Coppa Campioni: finale annunciata formula sbagliata!

Con la manifestazione tutta concentrata in una settimana è ovvio che in semifinale sono favorite le squadre qualificate dal girone con la squadra materasso

Atteso che le squadre dell'IBL rimaste fuori per riuscirci ci hanno messo del loro, o in fase di costruzione (la scelta della UnipolSai di un rilievo come terzo lanciatore straniero dopo Zielinski e Rivero) o in campo (l'errore di Mazzuca al 9° nel caso della T&A, col Rotterdam, giovedì), la Coppa dei Campioni alla fine se la giocheranno Rimini e Amsterdam. Come da previsioni.
Con la formula scelta da quest'anno – due gironi con semifinali e finale, in un'unica settimana – non poteva che essere così. Dal momento che uno solo dei due raggruppamenti aveva la squadra materasso. E' la realtà del baseball, oggi: olandesi e italiane (intendendo per italiane quelle dell'IBL), leggermente sotto le tedesche, poi il salto. Così, concentrando la coppa, alle semifinali inevitabilmente arrivano due squadre che hanno esaurito i loro partenti e le altre due che hanno un lanciatore fresco. Il risultato è praticamente ovvio.
Della formula con la "final four", dove si ripartiva da zero, rimettendo tutti sullo stesso piano, è stata decretata la fine per la mancanza di aspiranti sedi disposte ad ospitarla. E francamente la prima fase non è che fosse poi così avvincente comunque. Quella con la serie di finale a due, in vigore fino all'anno scorso, probabilmente era la migliore: si giocava sul serio subito per guadagnarsi l'unico posto disponibile in finale, e nella serie per il titolo le due finaliste partivano di nuovo alla pari. Costava molto? Può essere: ma parliamo di una finale di Coppa dei Campioni! Con il suo fascino, e pure una sua resa sui giornali.
Sia come sia, questa formula, col suo ritorno all'antico, è la più brutta. O meglio, la più sbagliata. Occorre pensarci, ma va cambiata.

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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