E nella American League sarà lotta a tre…

Houston e New York tenteranno di insidiare Boston, ma occhio ad Anaheim. Gli Angels rinnovano Trout con il contratto più ricco di sempre e si candidano alla post-season nel primo anno “post-Scioscia”. I Twins pronti a insidiare gli Indians

Kirby Lee (USA TODAY Sports)
Mike Scioscia
© Kirby Lee (USA TODAY Sports)

Meno equilibrata rispetto al “Senior Circuit”, l’American League sembra aver già ben delineati i rapporti di forza delle franchigie, anche se, come sempre accade, sul diamante le sorprese non mancano mai. Per la stagione 2019 sicuramente Boston, Houston e New York, in ordine rigorosamente alfabetico, sembrano avere una marcia in più ed appare evidente che se si dovesse fare una previsione sui possibili vincitori la scelta dovrebbe ricadere su una di queste tre anche se Anaheim, pronta ad aprire una nuova pagina della sua storia dopo la chiusura dell’era Scioscia, potrebbe essere l’underdog. Ecco la nostra analisi delle tre Division della American League.

AL EAST

Qui dovrebbe confermarsi la solita lotta a due tra Yankees e Red Sox, soprattutto se Boston non smaltirà in fretta i postumi dei festeggiamenti della vittoria alle ultime World Series. I detentori dell’anello hanno confermato i free agent Nathan Eovaldi, partente ex-Tampa Bay arrivato in Massachusetts lo scorso 25 luglio, e Steve Pearce, prima base arrivato lo scorso 28 giugno da Toronto. Molto più incisiva la campagna acquisti degli Yankees che si rafforza con l’acquisto del seconda base D.J. LeMahieu, e del rilievo Adam Ottavino, entrambi ex Rockies prelevati dal mondo free-agent. Sempre da mondo free-agent arriva l’interbase Troy Tulowitzki 34enne ex Blue Jays che ha saltato tutto il 2018 per degli speroni ossei alla caviglia destra che alla fine hanno richiesto l’intervento chirurgico. Dai Mariners arriva il mancino James Paxotn, scambiato per tre giovani prospetti, e sono stati confermati J.A. Happ, partente arrivato dai Blue Jays lo scorso 26 luglio, Zack Britton, closer acquistato da Baltimore lo scorso 24 luglio, ed il partente C.C. Sabathia, agli Yankees dal 2009, tutti e tre divenuti free-agent e poi confermati. Dietro il duo Red Sox – Yankees, Toronoto prova a candidarsi come “underdog” del girone. In Canada sono tutti in fibrillazione per l’esordio di Vlad Guerrero Jr., ed il mercato di questa stagione è stato orientato principalmente al monte di lancio con gli acquisti dal mondo free-agent dei partenti Matt Shoemaker, ex Angels, Clay Buchholz, ex Arizona, e David Phelps, ex Seattle che ha saltato tutta la scorsa stagione per un problema al legamento collaterale del gomito destro, oltre al rilievo Bud Norris, ex Cardinals. Inoltre dai Padres arriva il mancino Clayton Richard, scambiato con un giocatore di Minors. Unico acquisto non lanciatore l’interno Freddy Galvis, seconda base/interbase lo scorso anno ai Padres ed arrivato anche lui dai free-agent. Anche i Rays cercano di ritagliarsi un ruolo di squadra rivelazione sapendo di poter contare sul fresco Cy Young Award Blake Snell ed intorno a lui stanno cercando di costruire un roster di livello. Per supportarlo nella rotazione dei partenti è arrivato Charlie Morton, free-agent ex Astros. Sempre dagli svincolati è stato pescato l’esterno destro Avisail Garcia, ex White Sox, mentre da una “big-deal” con i Mariners sono arrivati l’esterno Guillermo Heredia ed il catcher Mike Zunino, fresco vincitore del “Wilson Defensive player of the year”, in cambio dell’esterno Mallex Smith. Occhio all’arrivo di Ryan Merritt mancino ex Cleveland a cui è stato fatto firmare un contratto di Minors ma che, se in forma, potrebbe dire la sua. A chiudere il girone Baltimore, su cui si scommette quanto sopra le 100 sconfitte chiuderà la stagione. L’arrivo dell’ex Royals Nate Karns, prelevato dal mondo free-agent è l’unico acuto di un mercato in tono decisamente minore.

