Ecco il Nettuno "Made in Nettuno"

Reparto interno tutto fatto in casa per il nuovo City. Nel box ci si affida a Mazzanti e Sanchez. Dopo il riposo si va a San Marino. Problemi per Simone e soprattutto Mercuri.

Prosegue il lavoro del nuovo Nettuno per questa stagione 2016 che rappresenta il “Rinascimento” del movimento in città. Dopo due anni di divisioni si è tornati ad una società unica, l’Angel Service Nettuno Baseball City, che ambisce a ritornare ai livelli che spettano alla città del baseball. Un percorso a medio-lungo termine di cui oggi si gettano le basi con il sogno di centrare subito i playoff in questo primo anno. Il carattere distintivo sarà la “nettunesità”, un marchio che ha contraddistinto il Nettuno dei grandi successi. Il ritorno di Giuseppe Mazzanti, che si è ripreso subito il suo ruolo da capitano, rappresenta uno dei punti di pregio del mercato dopo la stratosferica stagione con il Rimini culminata con il tricolore. Con lui è arrivato anche Danilo Sanchez, altra mazza pesante nel box e giocatore esperto dietro al piatto. Unica nota “dolente”, per così dire, il colpo Ray Olmedo sfumato all’ultimo per la firma dell’ex interbase del Rimini con gli Angels di cui sarà componente dello staff tecnico, e magari qualche elemento per allungare il reparto esterno.

Importanti gli innesti sul monte di lancio straniero. “Usato sicuro” con Paul Estrada e Rodney Rodriguez che negli anni passati hanno fatto benissimo con il Città di Nettuno, e l’inserimento del dominicano Frankie De La Cruz che dovrebbe aggregarsi al gruppo ad inizio settimana.
L’ultimo colpo in ordine cronologico è stato quello di Onelio Fondin, onesto esterno cubano passato per Nettuno nel 2013 e brevemente lo scorso anno con il Nettuno2. L’altro innesto straniero in campo esterno è stato quello di Rogelio Maldonado, arrivato dal Foggia e frutto dello scambio con Yovany D’Amico il cui cartellino è passato interamente al Nettuno. Il reparto esterno sarà completato da Nick Davenport e Stefano Giannetti, pronti ad essere inserito anche in diamante vista la sua duttilità in caso di bisogno.
Quello che colpisce sarà soprattutto il reparto interno del City che sarà tutto nettunese. In prima Renato Imperiali, in seconda il prospetto Andrea Sellaroli, in terza la colonna Peppe Mazzanti e interbase Mattia Mercuri. Pronto a dare il cambio a Danilo Sanchez dietro al piatto, Mario Trinci che andrebbe a completare un diamante interamente “Made in Nettuno”.
Per quanto riguarda il monte di lancio italiano anche qui sarà una questione tutta nettunese, sotto le istruzioni del pitching coach Massimiliano Masin, uno che sa cosa vuol dire portarsi il peso di una città in partite importanti e far diventare quel peso una forza da mettere sul monte. Il ruolo da partente dovrebbero contenderselo Valerio Simone e Milvio Andreozzi.
Il Nettuno avrà una settimana in più per prepararsi visto che la prima giornata prevede il turno di riposto per il City. L’esordio, dunque, è fissato per il 15-16 aprile in casa del San Marino. Per questa sfida sono due i dubbi “forzati” per il manager Alberto D’Auria. Sia Mattia Mercuri che Valerio Simone, infatti, hanno ripreso gli allenamenti solamente ieri a causa di due infortuni. Il problema fisico di Valerio Simone non dovrebbe metterlo in dubbio per la trasferta sul monte Titano, anche se potrebbe non partire da partente. Più seria la preoccupazione per Mattia Mercuri che a causa di una microfrattura alla mano dovrebbe saltare l’esordio in campionato del Nettuno Baseball City. In quel caso possibile inserimento in diamante di Stefano Giannetti con Andrea Sellaroli che potrebbe essere spostato interbase.
“Sono orgoglioso del lavoro fatto da questi ragazzi – ha detto il manager Alberto D’Auria – la squadra sta bene. Abbiamo iniziato un nuovo progetto dopo due anni “anomali” e “particolari”. Ripartiamo dal gruppo che è magnifico, fatto da tutti ragazzi di Nettuno che hanno scelto di rimanere per la città, per la maglia e per i tifosi. La parola d’ordine per noi è ripartire. Per i playoff ci sono sicuramente squadre più attrezzate, ma noi ce la possiamo giocare con tutti”.

Informazioni su Davide Bartolotta 213 Articoli
Nato ad Anzio (Roma) il 9 aprile 1988, ha sempre vissuto nella vicina Nettuno. A 6 anni ha cominciato a giocare a calcio, ma essendo della “città del baseball” non poteva che appassionarsi a questo sport. E' iscritto all'ordine dei giornalisti nell'albo dei pubblicisti. Da spettatore ha seguito il baseball fino al giugno del 2008, quando ha iniziato una collaborazione con “Il Granchio”, settimanale d’informazione di Anzio e Nettuno, di cui è diventato dal 2010 redattore e redattore web, che gli ha permesso di vivere questo sport da un altro punto di vista. Nel primo anno di attività giornalistica ha avuto modo di seguire diversi eventi internazionali tra cui le Final Four dell’European Cup a Barcellona (settembre), oltre che a coprire regolarmente la serie A2 ed in particolare le gare del Nettuno2. La sua più grande aspirazione è quella di contribuire, anche se in una minima parte, a far crescere in Italia la considerazione per questo sport, e magari un giorno poterlo raccontare collaborando con testate nazionali. Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Nelle stagioni 2011 e 2012 ha svolto il ruolo di addetto stampa per la Danesi Nettuno Bc. E' giornalista presso il gruppo editoriale DComunication dove ricopre il ruolo di redattore web per il quotidiano online di Anzio e Nettuno www.ilclandestinogiornale.it e cura la parte giornalistica dell'emittente televisiva regionale (Lazio) YoungTv dove cura una rubrica sportiva. Dall'agosto 2015 collabora con l'Agenzia di Stampa InfoPress realizzando servizi e contributi per Il Corriere dello Sport seguendo lo sport locale e le squadre in trasferta all'Olimpico di Roma per le partite del campionato di serie A di calcio. Gli piace la musica rock e adora guardare film... è arrivato ad un picco massimo di cinque in una giornata.

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