I Dodgers nel "canestro" di Magic Johnson

L'ex stella dei Lakers, a capo della Guggenheim Baseball Management, compra la franchigia di Los Angeles per 2.15 miliardi di dollari. La nuova società guidata da Stan Kasen, ex-presidente dei Washington Nationals

Mentre gli occhi e l'attenzione erano tutti per la partenza ufficiale della stagione regolare della Major, ha destato scalpore l'acquisto dei Los Angeles Dodgers da parte di una cordata guidata da Magic Johnson. Stellare ex-giocatore di basket con i Lakers, alla guida di un gruppo di investitori, si è aggiudicato all'asta la franchigia della National League con l'offerta record di 2.15 miliardi di dollari, stabilendo un nuovo primato per l'acquisto di una società di baseball. L'operazione dovrà essere approvata dal tribunale fallimentare e dalla Major League Baseball, subentrata al precedente proprietario, Frank McCourt, che per 8 anni ha gestito la franchigia portandola in bancarotta. I documenti depositati al tribunale fallimentare mettono in evidenza le "stravaganze" della gestione di McCourt e della ex-moglie che avrebbero sottratto oltre 100 milioni da prestiti legati all'attività dei Dodgers per finanziare l'elevato stile di vita. Tra le voci spiccano i 150.000 dollari all'anno per un parrucchiere privato ed una non meglio precisata spesa per un "guaritore" di Boston, ingaggiato per inviare pensieri ed influssi positivi ai Dodgers. Magic Johnson è riuscito nella transazione creando un consorzio di imprenditori che vede presenti nomi di spicco come la società di servizi finanziari Guggenheim Partners ed il produttore di Hollywood Peter Guber. La nuova società, che si chiama Guggenheim Baseball Management sarà guidata da Stan Kasten, ex-presidente dei Washington Nationals.
Tornando al baseball giocato, con le prime due partite di Tokio si è aperto il campionato MLB 2012. Una partenza, quella di quest'anno, molto particolare. Le prime due sfide tra Oakland e Seattle giocate in Giappone mercoledì e giovedì, anticipano di una settimana l'Opening Night tra i campioni in carica dei Cardinals ed i "nuovi" Marlins che si terrà nel nuovo impianto di Miami, il Marlins Park. Dal 5 aprile tutte le franchigie scenderanno in campo e daranno ufficialmente il via alla regular season che si concluderà il prossimo 3 ottobre. Nell'anticipo dell'American League, la mini serie nipponica termina 1-1 per la felicità degli oltre 44.000 spettatori a partita che hanno riempito le gradinate. Per la cronaca, in gara-1, lo score è rimasto immacolato fino al quarto inning con i due partenti, Hernandez per Seattle e McCarthy per Oakland, che gestivano ottimamente la situazione. A spezzare l'incanto, ma non l'equilibrio della gara, un fuoricampo di Ackey nella parte alta della ripresa che porta avanti i Mariners e due doppi di Pennington e Kurt Suzuki che bilanciano immediatamente il risultato. Poi ancora tanto lavoro difensivo con i lanciatori sugli scudi. Hernandez resterà sul monte di lancio per 8 riprese concedendo 5 valide ed 1 punto mentre McCarthy, in 7 inning concede 6 valide ed 1 punto. La situazione resta inchiodata fino all'undicesimo inning quando Ryan colpisce un doppio su Carignan e viene spinto in terza da una volata di sacrificio di Figgins. Ackley colpisce la valida del 2-1 che costa la sostituzione sul monte di lancio con il rilievo Blevins che prima di chiudere l'inning concede a Ichiro Suzuki la valida del definitivo 3-1. Nella parte bassa della ripresa Brandon League concederà solo una valida a Smith prima di terminare la gara e guadagnare la prima salvezza della stagione.
Anche in gara-2 sono i lanciatori a fare la loro bella figura con Colon, che poi sarà il vincente, e Vargas che per 6 inning tengono a bada le mazze avversarie. Alla settima ripresa è ancora Seattle a spezzare gli equilibri con un fuoricampo da 1 punto di Smoak, ma stavolta a rispondere è uno degli acquisti più attesi della stagione. Yovanni Cespedes, l'esterno centro arrivato ad Oakland da Cuba, rompe il ghiaccio con un fuoricampo da 2 su Kelley, che aveva appena rilevato Vargas e che ribalta le sorti del match. Come se non bastasse, a colpire il rilievo di Seattle ecco il "back-to-back" di Reddick, stavolta su Sherill, che con il suo homerun chiude l'inning sul 3-1 per gli A's. Il risultato viene congelato all'ottava ripresa con l'ennesimo fuoricampo, stavolta di Gomes su Delabar, che porta lo score sul definitivo 4-1.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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