Mazzanti tra Italian Baseball Week, Europei e Nettuno

Quattro chiacchiere con il capitano della squadra tirrenica prima del match con la Spagna. "Il nostro è un bel gruppo, speriamo di arrivare alla finale continentale. Vincere in casa degli olandesi sarebbe il massimo"

Parliamo del tuo ritorno in Nazionale?
In realtà non sono mai uscito dalla Nazionale. Sono mancato questi quattro anni, perché la mia situazione a livello lavorativo e famigliare mi ha portato a fare delle rinunce, per quella che è stata solo una parentesi. Non ho mai detto che abbandonavo la Nazionale, e quando è arrivata la convocazione, ho risposto "presente" e adesso sono qua.
In questa Italian Baseball Week avete cominciato un po' col piede sbagliato. Sembrano esserci soprattutto dei problemi in attacco…
È vero, ma questi sono incontri che servono a prendere il ritmo partita per l'Europeo, e rispondono ai programmi stabiliti dall'allenatore. Effettivamente abbiamo iniziato col piede sbagliato ma perdere una partita, ci può stare. E se abbiamo battuto poco è anche perché c'è anche gente che magari sono tre settimane che non vede un lanciatore, quindi a prendere l'occhio sulla palla ci mettiamo un poco più di tempo.
Cosa ti aspetti da quest'Europeo?
Sicuramente di arrivare in finale, poi lì ce la giocheremo a una partita secca e quindi non si sa mai. Certo, vincere in casa degli olandesi sarebbe il massimo. Questo è un bel gruppo, amalgamato, con qualche giovane ben inserito, l'ambiente è sereno e ce la metteremo tutta.
Da Nettuno siete arrivati solo tu e Mercuri. Ti sarebbe piaciuto avere con te qualche altro tuo compagno di club?
Be', sinceramente all'All Star Game c'erano anche Andrea Sellaroli e Milvo Andreozzi, che forse avrebbero potuto essere qui, ma sono comunque dei prospetti, dei giovani che hanno un futuro davanti. Per la Nazionale c'è tempo.
E questo Nettuno? Sia nei playoff, sia nella finale di Coppa Italia, alla fine mancava sempre qualcosa, con molti uomini lasciati in base nei momenti chiave.
Questo è stato per noi l'anno zero. Veniamo dal ricongiungimento delle due società, dalla riapertura dello stadio, eppure ci siano classificati ai playoff, siamo arrivati alla finale di Coppa Italia: penso che meglio di così non poteva andare quest'anno. In squadra l'età media è di 22-23 anni, ci è mancata un po' di esperienza specie contro una grande squadra come il Bologna.
A quest'Europeo ti aspettiamo in prima base con Liddi in terza?
Sono strategie. Ho parlato con Marco Mazzieri. In Nazionale sono stato sempre in prima base, ma quest'anno magari qualche partita in terza potrei farla, perché Liddi forse non è ancora al top della forma. E infatti oggi mi vedrete in terza. Ma non dimentichiamo che c'è anche Infante, si tratta di vedere chi sarà al meglio per l'Europeo.

 

Informazioni su Luigi Giuliani 102 Articoli
Un vita spezzata in tre: venticinque anni a Roma (lanciatore e ricevitore in serie C), venticinque anni in Spagna (con il Sant Andreu, il Barcelona e il Sabadell, squadra di cui è stato anche tecnico, e come docente di Letteratura Comparata presso le università Autónoma de Barcelona e Extremadura), per approdare poi in terra umbra (come professore associato di Letteratura Spagnola presso l'Università di Perugia). Due grandi passioni: il baseball e la letteratura (se avesse scelto il calcio e l'odontoiatria adesso sarebbe ricco, ma è molto meglio così...).

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.