Tutto il mondo (del baseball) è paese

Non è che alla Serie del Caribe le cose siano andate tutte così bene, fra arrivi alla pari e premi non spettanti alle due finaliste

@NicaBeis
Per Panama solo il trofeo
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Noi in Italia ci lamentiamo, a proposito del nostro baseball, per tante cose. Però poi non è che anche nel resto del mondo sia tutto rose e fiori.
Prendiamo, ad esempio, la Serie del Caribe conclusasi ieri a Panama con la vittoria dei Toros de Herrera sui Lenadores de Las Tunas.
D’accordo, lì c’è stato il problema della situazione in Venezuela (che doveva ospitare il torneo a Barquisimeto, capitale dello stato del Lara). Deciso all’ultimo momento di cambiare sede, la CPBC gli ha trovato una collocazione allo stadio Rod Carew di Panama, facendo partecipare anche la rappresentante di casa, che nel programma originario non c’era. Di un allargamento della serie se ne era sentito parlare, si era sentito dire della serie Latino Americana come torneo di qualificazione, poi tutto era slittato all’anno prossimo. In concreto sono stati ammessi come “invitati” appunto i Toros de Herrera campioni Probeis, allargando da cinque a sei, e cambiando formula. Dal girone unico con semifinali e finali a due gironi da tre con solo finalissima, anche se questa soluzione aveva buone probabilità di portare a situazione di ex-aequo, come poi puntualmente si è verificato, con ricorso a medie battute di squadra da una parte e team quality balance dall’altra per decidere il nome di entrambe le squadre in finale.
Tenendo conto delle stesse attenuanti, non ci dilunghiamo su siti più o meno “ufficiali” pronti all’ultimo minuto, con classifiche di dubbia immediata comprensione, di aggiornamenti non tempestivi al massimo. La vera e propria polemica finale però è stata quella sui premi in danaro, individuali e di squadra (un totale di 215 mila dollari), dai quali erano escluse proprio le due finaliste, Panama e Cuba in quanto non “socios attivos” della Confederación de Béisbol Profesional del Caribe ma invitate. In buona sostanza si è semplicemente sperato che in finale andassero due fra Messico, Dominicana, Venezuela e Porto Rico!
Insomma, non è poi che le cose anche dalle altre parti – e qui parliamo di una manifestazione storica, riconosciuta dalla MLB con tanto di contratti – siano così meglio.

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.