Malnate, è qui la festa? Primo successo per i Patrini

I varesini tengono testa ai più attrezzati Tigers Cagliari in un doppio confronto giocato sul filo dell'equilibrio. Successo degli isolani (5-3) in gara-1 prima del ritorno dei lombardi che vincono 4-3 in gara-2 e scatenano la festa cittadina

Sorprese nel terzo turno del 17esimo Campionato italiano di baseball per ciechi con l'impresa storica dei Patrini di Malnate che domenica hanno conquistato il primo successo assoluto nella loro giovane storia, realizando concretamente il sogno di uno dei gruppi manageriali più lungimiranti, attivi ed efficienti all'interno del panorama AIBXC.
Davvero singolare, ai limiti del commovente, la parabola ascendente e irrefrenabile della piccola realtà lombarda alle pendici delle prealpi varesine, testimonianza lampante di quanto il potere trainante e la passione di una cittadina da diversi decenni sulla cresta dell'onda in diverse discipline sportive possa concretamente dar vita a veri e propri miracoli sportivi. I Patrini (curioso "nickname" in omaggio alla famiglia che da ormai 45 anni sostiene lo sviluppo del baseball sul territorio, oggi guidata da Adele, figlia dell'indimenticata Lietta che nel marzo 1969 permise al baseball di approdare a Malnate), sono stati inseriti lo scorso anno all'interno del CSV – Ciechi Sportivi Varesini – una polisportiva navigata e dalle nobili tradizioni agonistiche che può annoverare in bacheca numerosi trofei legati al canottaggio, football americano e wheelchair hockey. Adele ed il team manager dei Patrini, Fabio Gottardi, hanno creduto nella forza trainante dei propri ragazzi sin dal playball 2012. Il pareggio conquistato all'esordio nello scorso campionato contro i Lampi Milano seguito da prestazioni comunque lusinghiere e convincenti contro le formazioni più blasonate ed esperte del torneo avevano mantenuto i riflettori costantemente accesi sul "Gurian Field", mentre fioccavano attestati di stima e ammirazione nei confronti dei Patrini a cui solo qualche errore di gioventù ed inesperienza ha negato la scorsa stagione il gusto della vittoria.
Domenica scorsa, i ragazzi guidati nel dug-out da Roberto Rizza hanno finalmente potuto assaporare l'ebbrezza del successo al termine di una giornata indimenticabile per l'intera comunità pedemontana. Ospiti dei Patrini i Tigers Cagliari, reduci dal doppio scivolone interno contro i Lampi Milano, animati da profonda voglia di riscatto. In gara-1, in una mattinata fredda e grigia, i sardi guidati da Gallus e Di Leo hanno messo alla frusta i padroni di casa, comunque fermamente determinati a vendere cara la pelle. Il Due a due dopo 3 riprese è stato spezzato dalla maiuscola prestazione nel box dell'eritreo Dagne Tekelmariam (5 su 7 e 4 punti battuti a casa) che nella parte centrale del match permetteva ai Tigers di raggranellare i punti necessari all'allungo definitivo isolano (5-3 finale) con cui Cagliari si imponeva nel primo match. Da segnalare tra gli ospiti anche le prove convincenti di Andrea Spiga (4 su 7) e Antonello Lai (4 su 7, un punto battuto a casa), mentre tra i Patrini spiccava la prestazione monumentale dell'eterno ragazzo Gaetano "Captain Kirk" Marchetto (6 su 7), ben sostenuto dal granitico Marco "Beauty" Case (2 su 7).
Nel secondo match, fotocopia del primo e giocato sul filo di un equilibrio estenuante, i Patrini riuscivano a piazzare la zampata vincente nella parte alta della terza ripresa grazie ad Armando Virgili che regalava ai lombardi il vantaggio definitivo (2-1), consolidato al quinto inning dal punto battuto a casa da Lorenzo Bossetti che propiziava il 4-3 finale che scatenava la festa intorno al diamante. Da segnalare tra i varesini la seconda prestazione fantastica per uno scatenato Case (6 su 7), Marchetto (3 su 7), Bossetti eroe di giornata (2 su 7 e 2 punti battuti a casa) più le prime valide in stagione delle giovani giocatrici Hanane El Kadrani e Milena Rossi, quota rosa di grande talento su cui il General Manager Gottardi conta parecchio. Il successo di enorme prestigio ha letteralmente commosso la cittadina varesina, guidata dal sindaco Astuti e dalle maggiori istituzioni locali, da sempre a fianco di questi Patrini da sogno.
In campo domenica scorsa anche il girone Est con la doppia sfida tra Roma ALL BLINDS e CVINTA Ravenna sul diamante dell'Acquacetosa. Gare di difficile lettura tecnico-tattica, dall'andamento diametralmente opposto, in cui le due squadre si sono aggiudicate un match a testa. Partenza a spron battuto dei romagnoli in gara-1, che approfittano di errori e disattenzioni palesati in attacco come in difesa dai capitolini. L'esito finale del match sorride nettamente ai ravennati già in avvio di terza ripresa, quando la CVINTA, sospinta da Marco Ferrigno (3 su 6 nel box, 1 fuoricampo, 3 punti battuti a casa), dal DH Fabrizio Merli (3 su 7 e 2 punti battuti a casa) e da Lazzarini (2 su 7 e 2 punti battuti a casa) produce uno strappo decisivo che trova una Roma del tutto impreparata a qualsiasi genere di reazione. Ravenna trionfa quindi per 9-2, gara interrotta dopo 5 riprese per manifesta superiorità degli adriatici. Lo staff manageriale capitolino ha comunque il grande merito di apportare le correzioni necessarie nel breve intervallo tra le due partite. Il manager romano Marco Corazza decide di guidare la propria difesa dal monte in stampelle, gettando il cuore oltre l'ostacolo nonostante le condizioni fisiche ancora precarie. Se la Roma ALL BLINDS si produce nella reazione sperata, Ravenna si scioglie inspiegabilmente alle prime difficoltà incontrate sul proprio percorso nella seconda partita. La squadra capitolina passeggia e si impone con un perentorio 6-0 dopo sei riprese, trascinata da un Alfonso "Talpone" Somma apparso finalmente sui propri standard (3 su 6 nel box e 3 punti battuti a casa), ben spalleggiato da Federico "Gatto Papone" Bassani (3 su 6 e 1 punto battuto a casa), Luciano Bernardini (3 su 6 e 1 punto battuto a casa) e dalla dolcissima Ada "Passion flower" Nardin, tassello fondamentale e di grande coesione all'interno di una quota rosa di enorme valore umano prima che tecnico, in grado di contribuire concretamente al trionfo capitolino con il suo primo punto stagionale battuto a casa.

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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