A Milano ultimi ritocchi prima del derby scudetto

Tutti pazzi all'ombra della Madunina per l'atteso match tra Thunder's 5 e Lampi che domani (ore 17 a Casteldebole) assegnerà il titolo tricolore 2013. L'eterna sfida tra gli slugger Thunder's e lo smallball dei Giurleo Boys

Davvero buffo pensare oggi che la stracittadina meneghina tra Thunder's Five e Lampi Milano, quel derby tanto vessato dal meteo nel corso della primavera più piovosa degli ultimi sessant'anni, costituirà l'ultimo atto del 17° campionato di baseball giocato da ciechi. Una partita secca, decisiva, sulla distanza delle nove riprese, al termine della quale la squadra vincitrice si cucirà sul petto il titolo tricolore. Tutto ciò domani sul Leoni di Casteldebole con playball programmato per le 17.
Circostanza del tutto singolare se andiamo a ripercorere rapidamente le vicissitudini rocambolesche che hanno interessato il derby di Milano a cavallo tra marzo e maggio. Fissata originariamente in calendario per domenica 24 marzo, la festa di sport e colore del battiecorri milanese veniva cancellata una prima volta dal diluvio universale che in quel fine settimana avava flagellato il glorioso Kennedy, costringendo AIBXC a rinviare il doppio confronto per domenica 21 aprile, giornata funestata da nuove precipitazioni che imponevano un ulteriore slittamento del derby a mercoledì primo maggio. E venne finalmente il fatidico giorno in cui le due squadre si affrontarono nel fango del Kennedy senza esclusione di colpi in una doppia sfida equilibrata e combattuta sino all'ultimo out. Vittoria in rimonta dei Thunder's 5 per 4-3 nel primo incontro, vendicato successivamente dai Lampi con lo storico successo per i ragazzi del manager Giurleo, capaci di difendere per ben 7 riprese un incredibile 1-0 finale da consegnare alla storia.
Cammino senza sbavature per le due milanesi sino alla Final Four, andata in scena lo scorso fine settimana a Casteldebole. Thunder's Five come sempre dominatori in diamante, protagonisti di una cavalcata trionfale che caratterizza i Tuoni da ormai un decennio, suggellato da ben 6 scudetti negli ultimi 8 anni (con una discreta gerla di Coppe Italia e altri tornei). Alla luce di un palmares e di un'egemonia tanto straripante, scorrendo velocemente i trionfi stagionali dei Thunder's guidati da Eugenio Brivio, non ci sorprendono le severe punizioni inferte dai Tuoni al Cagliari in terra sarda (14-0, 10-3), né il doppio impietoso passivo rifilato ai Patrini Malnate (7-1 e 6-1), come peraltro le passeggiate di salute registrate contro Ravenna, Bologna e Firenze, piegate rispettivamente per 10-2, 7-3 e 9-0. Ciò che realmente stupisce allora è proprio quel 4-3 striminzito, conquistato per il rotto della cuffia contro i cugini Lampi, seguito dall'unico passo falso stagionale dei Tuoni, rimediato, ma guarda un po', proprio contro i Lampetti.
Ed eccoli allora i numeri stagionali registrati dai Lampi. Esordio al fulmicotone in terra sarda con un doppio successo sudato e di misura (6-5, 8-7), a spese dei Tigers, al termine di una maratona combattuta sotto il maestrale dai "Giurleo Boys". Tre settimane più tardi doppietta decisamente agevole sui Patrini Malnate (6-0, 8-2), che regalava ulteriori conferme circa la forza mentale ed atletica dell'organico milanese. Lampi attesi successivamente alla prova del fuoco, rappresentata dal doppio derby contro i cugini Thunder's 5, nettamente favoriti alla vigilia. Prova di maturità superata a pieni voti dai "Giurleo Boys".
L'ultima parte di stagione per i Lampi era suggellata dai trionfi su Bologna e Firenze (16-10, 5-3) che valevano la prima partecipazione assoluta alla postseason, seguiti dagli inciampi comunque ininfluenti ai fini della classifica contro Roma e Ravenna (14-3, 3-1), stop che tuttavia innescavano qualche campanello d'allarme nel dug.
