Dall’Orange Bowl al Marlins Park, gli stadi a Miami

Tanti intrecci curiosi nella storia degli impianti di Miami. Il nuovissimo Marlins Park è stato costruito dove sorgeva il mitico Orange Bowl. La storia del vecchio Bobby Maduro Stadium, vecchia casa primaverile dei Baltimore Orioles

Questa mattina la nostra nazionale ha sostenuto una leggera sessione di allenamento, come programmato dall'organizzaione del WBC, per testare il terreno del Marlins Park di Miami, il modernissimo e fantascientifico impianto nel quale giocano i Miami Marlins dall'aprile del 2012.
Ma la storia degli impianti sportivi della città della Florida è lunga e controversa. Sia per quanto riguarda il Baseball che il Football.
Come tutti sappiamo, Miami ha una squadra di baseball di Major League solo dal 1993 e inizialmente, fino al 2011, era denominata Florida Marlins. Giocava le sue gare interne nel Joe Robbie Stadium. (Sun Life Stadium), stadio che condivideva con Miami Dolphins e Miami Hurricanes di american football. Storia curiosa, perché prima di trasferirsi al Sun Life Stadium, le squadre di football di Miami avevano la loro base all'Orange Bowl. Il mitico stadio dalla forma ovale e con caratteristiche particolari che lo rendevano particolarmente ostico alle squadre avversarie, le quali si lamentavano del fatto che a causa del frastuono provocato dal saltellare dei tifosi sulle strutture metalliche che per un lungo periodo costituivano le gradinate, non riuscivano a sentire i segnali chiamati dai compagni. L'Orange Bowl si trovava in pratica dall'altro lato della strada.Venne costruito nel 1936 dal dipartimento dei lavori pubblici della città di Miami, fu modificato varie volte fino a raggiungere il design e la capienza finali nel 1977. I Miami Dolphins costruirono la loro leggenda all'interno di questo stadio, teatro di imprese clamorose e irripetibili strisce vincenti, come nel 1972, anno della stagione "perfetta". Sul prato dell'Orange Bowl venne disputato varie volte il SuperBowl L'ultima partita vi è stata giocata nel 2008, dopodiché è stato demolito e sulle sue ceneri è stato costruito, guarda un po', proprio l'avveniristico Marlins Park, teatro in questi giorni di uno dei due gironi dei quarti di finale del World Classic.
Sono stato all'Orange Bowl nel 1990, quando presi parte ad un torneo internazionale di baseball (City of Miami) e le squadre invitate mangiavano a pranzo e cena proprio all'interno dello stadio, con vista campo. Partecipavo con una selezione composta dal Lubiana (ora Junior Parma), con giocatori presi in prestito da varie squadre della zona. Purtroppo, visto il costo della trasferta, che era a carico dei genitori dei giocatori, il roster non era certo irresistibile. E le sconfitte in quel torneo ebbero proporzioni che preferisco non ricordare. Questo preambolo per dire che quel torneo era disputato sul diamante del Bobby Maduro Miami Stadium, allora il più grande impianto per il baseball della città, costruito nel 1949 dal ministro dell'educazione cubana Jose Aleman e inaugurato il 31 agosto di quell'anno con la sfida tra Miami Sun Sox e Cubans Havana, squadre della Florida International League, Class B. Rappresentava il sogno da un milione e mezzo di dollari per la città di Miami di avere finalmente le Grandi Leghe del baseball. L'anno successivo però le presenze allo stadio precipitarono e lo stadio nel 1954 rimase vacante. Nel 1956 la second occasione, con il trasferimento della squadra dei Florida Marlins di AAA, che poi nel 1961 si spostò a San Juan. Nel frattempo era diventato anche la casa dei Baltimora Orioles durante il periodo dello Spring Training. Caratteristica principale di quello stadio era la copertura ad arcata. Gli spalti arrivavano fino al terreno di gioco, cosa alla quale noi italiani all'epoca non eravamo particolarmente abituati. Giocò inizialmente al Bobby Maduro Stadium la formazione di Minor League Miami Marlins (guarda te..) e prima di diventare la casa primaverile dei Baltimora Orioles (fino al 1990), venne utilizzato per lo spring training anche dai Brooklyn e Los Angeles Dodgers, che giocarono proprio li la loro prima partita dopo il trasferimento da New York alla California, contro i Phillies, l'8 marzo 1958, davanti a 5.966 spettatori. Curiosità: prima che il presidente degli Orioles, James Keelty firmasse l'accordo con il presidente dei Miami Marlins per spostare lo spring training della franchigia al Bobby Maduro, secondo voi dove si allenava a primavera la squadra di Baltimore? Ma allo Scottsdale Stadium, in Arizona, l'attuale Salt River Fields, dove gli azzurri hanno felicemente debuttato giovedì scorso contro il Messico.
Il Bobby Maduro- Miami Stadium, che sorgeva in un quartiere industriale alla periferia della metropoli, delimitato dalla 23a strada a nord-ovest (sud – prima base), dalla Northwest 10th Avenue (ovest – terza base) e a nord-ovest 8th Avenue (est – campo di destra) e contava un'area aperta dietro l'esterno sinistro che si estendeva su un isolato a nord, ora non esiste più. E' stato abbandonato dagli Orioles proprio nel 1990, dopo essere stato utilizzato come caserma durante tumulti e campo profughi durante le ondate di immigrazione Nel 1993 la nuova Franchigia di Major League dei Miami Marlins ha deciso di disputare le sue partite nel più capiente Su Life Stadium e il Bobby Maduro è stato abbandonato al suo destino, poi dopo dieci anni di inattività e una serie di controversie demolito nel 2001 per far spazio ad un complesso di appartamenti, chiamato Miami Stadium apartment. Allo stadio è stato dedicato un documentario della PBS, nel 2007. A Santo Domingo esiste una replica esatta di questo stadio: si tratta del Estadio Quisqueya, costruito nel 1959

 

 

 

 

 

 

Informazioni su Matteo Desimoni 337 Articoli
Nato a Parma l'8 febbraio 1978, laureato all'Università di Parma in Scienze della comunicazione, con tesi di laurea "La comunicazione in una società sportiva: il caso dell'A.S.D. Baseball Parma", collaboratore della "Gazzetta di Parma", iscritto all'ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti, dal settembre 2009. Ha collaborato nel 2005 anche con "L'informazione di Parma". Dal luglio 2009 a fine agosto 2011 ha ricoperto l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa della società A.S.D. Baseball Parma. E' l'ideatore e direttore responsabile del periodico gratuito "Baseballtime" distribuito sui campi da baseball della provincia di Parma. Ha iniziato la carriera da giocatore a 8 anni, nel 1986 nelle giovanili dell'Aran Group, poi ha militato in diverse squadre della provincia di Parma e debuttato in serie B con il Sala Baganza e in serie A2 con la Farma Crocetta nel 1998. Dal 2002 al 2008 ha allenato le giovanili di Crocetta e Junior Parma.

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