Carmen Benedetti, il "paisà" che fa sognare Michigan

Il prima base-lanciatore sta trascinando i Wolverines ai vertici del ranking NCAA. Potente nel box ed efficace sul monte, si rilassa giocando a bowling (per fare sempre strike). Con l'obiettivo di raggiungere le College World Series

In un universo sportivo (e non) di iper-specializzazione è sempre più raro trovare un "two-way player" anche a livello Ncaa. Ma c'è sempre un'eccezione. Che nel nostro caso si chiama Carmen Benedetti, promettente prima base/lanciatore rilievo, che al suo terzo anno nel programma di baseball sta conducendo la Michigan University sempre più in alto nel ranking Ncaa (attualmente al numero 17 secondo la prestigiosa rivista specializzata Baseball America) registrando la miglior partenza stagionale dal lontano 1987 con 20 vittorie e solo 6 sconfitte.
Finora Benedetti è sempre stato utilizzato dal manager Eric Bakich al centro del line-up dei Wolverines (questo il soprannome dei giocatori di Michigan) anche come designato con una media battuta di .372 totalizzando 10 punti battuti a casa, altrettanti doppi, un fuoricampo e ben 24 basi per ball ottenute. Anche sul monte di lancio nelle 8 occasioni in cui è stato impiegato per un totale di 7.1 inning è andato molto bene con una media PGL di 2.45, una salvezza e 11 strike-out ottenuti.
Benedetti, nativo di Grosse Point nel Michigan, era esploso l'anno scorso con numeri finali di tutto rispetto: .352 nel box con ben 71 punti battuti a casa (quarto assoluto nell'intera Ncaa), 3 salvezze ed un ottimo 1.84 di pgl in 18 apparizioni sul monte. Tutti meritati i numerosi riconoscimenti stagionali e post stagionali fra cui soprattutto l'inserimento nell'All Big Ten Conference First Team.
Prima dell'inizio del 2016, Benedetti è stato inserito di diritto fra i migliori 80 prospetti in vista del prossimo draft MLB e incluso nel First Team Pre-Season All America da "Collegiate Baseball".
I Wolverines hanno da poco iniziato (alla grande) la parte di stagione all'interno della loro conference, la Big Ten, con 3 vittorie su Northwestern e sembrano destinati a combattere con i rivali storici di Michigan State per il titolo anche se nell'ultima uscita hanno subito una sconfitta contro Notre Dame che ha messo fine ad un striscia di 9 successi consecutivi.
Il coach Eric Bakich considera Benedetti un giocatore speciale per la sua grande etica del lavoro e per la capacità di piazzare line-drive in tutte le zone del diamante. Altra qualità molto apprezzata è il suo rilascio particolare – tiene nascosta la palla al battitore fino all'ultimo momento – e questo ha convinto i suoi allenatori a provarlo come lanciatore con ottimi risultati. Il controllo del mancino Benedetti è migliorato moltissimo così come la sua velocità che ora è ben oltre le 90 miglia.
Chi lo conosce bene lo descrive come un 22enne serio e determinato a raggiungere i suoi obiettivi che sono la laurea e l'approdo fra i professionisti, che ama rilassarsi giocando a bowling con gli amici sempre cercando naturalmente di "tirare" strike.

Informazioni su Andrea Palmia 152 Articoli
Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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