L'Italia supera anche la Germania e centra virtualmente il primo obiettivo agli Europei under 18, in svolgimento a Grosseto, la semifinale. La nazionale di John Cortese ha sfoderato un line-up potente e compatto (otto delle tredici valide portano la firma dei primi quattro dell'ordine di battuta, con il cagliaritano Gabriele Angioi a 2/2 con 3pbc) e ha fatto un sol boccone di un avversario che ha mostrato grandi difficoltà sul monte di lancio (come era già successo contro la Spagna), prima di risvegliarsi parzialmente nelle ultime riprese, dopo essere stati ad un out dalla chiusura per manifesta inferiorità al settimo inning. I tedeschi sono riusciti alla fine a chiudere con un buon bottino di nove valide, ma nei momenti decisivi sono stati surclassati dalla nostra nazionale, che ha potuto anche fare affidamento su un pubblico sempre più numeroso che ha probabilmente raggiunto le mille unità nella parte finale del confronto.
L'Italia nella parte alta dei primo inning, dopo il lancio inaugurale effettuato dal console generale degli Stati Uniti in Italia Benjamin Wohlauer (che si è presentato con un cappellino dei Boston Red Sox, la sua squadra del cuore), ha rischiato di dover subire un punto sulla partenza a freddo del partente, il mancino del Verona, Samuele Aldegheri, che ha concesso una base, un colpito e un lancio pazzo prima di effettuare due eliminati di fila.
Gli azzurrini al primo attacco hanno scaldato subito il pubblico, segnando due volte: singolo del leadoff Giarola, gran triplo di Gabriele Angioi, che va poi a casa sulla valida di Bertossi. I ragazzi di Cortese, Cretis, Cappuccini, Costa e Marenghi allungano addirittura sul 7-0 al secondo tentativo: Battioni e Pasotto toccano in valido e corrono a punto sulle hit di Giarola e Urquiola. Capitan Bertossi (2/4 con 4 punti battuti a casa) tocca dura a sinistra: arrivano altri due punti e il cambio del partente tedesco, Joshua Spezia. L'ingresso del rilievo Goebert non è stato felice lancio pazzo e punto di Bertossi che corre a casa dalla prima per la pallina persa di vista dal ricevitore.
Mentre Aldegheri (1bv-7so in 3 riprese) e Pizzolini (vincente, 2bv-3so in 3 rl) controllano a dovere le mazze tedesche, al 4° torna a bussare l'Italia: Goebert concede due basi e un lancio pazzo: Bertossi manda a casa dalla terza Urquiola con una volata di sacrificio; il 9-0 di Angioi è spinto poi da Viloria con una valida interna. Pasotto battezza al 5° il nuovo entrato Siegert-Bomhard con un doppio e va a segnare il decimo punto sulla valida di Angioi che manda a casa anche Giarola per l'11-0. Al 6° il dodicesimo punto: Viloria firma un triplo a sinistra e segna sulla battuta di Battioni. La Germania, quando tutto lascia presagire una chiusura per manifesta inferiorità, si sveglia al 7° con tre punti sul lanciatore Nicolò Ioli: due valide e un lancio pazzo fanno segnare Liedtke, Van Bergen e Von Kapff. All'8° la Germania trova anche il quarto punto su Marziali. Al 9° Leonardo Menoni (1bv-2so) concede un doppio a Baumer, ma la difesa fa buona guardia ed elimina Redle.
Giovedì sera alle 20 allo Jannella è in programma la gara eliminatoria più importante per l'Italia, contro la Spagna, prima nella classifica parziale del girone con tre vittorie. Una gara da vincere per evitare lo scontro con l'Olanda nella prima uscita dei playoff.
ITALIA-GERMANIA 12-4
GERMANIA: Liedtke 4 (1/3), Bergmann 5 (0/4), Van Bergen bd (2/4), Iberle 6 (0/3) (Von Kapff 1/1), Cataldo 2 (0/3) (Weber 0/2), Post 8 (1/5), Baumer 3 (2/5), Redle 7 (2/3), Wittman (0/1). Lanciatori : Spezia, Goebert, Siegert-Bomhard
ITALIA: Giarola 4 (3/4), Urquiola 7 (1/4) (Di Monte), Angioi 6 (2/2), Bertossi 8 (2/3), Monti 5 (0/3) (Servidei 0/1), Viloria bd (2/4), Battioni 3 (1/4), Pasotto 9 (2/5), Morresi 2 (0/3) (Da Re 0/1). Lanciatori: Aldegheri, Pizzolini, Ioli, Marziali, Menoni
ARBITRI: Moreno (Spa), Kroupa (R.Cec), Birbalas (Lit).
SUCCESSIONE PUNTI
Germania 000.000.310: 4 (9bv-1e); Italia 250.221.00x: 12 (13bv-1e)
LANCIATORI: v. Pizzolini, p. Spezia (8bv-1.2rl).
NOTE: triplo di Angioi, Viloria; doppio di Van Bergen, Pasotto, Baumer.
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