San Marino-Rimini, una storia infinita

Torna il derby a tre settimane dalla rissa di Regensburg. Parma-Bologna è l'altro match caldo e Nettuno può approfittarne

Alla fiera dell'ex. Cantava più o meno così Angelo Branduardi che ripeterebbe volentieri il ritornello pensando al derby San Marino-Rimini. Avagnina, Babini, Cherubini, Chiarini e Cit saliti sul Titano negli anni, Escalona, Teran e per ultimissimo Vasquez a fare il percorso inverso senza dimenticare i Cubillan, Duran e Ramos che hanno vestito entrambe le casacche. Questo è il derby della Superstrada, che tra amichevoli, doppio scontro in campionato e sfida di Coppa Campioni, è andato in scena già sei volte quest'anno. E l'ultima sfida, quella del "dentro o fuori" di Regensburg, è ancora lì che torna alla mente, con tanto di rissa finale. E se i due manager Nanni e Ceccaroli sono convinti che "tutto è finito in Germania", non è escluso che venga fuori qualche ruggine in campo tra i giocatori. Il resto però sarà play-ball, a cominciare dal duello tra Quevedo e Rosario, due tra i pitcher più in forma del campionato, un attacco quello della T&A (ancora privo di Albanese) trascinato da Epifano e capace di far male dal primo all'ultimo uomo del line-up e una difesa quella riminese, cresciuta parecchio di tono nelle ultime settimane. Rimini ha Caseres atteso alla conferma dopo il 6/10 di Sesto Fiorentino ma un Infante da 0/11 nelle ultime tre uscite.

Se San Marino-Rimini (oggi a Serravalle, domani allo Stadio dei Pirati) è per tanti motivi il big match della prima di ritorno, non da meno è il duello tra Parma e Bologna (stasera in terra ducale, domani al Falchi). La Fortitudo ha rifilato due volte la manifesta quest'anno alla truppa di Gerali che però a suon di valide si è presa la soddisfazione di vincere l'ultimo confronto diretto. Parma sta bene, battendo due volte Novara si è presa il ruolo di outsider nella lotta play-off, o comunque di possibile guastafeste, Bologna non è lo schiacciasassi di inizio stagione ma resta la squadra numero uno del campionato e la conferma è arrivata dal modo in cui si è riscattata in garadue con San Marino dopo una prima partita al di sotto dello standard abituale, Owens compreso.

Due sfide belle toste alle quali strizza l'occhio Nettuno che potrebbe approfittarne a patto che non scivoli sulla buccia di banana Padule come accaduto nel girone d'andata. La squadra di D'Auria ha qualche problema di formazione che però non dovrebbe impedirle di piazzare la doppietta, anche se i toscani hanno recuperato in tempo l'intera pattuglia di stranieri. Ultima spiaggia per non perdere definitivamente il treno play-off per Novara obbligato però a vincere entrambe le partite con Padova, stasera al Provini e domani in Veneto.

Informazioni su Carlo Ravegnani 280 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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