Rimini vince il primo braccio di ferro

Emozioni fino all'ultimo out nel 6-5 che consegna ai Pirati la prima gara dello "spareggio" con la T&A. Candelario trascina, 2 pbc per Macaluso, Zileri e Bertagnon. I Titani non mollano ma la rimonta su Moreno si ferma sul più bel

Finisce con Cit (entrato al posto di Zileri) che spalle al muro prende al volo la lunga legnata di Imperiali. E' l'ultima emozione di un lungo braccio di ferro, il primo dello spareggio che può già valere la finale scudetto tra Rimini e San Marino. Se lo aggiudicano i Pirati, trascinati sul monte da un grande Alexis Candelario (1 pgl in 7 riprese) e sostenuti nel box in particolare da Macaluso, Zileri e Bertagnon (2 pbc). Alla fine le valide sono 7 per parte ma è l'ultimo terzo di gara che regala allunghi e rimonte parziali. Dopo 6 inning Rimini è avanti 3-0 sui lanci di un Rodriguez magari non splendido ma comunque dignitoso, la T&A si riavvicina al 7° con la valida di Ramos ma si allontana ancora di più quando al cambio di campo i padroni di casa volano sul 6-2 sui rilievi Teran e Cubillan. Eppure non è ancora finita perché il solito Moreno di questi tempi rimette tutto in discussione incalzato dal line-up dei Titani che non mollano mai ma pure tradito da un pesante errore difensivo. Fino al sospiro di sollievo sull'anticipone di Imperiali che sfiora il solo homer del pareggio a uno strike dalla conclusione.

Candelario è semplicemente dominante. Quattro inning perfetti poi al 5° la prima valida di Mazzuca è vanificata dal bel colto rubando di Bertagnon. Nel frattempo la squadra di Munoz capitalizza il 4° attacco: insolito doppio contro la recinzione di Olmedo (da destro) e dopo la battuta in scelta difesa di Romero (out Olmedo in terza) arrivano la base a Mazzanti e il singolo interno di Zileri. A basi piene Rodriguez perde il controllo su Bertagnon (punto automatico) e concede la volata a Macaluso che raddoppia (2-0). Al 6° è ancora un ispirato Macaluso a propiziare il tris con una pesante valida a destra (con due out sul neo entrato Teran) che spinge a punto Zileri, in base per un errore (dubbio) di Mazzuca.

Il 7° inning comincia ancora bene per Candelario (out Duran) ma Vasquez (singolo) e Mazzuca (base ball) gli rovinano la festa. A completare l'opera ci pensano una palla mancata e il puntuale singolo (con due strike) di quel vecchio marpione di Ramos, sempre presente quando conta (3-2). Ma dallo spavento al sollievo (per i tifosi riminesi) il passo è breve. Al cambio di campo Teran concede due "walk" ma ci sono anche due out sul tabellone. Bindi decide per il cambio con Cubillan che esordisce regalando un altro passaggio gratis al pericolo Mazzanti ma il rilievo T&A non fa i conti con Zileri che a basi piene trova il singolo al centro che vale il nuovo allungo 5-2 prima di uscire per un problema muscolare e prima che una fondamentale (per come finirà la partita) valida a destra di Bertagnon vada a far segnare il 6-2 a Mazzanti. Finita? Assolutamente no. All'8° tocca a Victor Moreno e dopo due agevoli "k" su Imperiali e Albanese, l'ex Bologna rivede i fantasmi di Padova. Santora tocca valido e avanza su lancio pazzo, Duran spara un doppio a destra (6-3), Di Fabio la combina sulla rimbalzante di Vasquez (6-4) e Mazzuca castiga con un singolo a sinistra (6-5). La lunga volata al centro di Ramos chiude un inning da incubo ma al 9° è ancora più da brividi la legnata di Imperiali (con due out e le basi vuote) raccolta da Cit a un passo dal fuoricampo. Finisce 6-5 per Rimini e stasera si replica con gara2 a Serravalle.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.