Un big-inning lancia i Pirati

Rimini si aggiudica gara1 della serie di semifinale con la T&A San Marino (8-3), decisivi i 5 punti segnati al quinto attacco. Vincente Hernandez, Mayora protagonista nel box, serata no per Camacho

La squadra di “Pepita” Munoz parte con il piede giusto. Rimini vince gara1 d’autorità rifilando a Camacho qualcosa come 7 pgl in 4.1 riprese quando il pitcher di Mazzotti ne aveva incassati appena 4 in tutta la regular-season (62 inning sul monte). Ma il risultato, ben più netto di quanto si potesse immaginare, non è certo solo frutto della serata no del partente della T&A. I neroarancioni hanno avuto il merito di aggredire subito la partita, mostrando la classica faccia da playoff. La prova tangibile è nella prestazione di Daniel Mayora, autentico protagonista nel box (3/5 con due doppi e 2 pbc) dopo le tante critiche ricevute per il rendimento al ribasso tenuto nel girone di ritorno.

Due punti segnati al primo attacco (Mayora la sblocca con un singolo a destra) ma sono i 5 della quinta ripresa che scavano il solco decisivo proiettando Rimini sul 7-1. Un big-inning innescato dal triplo in ritardo di Di Fabio e alimentato dalle valide di Retrosi, Mayora e Bertagnon che costringono Mazzotti a togliere un irriconoscibile Camacho surrogandolo con Fracchiolla (poi toccherà anche a Morreale e Ortega). Dall’altra parte invece solita e solida prestazione per Ricardo Hernandez che Munoz utilizza per 5 riprese (vincente) e un totale di 84 lanci in cui il mancino incassa un punto solo perché al 2° Desimoni perde di vista la volata di Colmenares trasformandola in triplo (capita anche ai migliori). Hernandez e il rilievo Padron dominano le mazze sammarinesi che hanno un sussulto soltanto nel finale approfittando del non buon impatto di Teran (due punti all’8° con il doppio di Colmenares e la valida di Imperiali) e Cubillan che comunque chiude a zero con due avversari in posizione punto.

Uno a zero per i Pirati dunque ma la serie è molto lunga e prosegue venerdì sera con gara2 sempre in riva al Marecchia con la sfida dei lanciatori Asi.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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