Azzurrissimi d'Europa!

Al Familiestadion di Rotterdam, la Nazionale di Mazzieri si impone 8-3 contro i campioni del mondo in carica. Decimo titolo continentale per l'Italia, il secondo consecutivo. Lorenzo Avagnina MVP, Luca Panerati miglior lanciatore

ROTTERDAM – Davanti ad oltre 4mila spettatori in un "Familiestadion" finalmente da tutto esaurito, il nove guidato da coach Marco Mazzieri conquista meritatamente il suo decimo titolo continentale sconfiggendo per 8-3 i padroni di casa e campioni del mondo in carica dell'Olanda la cui Federazione festeggia quest'anno il centenario. Tra le due nazionali è la 24esima sfida per il titolo, ma così come due anni fa in Germania sono gli azzurri ad avere la meglio, merito certamente della prestazione di squadra ma anche dell'eccellente guida tecnico-tattica di coach Mazzieri. Se l'ottimo Luca Panerati si aggiudica il titolo di miglior lanciatore del torneo, Lorenzo Avagnina è riconosciuto il Most Valuable Player (MVP) del Campionato. Solo ieri il sammarinese è stato protagonista di un encomiabile 4 su 5 con 2 punti segnati e 2 battuti a casa. L'Italia è campione, il resto è cronaca.
Il primo inning si apre con il doppio di Statia che ruba la terza grazie ad un lancio mal controllato dal ricevitore italiano Latorre. Smith batte singolo e la lunga volata di sacrificio di Sams porta Statia a casa per il punto olandese (1 a 0). L'Italia prova a reagire subito e con i singoli consecutivi di Infante e Avagnina piazza due uomini in prima e in terza. Ma le speranze di un immediato pareggio si arrestano contro i lanci del partente olandese Martis che elimina al piatto Granato, Colabello e Latorre. Al cambio campo, Mariotti non è da meno: tre gli strike out ai danni di De Cuba, Heydoorn e Duursma. Gli Azzurri ci riprovano al secondo attacco: con un out, singolo di Ermini ma la successiva battuta di Vaglio si spegne sul guanto del seconda base orange per un doppio gioco difensivo che chiude l'inning.

Ma è al terzo inning che si concretizza la reazione italiana: con un doppio De Simoni raggiunge la terza grazie al bunt di sacrificio di Infante. La successiva valida di Avagnina lo porta a casa (1 a 1) e, grazie a due lanci pazzi, raggiunge la seconda e poi la terza. Colabello batte valido per il sorpasso azzurro (1 a 2), nel frattempo Granato (in seconda dopo la base ball e la successiva rubata) raggiunge la terza. La base ball a Latorre riempie le basi e costringe il manager olandese al primo cambio sul monte con Sulbaran che prende il posto di Martis (3k, 2bb e 6 valide subite in 3 inning), ma Chiarini batte valido per il terzo punto azzurro (1 a 3). Al quarto l'Olanda accorcia con il solo home run di De Cuba all'esterno destro (2 a 3).

Ma l'Italia è in partita: Vaglio batte valido e raggiunge la seconda sul bunt di sacrificio di De Simoni. Infante, colpito, raggiunge la prima e con il doppio di Avagnini entra il quarto punto azzurro (2 a 4). Gli orange danno la base intenzionale a Granato, riempiendo così le basi. Colabello è out al volo, ma il successivo singolo di Latorre spinge a casa sia Infante che Avagnina (2 a 6). Con il doppio di Chiarini, che raggiunge la terza su errore difensivo, entrano altri due punti (2 a 8) e costringono ad un nuovo cambio sul monte olandese: Stuifbergen rileva Sulbaran (1bb e 5 valide subite in poco più di un inning). Al sesto fiammata orange con il doppio di Statia che però si conclude con un nulla di fatto. Ad inizio settimo arriva il cambio sul monte per l'Italia con Cooper a rilevare l'ottimo John Mariotti (vincente, 5k con 4 valide subite, tra le quali l'home run di De Cuba, in 6 riprese), a sua volta sostituito ad inizio nono da Marco Grifantini: per Cooper 2 strike out in due inning. Al nono sussulto di orgoglio da parte dell'Olanda che con due doppi consecutivi da parte di Sams e De Cuba accorcia le distanze (3 a 8) e costringe Mazzieri a sostituire l'appena entrato Grifantini (2 valide subite) con Pugliese: strike, ball, ball, ball, strike, strike. L'Italia è Campione d' Europa.

(con il contributo di Samuele Polinari e Pim Van Nes)

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Nato nel 1980, metà trentino e metà vicentino (ma veronese d'adozione), vive e lavora a Milano dove si occupa della comunicazione nel Sud-Europa per Boston Consulting Group (BCG), la multinazionale della consulenza aziendale. Grande appassionato di tutto ciò che è USA, dallo sport ai "dunkin' donuts", dai grattacieli della East Cost alle spiagge assolate della West. Marco scopre il baseball all´età di 10 anni quando, complice un regalo della madre insegnante, inizia a calpestare lo storico diamante della Polisportiva Praissola sotto la guida del "mitico" Bissa. Gli anni dell´università lo allontanano dalla terra rossa, prima a Feltre e poi a Milano. Ma è con il conseguimento della laurea in Relazioni Pubbliche allo IULM di Milano e il conseguente viaggio-premio a Boston che si ritrova e decide di curare la comunicazione dei Dynos Verona. Due anni favolosi, densi di soddisfazioni e ricordi indimenticabili, impegnato nella promozione del sodalizio scaligero sulla stampa locale e sportiva. Per Baseball.it scrive del "batti e corri" giocato nella sua terra, il Nord-Est, ma non disdegna di "intrufolarsi" anche in questioni a carattere nazionale e internazionale.

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