La T&A fa sua gara2 e conquista la vetta insieme al Padova

I titani vincono per 5-4 il secondo big match contro l'UnipolSai. Fortitudo spenta in attacco, va sotto di cinque lunghezze, poi tenta invano la rimonta.

In un clima piuttosto rigido, nonostante il sole di Pasquetta, allo stadio Gianni Falchi di Bologna si è disputato regolarmente il recupero di gara2 del secondo turno del campionato IBL 2015, che vedeva opposte la UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna alla T&A San Marino. La gara, nella quale hanno lanciato gli italiani ha registrato il successo dei sanmarinesi, nonostante una volenterosa rimonta dei padroni di casa, che si sono portati all'ottavo inningsul 5-4, senza riuscire a completare l'opera e lasciando alla fine il potenziale punto del pareggio in seconda base.
La partita è stata decisa fra la terza e la quarta ripresa di gioco, quando Riccardo De Santis, premiato dal presidente Stefano Michelini prima dell'inizio dell'incontro per le 100 vittorie in massima serie, traguardo superato lo scorso weekend in quel di Padova, si è dovuto inchinare alla concretezza e al cinismo dei titani, che prima con Ramos, poi con Duran, hanno battuto una valida da due punti a basi piene e con due eliminati, scavando un solco di quattro lunghezze, arrotondate da Vasquez. Gli ultimi tre punti, messi in base dal partente biancoblu, sono stati in realtà incassati quando sul mound era stato inserito Pietro Paolo Cadoni, che comunque è stato autore di una prova convincente, tenendo la collinetta biancoblu nella parte centrale del match. Il partente ospite, Andrea Pizziconi (lanciatore vincente), è stato un baluardo insuperabile per le prime cinque riprese, per poi gettare anch'egli la spugna durante il sesto inning, quando la Fortitudo è riuscita a mettere a segno tre segnature, battute a casa da Vaglio, Suarez e Liverziani. I titani sono comunque riusciti a contenere la rimonta biancoblu, grazie ai rilievi Oberto e D'Amico (salvezza), che hanno limitato i danni, subendo una segnatura purtroppo per i felsinei inutile solo all'ottavo inning, ad opera di Rodriguez. Infine, un ottimo Filippo Crepaldi ha chiuso con poche sbavature la staffetta dei pitcher petroniani. Con questo successo, il San Marino raggiunge il Padova (vincente a Rimini) in testa alla classifica.
Difese in evidenza nelle prime due riprese di gioco, a vanificare con doppi giochi difensivi le prime valide del match (Ambrosino e Chiarini) e un paio di basi ball. Al terzo inning, in situazione di due eliminati, ospiti pericolosi con uomini agli angoli,frutto delle valide di Santora e Duran, a cui faceva seguito il passaggio gratuito a Vasquez per riempire i cuscini con Ramos al box. L'ex puniva con un singolo a sinistra, che sbloccava il risultato con due segnature. Una bella presa di Mazzuca al cambio di campo su una secca battuta di Ambrosino con uomini in base spegneva il tentativo di reazione biancoblu, viceversa De Santis trovava difficoltà di controllo anche al quarto inning, quando riempiva i cuscini con due eliminati, prima di cedere la collinetta al mancino Cadoni, opposto a Duran, mancino anch'egli. Implacabile l'esterno della T&A trovava una secca battuta che passava al centro per far segnare altri due corridori. Seguiva una battuta fortunosa di Vasquez che cadeva nella terra di nessuno e portava a casa un altro punto.

Il calo di Pizziconi arrivava al sesto inning, quando Grimaudo apriva con una valida, poi avanzava su lancio pazzo. L'attacco proseguiva con la camminata di Infante e l'errore difensivo di Santora sulla battuta di Ambrosino, che riempiva le basi. La battuta in scelta difesa di Vaglio era buona per il primo punto della UnipolSai, poi la volata in foul oltre la terza base di Suarez era sufficiente per essere di sacrificio e la corsa di Infante portava il secondo punto biancoblu. La rubata di Vaglio precedeva la base ball di Sambucci e quella successiva di Rodriguez, che tornava a riempire la basi. Con Liverziani al box ecco che Bindi operava il cambio sul mound, con l'inserimento di Junior Oberto. Il capitano colpiva l'ex con un singolo a destra, che accorciava ulteriormente le distanze, prima dello strikeout su Sabbatani. Applaudito, Cadoni usciva dal match durante il settimo inning, sostituito da Crepaldi, che all'ottavo inning si trovava in una situazione difficile, con basi piene, non molto aiutato dai compagni (singolo interno di Mazzuca, poi due in base su scelta difesa ed errore difensivo di Infante). La battuta di Duran si spegneva nel guanto di Ambrosino.

Nella parte bassa la Fortitudo costruiva la segnatura della speranza. Con un eliminato, valida di Suarez, seguita dalla sostituzione sul monte di lancio, con l'ingresso di D'Amico che subiva il doppio di Sambucci, che scavalcava gli esterni. La battuta in scelta difesa di Rodriguez portava i biancoblu a una sola lunghezza, poi, dopo la base intenzionale a Liverziani, il pinch hitter Russo non riusciva ad ottenere il pareggio. Il nono inning si apriva con un bene augurante passaggio gratuito per Grimaudo, che veniva portato in seconda dal sacrificio di Infante, ma né Ambrosino, né Vaglio riuscivano a trovare la valida del pareggio ed evitare la sconfitta.

IL TABELLINO DI BASEBALL.IT

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