente della Fortitudo Bologna, insieme a Federico Frassinella e altri dirigenti. “Sono tifoso degli Oakland Athletics e sono a Londra perché non potevo mancare a questa eccezionale festa del baseball. Partita un po’ lunga direi, mai visto 12 punti al primo inning con due partenti che scendono dopo 0.1 e 0.2 riprese. Un evento eccezionale e organizzato alla perfezione. Un’esperienza che in Italia non avremo mai, si vede il tocco della Major League Baseball”.
Mario, romagnolo emigrato a Bologna. Appassionatissimo di baseball, è a Londra con il figlio Rafael, giocatore di terza generazione: “Le London Series sono davvero uno spettacolo incredibile. Ieri sul 6-6 abbiamo pensato che fosse uno scherzo, oppure che nel fare il diamante si fossero sbagliati mettendo il monte un metro più indietro. Ogni piccola cosa è straordinaria… lo faranno in Italia un giorno?”. Bella domanda che giriamo a chi di competenza.

 

Informazioni su Filippo Fantasia 661 Articoli
Nato nel 1964 ad Anzio, si occupa di sport USA e in particolare di baseball, pur svolgendo a tempo pieno attività professionale come Ufficio Stampa e Relazioni con i Media italiani e internazionali. Dal 1992 collabora con Il Giornale, in precedenza ha scritto per Tuttosport, La Stampa, Il Resto del Carlino, Il Tirreno, Corriere di Rimini, Guerin Sportivo, Play-off, Newsport, Baseball International, Sport Usa, Tuttobaseball. In ambito radio-televisivo ha effettuato radiocronache e servizi per conto di diverse emittenti quali Radio Italia Solo Musica Italiana, Italia Radio, Radio Luna LT, Radio Enea etc. Ha inoltre condotto programmi e realizzato speciali per alcune televisioni locali: nel 1998 ha curato il video "Fantastico Nettuno" dedicato alla conquista dello scudetto della squadra tirrenica (di cui è stato anche capo ufficio stampa). Significative sono state anche le esperienze vissute personalmente negli USA: gli ottimi rapporti instaurati con gli uffici stampa di diversi club (in particolare dei Red Sox) e con le redazioni dei quotidiani Boston Globe e Boston Herald che gli hanno permesso di approfondire i diversi aspetti legati al baseball e alla comunicazione sui media. E' stato il primo Responsabile Editoriale di Baseball.it, incarico che ha dovuto momentaneamente abbandonare per impegni professionali, tornando poi in seguito per assumere l'incarico di Direttore Responsabile. Nell'ottobre del 1997, durante le finali scudetto, ha curato il primo “play-by-play” in diretta su Internet del baseball italiano. Nell'estate del 1998 ha svolto attività di supporto all'Ufficio Stampa del Campionato del Mondo di baseball, con ampi servizi in voce per Radio Dimensione Suono Network e RDS Roma.