AL CENTRAL

Corey Kluber, Carlos Carrasco e Trevor Bauer. Gli Indians ripartono per l’ennesima volta da loro, ma stavolta potrebbe non essere sufficiente perché il distacco con i Twins potrebbe essersi notevolmente ridotto e se Minnesota trova continuità potrebbe relegare Cleveland alla seconda posizione, considerando anche che potrebbero sorprenderci prima della fine del mercato. Ad oggi gli Indians sono in piena rivoluzione: dal mondo free agent arrivano il rilievo ex Blue Jays Tyler Clippard, il prima base/battitore designato ex Red Sox Hanley Ramirez, e l’esterno ex Athletics Matt Joyce. In uno scambio a tre con Rays e Mariners arrivano a Cleveland il giovane prima base/esterno sinistro Jake Bauers, e l’utility player Carlos Santana, che torna agli Indians (dove era stato dal 2010 al 2017), dopo una sola stagione passata ai Phillies. Il 32enne era stato appena acquistato dai Mariners che lo hanno inserito in questa trattativa che ha portato Edwin Encarnación a Seattle. Dai Pirates arriva il giovane esterno Jordan Luplow, scambiato con l’interno Eric Gonzalez. Di altro livello il mercato di Minnesota che dal mondo free-agent pescano il battitore designato/esterno destro ex Mariners Nelson Cruz, il prima base ex Braves Lucas Duda, l’utility player ex Astros Marwin Gonzalez, ed il seconda base Jonathan Schoop, lo scorso anno ai Brewers, per sistemare il diamante mentre per il monte di lancio pescano il rilievo ex Angels Blake Parker, ed il mancino partente ex Rangers Martin Perez. Dagli Angels arriva anche il seconda base C.J. Cron. I White Sox si candidano al ruolo di terzo incomodo e cercano di dare esperienza al loro roster. In questo senso si leggono gli innesti del partente ex Twins Ervin Santana, e del rilievo ex Royals e Nationals Kelvin Herrera, arrivati dal mondo free-agent, del prima base Yonder Alonso, arrivato da Clevalnd in cambio di un giocatore di Minors, e dell’esterno ex Arizona Jon Jay, anche lui prelevato dagli svincolati. Ancora per migliorare il monte di lancio arrivano dai Mariners il rilievo/closer Alex Colomè scambiato cin il catcher Omar Narváez e dai Pitares il partente Ivan Nova. Dal mondo free-agent è stato pescato il ricevitore ex Tigers James McCann. C’è curiosità per il mercato dei Royals, che ha puntato tutto sulla velocità con gli innesti dal mondo free-agent, del catcher ex Astros Martin Maldonado, e gli esterni Billy Hamilton, ex Reds, e Terrance Gore, che torna a Kansas City dopo una stagione ai Cubs. Per il monte di lancio arriva il lanciatore partente ex Reds Homer Bailey, il rilievo/closer Brad Boxberger ed il rilievo mancino Jake Diekman, entrambi in Arizona la scorsa stagione. Altra stagione di sofferenze è quella che si prevede per i Tigers. A Detroit si evocano già i fantasmi del 2003, ultimo anno in cui le Tigri chiusero la stagione con oltre 100 sconfitte (119). Poco entusiamo hanno generato gli arrivi del’utility player Josh Harrison e dell’interbase Jordy Mercer, entrambi provenienti dai Pirates ed acquistati dal mondo free-agent. Anche per il monte di lancio si è pescato tra gli svincolati con gli arrivi del mancino partente Matt Moore, lo scorso anno ai Giants, e del rilievo/partente Tyson Ross, lo scorso anno tra Padres e Cardinals.