Nel doppio match di semifinale, gestione magistrale per entrambe le compagini meneghine. I Lampi, leggermente sfavoriti in partenza contro la tradizione e il tifo casalingo a favore dei Bologna White Sox, dimostravano grande freddezza, presenza di spirito e lucidità in campo nel condurre in porto un doppio successo sudato ma meritato (13-7, 10-8) che regalava la prima finale assoluta ai ragazzi guidati in diamante da capitan Maurizio "Metronomo" Scarso.
Decisamente più agevole e senza eccessivi patemi la doppia affermazione dei Tuoni a spese di una Roma ALL BLINDS, comunque coriacea, sconfitta per 9-3 e 9-1 dai milanesi trascinati dalla loro principale bocca da fuoco offensiva, quel Sarwar "Homer King" Ghulam, contenuto a soli 2 fuoricampo in regular season per via dei campi inzuppati, tornato a far "tuonare" la sua mazza in questa fase finale del torneo, complice l'atmosfera finalmente rovente ed asciutta dei nostri diamanti.
Tutto è pronto quindi per questa edizione del tutto speciale del grande Derby della Madunina, esportato in via eccezionale all'ombra delle due torri felsinee. Atto conclusivo sinceramente inatteso sino a qualche mese fa, ma che in ultima istanza premia le due formazioni più costanti e produttive di questo campionato. Ciò è suffragato peraltro da medie offensive e difensive stratosferiche, comuni ad entrambe le squadre, che sabato dovrebbero quindi garantirci baseball di altissimo livello spettacolare, nonostante la prevedibile tensione che comprensibilmente attanaglierà mazze e guantoni dei protagonisti di questa finale appetitosa che, una volta di più, metterà a confronto due filosofie manageriali e di esecuzione in diamante diametralmente opposte. Davvero complicato in realtà cercare di estrapolare chiavi di lettura originali dell'ultima ora, piuttosto che individuare fattori specifici determinanti che potrebbero spostare gli equilibri di una partita che prevediamo incerta, nervosa e appassionante e che, come spesso accade per questo genere di confronti, potrà essere decisa solo da un paio di prodezze individuali piuttosto che dal più banale degli errori. Sarà perciò un match giocato sui singoli dettagli, incentrato principalmente sul confronto tecnico-tattico tra il baseball muscolare e potente della corazzata Thunder's Five e lo small ball più leggero, rapido, intessuto tra le basi dei Lampi 2013.
Confronto che opporrà l'esperienza navigata e cementata dall'abitudine al successo dei Tuoni, in cui ciascun titolare può vantare la conquista di almeno sei titoli, contrapposta alle vertigini da entusiasmo dei Lampi, formazione in cui comunque, giova ricordarlo, militano tre giocatori che una decina d'anni fa celebravano scudetti e coppe con la casacca dei Thunder's 5, unica compagine a rappresentare allora la Lombardia in AIBXC sino al 2007. Ci riferiamo in particolare al capitano dei Lampi, Maurizio Scarso, ex-mezzofondista nonché maratoneta di ottimo livello, all'inossidabile Claudio "Il Pianista" Levantini, intellettuale poliedrico che non disprezza di alternare mazza e guantone ad una "Polacca" di Chopin" e al neoacquisto Rolly Zapata "El Puma" Vasquez, quintessenza ascetica, espressione pura dello spirito libero andìno peruviano, ottimo interno, rientrato quest'anno alla corte di skipper Giurleo dopo l'esperienza iniziale nei Tuoni, una militanza a corrente alternata nei Lampi tra il 2007 e il 2010 ed una breve parentesi sfortunata all'Aquilone Empoli.
