Venerdì thriller, sabato relax

Tre “garauno” decise in extremis, tre “garadue” senza storia, con pronostici rispettati e un pareggio nel match clou del week-end

K73-Oldmanagency (FIBS)
Segundo Paolini ieri sera ha battuto 5/6 con 3 doppi, un triplo e 3 rbi
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Quanto può cambiare il baseball nello spazio di sole 24 ore. Venerdì sera due partite si sono concluse con un solo punto di scarto e la terza agli extrainning, sabato invece doppia manifesta e un’altra di fatto già archiviata dopo quattro riprese. Alla fine tutto nella norma, con le scontate doppiette di Parma e Nettuno e una divisione della posta nel big match tra Bologna e San Marino.

Sono i titani ad andare più vicini alla doppietta, soprattutto ripensando alle occasioni sprecate al Falchi e volendo anche al maggior numero di valide battute nel doppio confronto. E’ anche vero che la Fortitudo, fresca di brindisi europeo, non ha mandato in pedana da partenti i due pitcher che solitamente iniziano le partite, anche se avere un rilievo come Rivero è un lusso e in teoria lo sarebbe anche Bassani come starting. Ma nel confronto tra i due migliori pitcher italiani, il figurone lo fa Maestri, in evidente crescita di rendimento (3 valide concesse in 6 inning, tutte concentrate al quinto), mentre l’ex Novara e Rimini nelle sue due riprese non completate sul monte, viene toccato da sei diversi battitori sammarinesi. Detto questo, la Fortitudo resta abbastanza saldamente in vetta al campionato.

E’ possibile che una squadra batta 26 valide in due partite e non ne vince neanche una? Sì. Castenaso nel box tiene testa al Nettuno City ma esce entrambe le volte con le ossa rotte. Se la gioca alla grande in garauno dove manda in fretta sotto la doccia Ruiz, batte 16 valide e torna in partita con una grande rimonta, affonda invece in fretta nel match dei pitcher italiani dove Fabiani è ormai entrato in un tunnel pericoloso: 4 valide e 3 basi ball in 0.1 che fanno il paio con le 4 valide e 6 basi ball in 3 inning di otto giorni prima a San Marino. La differenza la fa tutta il box dove Nettuno, se ha motivazioni, non ha rivali. Nove doppi e cinque fuoricampo, 9 rbi di Ustariz, 5 di Mazzanti e Giovanni Garbella, 4 di Rodriguez,

Come ha reagito Parma alla settimana di Coppa? Benino. Al tirar delle somme, la squadra di Poma in Champions ha battuto solo gli avversari che doveva battere e l’ha fatto anche in questo week-end, vincendo le due partite contro Godo. Il rimpianto per la semifinale europea è ancora vivo ripensando alla scelta del partente: certo, la pur combattiva squadra di Marco Bortolotti non è Amsterdam, ma Habeck (10 kappa in 5 inning venerdì) aveva le armi per poter frenare le mazze olandesi. Detto questo, Parma ha sofferto in garauno, strappata agli extra anche per i tre errori di Godo al tie-break e nonostante un acuto dei romagnoli (5 punti al quinto), ha dominato la gara di sabato dove sono emersi tutti i limiti di Godo nei rilievi italiani (ormai Di Raffaele è dirottato in garauno) ma soprattutto è emerso un Paolini da 5/6, tre doppi e un triplo, oltre a un Poma da un 5/10 complessivo. Per capire il reale momento dei vice-campioni d’Italia basterà attendere qualche giorno, quando andrà in scena il duello con San Marino, big match della seconda di ritorno.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.