AL WEST

Gli Astros lo scorso anno alla fine sono riusciti a contenere i sorprendenti Athletics che chiusero la stagione con un imprevedibile 97 nella casella delle vittorie. Houston si prese il pennant di West Division solo grazie ad un settembre a dir poco fantastico (21-6), contro il 16-10 di Oakland. A Houston si è scelta la strada dei pochi acquisti ma mirati alle esigenze di un roster che è già molto competitivo. Così dai free-agent arrivano il mancino ex Brewers Wade Miley, l’esterno sinistro ex Indians Michael Brantley ed il catcher ex Texas Robinson Chirinos, mentre da uno scambio con Toronto arriva l’interbase Aledmys Diaz. Per quanto riguarda Oakland, la sensazione è che per i ragazzi di Bob Melvine sarà dura ripetersi, ma per non lasciare nulla di intentato provano a mettere esperienza sul monte di lancio. Dai free-agent arriva il partente di esperienza Marco Estrada, ex Toronto ed il rilievo mancino Jerry Blevins, ex Mets, mentre vengono riconfermati i partenti acquistati nel 2018 Brett Anderson e Mike Fiers che avevano aderito ai free-agent per poi firmare di nuovo con gli A’s. Per il ruolo di closer scelto l’ex White Sox e Brewers Joakim Soria, mentre per il ruolo di esterno sempre dagli svincolati arriva l’ex Twins Robbie Grossman. In uno scambio a tre che vede coinvolti Rangers e Rays arriva a Oakland l’interbase di belle speranze ex Texas Jurickson Profar. Ad inserirsi nella lotta al pennant potrebbero inserirsi gli Angels, a patto che il monte di lancio non venga nuovamente decimato dagli infortuni. Per rinforzare proprio questo reparto il nuovo corso di Brad Ausmus, parte con gli innesti del rilievo ex Indians Cody Allen, dei partenti Trevor Cahill, ex Oakland, e Matt Harvey, ex Mets e Reds, entrambi nel passato frenati da problemi fisici. Ancora dal mercato free agent arrivano il lanciatore mancino Dan Jennings, il catcher ex A’s Jonathan Lucroy ed il prima base ex Phillies Justin Bour. Uno scambio con i Cubs porta l’interno Tommy LaStella ad Anaheim in cambio di un giocatore da scegliere in futuro. Rangers e Mariners hanno deciso di rivoluzionare completamente i loro roster. Seattle apparecchia un mega-scambio con i Mets che porta ai Mariners l’esterno Jay Bruce, i lanciatori Anthony Swarzak e Gerson Bautista ed un paio di giovani prospetti con Edwin Diaz e Robinson Canò che volano a New York. Con i Phillies è stato organizzato lo scambio che porta l’interbase J.P. Crawford a Seattle con Jean Segura, James Pazos e Juan Nicasio che volano a Philadelphia. In una “trade” che ha visto coinvolti Indians e Rays il prima base/battitore designato Edwin Encarnacion è finito a Seattle. Il catcher Omar Narvaez è stato preso dai White Sox in cambio di Alex Colomè. L’esterno destro Domingo Santana arriva grazie allo scambio con i Brewers a cui vanno Ben Gamel e Noah Zavolas, ed infine l’esterno leader nel ranking dei tripli di AL Mallex Smith è stato acquistato dai Rays in cambio di Mike Zunino, Guillermo Heredia, and Michael Plassmeyer. Inoltre dai free-agent arrivano l’eterno esterno Ichiro Suzuki, i rilievi Hunter Strickland, ex Giants, e Corey Gearrin, ex Athletics, e l’interbase Tim Beckham, ex Orioles. Per quanto riguarda Texas l’attenzione si è concentrata principalmente sul monte di lancio dove, dal mondo free-agent, sono arrivati i rilievi Jesse Chavez, che torna dopo qualche mese passato ai Cubs, Shawn Kelley, ex-Athletics, Zach McAllister, ex Indians e Tigers, ed i partenti Jason Hammel, ex Royals, Shelby Miller, ex Arizona e Lance Lynn, ex Twins e Yankees. Dagli svincolati arriva anche il lanciatore Matt Davidson, ex White Sox che gioca anche in prima base, mentre dai Cubs è stato acquistato il partente/rilievo Drew Smyly che gli ultimi due anni non ha mai giocato per i postumi dell’intervento chirurgico “Tommy John” ai legamenti del gomito. Come ricevitore è stato scelto dalla lista free agent l’ex Arizona Jeff Mathis. In questa Division si è giocato un anticipo di campionato in quel di Tokyo dove i Mariners si sono imposti sugli A’s per in entrambe le gare (9-7 in gara1 e 5-4 al dodicesimo inning in gara-2).

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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