Thunder's semplicemente stellari su entrambi i lati del campo, guidati in diamante dalla calma serafica dello splendido "gigante buono" pakistano Sarwar "Homer King" Ghulam, oggi di gran lunga ancora il miglior giocatore della nostra Lega, capace di registrare gragnuole di fuoricampo in giornata di grazia, interbase dalle mani "molto educate", affiancato dall'agonismo scanzonato in salsa romanesca del simpaticissimo Fabio "Littorina de Trastevere" Scali, terzabase di indiscussa affidabilità, sostenuto da una media battuta mai inferiore a .500 nelle ultime sei stagioni. Scorrendo velocemente la batteria di esterni Thunder's, incontriamo Francesco "El Presidente" Cusati, tra i fondatori della franchigia meneghina, atleta poderoso, completo sotto ogni aspetto legato ai fondamentali del gioco, discreto motivatore anche nella club-house in virtù di un "grano salis" decisamente spiccato. All'esterno centro manager Brivio può affidarsi con una certa sicurezza al guantone di Cristiano "Tatone" Tedoldi, personaggio apparentemente schivo, di poche parole, che tuttavia lasciano spesso il segno nel cuore dei compagni come nella testa degli avversari. Non mancano certo spirito gogliardico e simpatia a "Tatone" che preferisce comunque mettersi a referto con mazza e guantone. Interessanti le soluzioni sperimentate all'esterno sinistro da manager Brivio durante la stagione: all'esperienza di Arjola Dedaj, tra le atlete più complete, leggiadre e performanti in AIBXC, lo skipper dei Tuoni ha spesso affiancato la freschezza della corsa del giovane Fabio "Bluesman" Dragotto, alternata allo spiccato senso della posizione del rookie Ivan Nesossi, sorpresa davvero piacevole all'interno di un roster che tra un paio d'anni dovrà in qualche modo iniziare a saldare i propri debiti con l'anagrafe.
Tornando ai Lampi, riteniamo che i "Giurleo Boys" si trovino oggi nelle condizioni psicologiche e mentali più invidiabili e ideali per poter aggredire il "Leoni" di Casteldebole senza troppi patemi. Reduci dal loro miglior campionato di sempre, ispirati dalla filosofia vincente shakerata da quella spruzzata di seltz "Made In USA" incarnata dal passionale manager Giurleo, gli ormai ex-cugini dell'invincible armada Tuoni cercheranno di far fruttare in pieno la propria velocità sulle basi grazie alla rapidità di capitan Scarso e dell'esternocentro Danny Oliveri (reduce dalla conquista dello scudetto con la Fiorentina solo 12 mesi fa), sostenuta dalle lunghe leve del senegalese Bara Mbacke Dieng, forse l'unico fuoricampista a disposizione di skipper Giurleo. Lampi che si augurano inoltre di poter contare sulla giornata particolarmente felice di Ilaria "Folletto" Granata, recente vincitrice del Golden Glove al termine della Regular Season 2013 (media difesa .977), impiegata con successo anche all'esterno destro da un Giurleo sempre più alchimista durante la semifiinale contro i White Sox.
Chiudiamo con uno sguardo divertito alla pittoresca cornice di tifosi e simpatizzanti che seguiranno con ogni mezzo a disposizione le due squadre milanesi sul Leoni. Stando a quanto risulta a Baseball.it grandi coreografie sarebbe in corso di allestimento a sostegno di Lampi e Thunder's, ulteriore colore frizzante che cercherà in qualche modo di mitigare le temperature che si prevedono assai elevate sull'erba, sulla terra rossa, nei rispettivi dug-out come sugli spalti che prevediamo gremiti in ogni ordine di posto con nutrito seguito mediatico.
Ed ecco la parte più spinosa, il pronostico. Scontato direi. Non state lì a indossare binocoli, cannocchiali o videoingranditori cercando di identificare gli abiti dei migliori, dei guastafeste o degli "underdogs". Comunque andrà a finire, vincerà il baseball per ciechi, la macchina organizzativa AIBXC, la disciplina di giocatori, tecnici, dirigenti e tifosi in diamante, ma soprattutto il battiecorri esportato, cucinato e offerto, rigorosamente alla milanese. In bocca al lupo a Lampi e Thunder's Five.

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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