Qui Bologna: attenti alla seconda

Il dopo Coppa dei Campioni per l’UnipolSai si porta dietro fatiche ed acciacchi in vista della sfida con il San Marinoi. Per Frignani rimane l’obiettivo primo posto. Incertezza sui partenti della squadra felsinea

Lauro Bassani - PhotoBass
Carlos Quevedo lanciatore partente in gara1
© Lauro Bassani - PhotoBass

Smaltita la “sbornia” dei festeggiamenti per la conquista del titolo continentale per club, i neo campioni d’Europa della UnipolSai Bologna si rituffano nel campionato, che presenta per i biancoblù la sfida al  momento più difficile, contro il San Marino. Negli ultimi 15 anni e in particolare a partire dalla finale scudetto del 2005, il confronto fra Bologna e San Marino si è svolto ai massimi livelli del baseball italiano ed europeo, ciò non di meno in questa stagione, sin qua dominata dalla Fortitudo (11 vittorie, una sconfitta), capolista al termine del girone d’andata, che dopo i recuperi delle gare rimandate per pioggia vede proprio nei titani la prima squadra inseguitrice (8-4), e che nel weekend di andata mise in seria difficoltà l’UnipolSai come raramente è successo nelle fasi successive della stagione.
Per i bolognesi la ripresa del campionato è con acciacchi da smaltire. Dice Frignani: “certamente la coppa ci ha portato inevitabili acciacchi, anche se alla fine sono tutti abili e arruolati per il weekend, ma ad oggi per esempio non siamo in grado di annunciare i lanciatori partenti delle due gare, perché stiamo aspettando ancora gli ultimi riscontri. Storicamente è normale che, dopo una manifestazione come questa, nel weekend del rientro ci sia un calo psico/fisico, ci sia una sorta di stanchezza più mentale che fisica da parte della squadra, giusto festeggiare ma sappiamo benissimo, e lo sanno per primi i giocatori, che dobbiamo rituffarci sul campionato, con l’obiettivo di difendere il primo posto in classifica, che ci permette di essere presenti anche nella prossima edizione della European Champions Cup. Diversamente dagli altri anni, al rientro ci troviamo una squadra forte come il San Marino, una delle candidate ai playoff, una squadra che viene da una buona striscia vincente e c’è curiosità nel vedere cosa succederà in campo”.
Il San Marino, allenato da Mario Chiarini, senza troppo clamore ma con pieno merito ha chiuso il girone d’andata al secondo posto, a tre lunghezze dall’UnipolSai, presentando il quarto attacco della categoria (media battuta .265, da 20 a 30 punti segnati in meno rispetto alle tre concorrenti playoff), ma facendo fruttare il miglior monte di lancio (ERA 2.72 contro 3.29 della UnipolSai) e la terza difesa (18 errori, come il Nettuno City, contro 8 della UnipolSai).
Partiamo proprio dal pitching staff, che vede nella gara “libera” un Carlos Quevedo (4-1. 3.12) dominante; dopo la sconfitta contro Bologna e l’assenza di specifica contro Parma le ha vinte tutte. Può contare su due rilievi all’altezza come Fernando Baez (1-0, 2 salvezze, 1.23) e Andres Perez (1 salvezza, 0.90).
Nella gara in cui c’è l’obbligo di schierare il lanciatore di formazione italiana il livello rimane eccellente, potendo schierare un partente come Alessandro Maestri (2-2, 3.45) e un bullpen con Ludovico Coveri (1-0, 2.77) e Renè Mazzocchi (1.12). In attacco sono gli stranieri a suonare la carica, a partire dall’ex biancoblù Josè Flores (.391 con 7 doppi, un triplo e un fuoricampo) che sta dimostrando anche a San Marino di essere assolutamente un atleta di “prima fascia”. Non sorprendono anche le prestazioni dell’ex pirata Alex Romero (.350 con 3 doppi e 2 fuoricampo), anch’egli ormai da anni in totale confidenza con il campionato italiano. L’ex Rimini Federico Celli è nei fatti il terzo straniero (.318 con 2 doppi e 3 fuoricampo). Questi 3 battitori hanno ottenuto complessivamente 32 dei 61 RBI battuti dal San Marino. Eccellente anche l’ex Nettuno Federico Giordani (.288, con 3 doppi e un fuoricampo) e ottime cose da Di Fabio e Pulzetti, giocatori che ormai si sono conquistati i galloni di titolari in un top team. Più indietro nella condizione invece battitori affermati e conosciuti come Reginato, Epifano, Albanese, Imperiali, Rondon e Avagnina, a dimostrare come la squadra del monte Titano abbia ancora un importante potenziale di crescita, soprattutto in attacco.