I mille (e uno) misteri del Wrigley Field

Lo stadio di Chicago è il centro di fenomeni inspiegabili, scenografia perfetta di eventi dal fascino quasi tribale e soprannaturale. Due palline in gioco durante una gara, lo storico match di 9 riprese senza valide, la maledizione della capra..

Per le strade adiacenti al Wrigley Field di Chicago altro non si parla che di streghe, fantasmi, magia, riti pagani e ogni sorta di creature che appartengono al mondo delle tenebre. Un ottimo documentario che ben figurerebbe in una puntata del programma "Misteri" e, come soggetto, chi altri se non il Wrigley Field potrebbe essere più adatto? Il suo aspetto sobrio e genuino con una spiccata impronta bucolica e la sua ancestrale fame di "pennant" rendono il Wrigley perfetto per una sorta di esorcismo. E che dire della costante brezza che spira talvolta contro e talvolta a favore del battitore? È forse il lamento di dolore delle antiche tribù dei Chippewa, dei Potawatomi, dei Kickapoo sterminate dai soldati governativi?
Wrigley Field è il centro dei fenomeni inspiegabili, del mistero ricorrente e dell'alito dell'antico bisonte. Tutto è successo al Wrigley Field, tutto succede e tutto succederà al Wrigley Field. Ogni evento, ogni battuta, ogni lancio è impresso nelle verdi foglie dell'edera che da quasi un secolo artigliano, stringono e avvolgono in un abbraccio di gelosia il Wrigley. Una perfetta scenografia per lo stadio dal fascino quasi tribale e soprannaturale.
Solo al Wrigley Field si è consumato il mistero di due palline in gioco durante una partita. Successe nel 1959 durante il mnatch tra Cardinals e Cubs. Il lanciatore Bob Anderson di Chicago concesse la base per ball a Stan Musial ma il catcher si lamentò con l'arbitro affermando che Musial, sul conteggio di 3 ball e uno strike, aveva fatto un foul ball. Nel frattempo la pallina rotolò dietro e lontano dal catcher. Musial se ne accorse e dalla prima base iniziò a correre verso la seconda base. Alvin Dark, il terza base di Chicago si precipitò per raccogliere la pallina ed assisterla all'interbase Ernie Banks che era andato a coprire la seconda. Nell'attimo precedente, inspiegabilmente, l'arbitro consegnò una nuova pallina al lanciatore di Chicago il quale cercò di eliminare Musial che si stava dirigendo in seconda base. Ma il tiro fu errato e la pallina finì all'esterno centro. A sua volta Musial, resosi conto del tiro sbagliato, cercò di guadagnare la terza base, ma venne toccato da Banks, che aveva ricevuto il tiro dal terza base Dark… Diamine, ci sono 2 palline in campo! Qual'è quella giusta? L'arbitro di base dichiarò Musial "out", perchè venne "toccato" con la pallina originale di inizio partita. Il manager di St. Louis andò su tutte le furie, ma non successe nulla perchè alla fine i Cardinals vinsero 4-1.
La fama e la reputazione del Wrigley Field si è allargata a macchia d'olio come tutto il suo alone di misticismo e superstizione. Nel 1945 il proprietario della taverna "Billy Goat", un certo Billy Sianis, si recò allo stadio per acquistare i biglietti per le World Series contro i Detroit Tigers. Aveva con sè una mascotte, come una specie di strega nei panni di un caprone, un animale esoterico in grado di esorcizzare le più nefaste situazioni. Il bigliettaio negò l'ingresso all'animale e allora Sianis gettò un maleficio dicendo che la squadra non avrebbe mai più vinto fino a quando un altro Sianis-caprone non avrebbe fatto ingresso nello stadio.(sembra che questo maleficio sia tutt'ora valido).
Solo al Wrigley Field si è potuto assistere all'unica e storica partita di 9 riprese senza una battuta valida. Tutto successe il 2 maggio del 1917 allo stadio che al tempo si chiamava "Weegham Park". James "Hippo" Vaughan, lanciatore dei Cubs, e Fred Toney, lanciatore dei Cincinnati Reds, si affrontarono in una partita concedendo zero valide agli opposti line-up. Dopo 9 riprese regolamentari il punteggio era 0-0. Gus Getz, terza base dei Reds, si presentò alla battuta all'inizio della decima ripresa e venne eliminato al volo dal catcher dei Cubs, Art Wilson. Quindi si presentò a battere Larry Kopf, che ottenne la prima valida dell'incontro. In seguito fu il turno di Greasy Neale che venne eliminato al volo dall'esterno centro dei Cubs, Cy Williams. 2 out. È ora il turno di Hal Chase che batte una facile volata al centro esterno che però viene persa dal difensore che commette un errore clamoroso permettendo ai corridori di arrivare in terza e in seconda base. Venne il turno di Jim Thorpe (famoso olimpionico pluri-medagliato e anche giocatore di football) che realizzò una battuta rimbalzante molto alta. Il lanciatore Vaughan la giocò tirando la pallina a casa base per evitare il punto (Thorpe era velocissimo e non c'era nessuna possibilità di eliminarlo in prima base). Ma il corridore di terza non aveva dato nessuna intenzione di correre verso casa base. Il ricevitore dei Cubs non si aspettava l'assistenza del proprio lanciatore e la pallina gli rimbalzò sulla pettorina rotolando lontano. A quel punto il corridore di terza base si diresse per segnare il punto che risulterà vincente, perchè nella parte bassa della ripresa, i Cubs (essendo squadra di casa), non segnarono e non fecero nessuna valida. Il lanciatore dei Reds vinse una partita lanciando una no-hit di 10 riprese. Il lanciatore dei Cubs perse il confronto anche se statisticamente non era stato responsabile del punto subito. Negli spogliatoi, "Hippo" Vaughan se la prese con il suo catcher e furono coinvolti in una violenta rissa che venne interrotta con l'ingresso del presidente della squadra, Charlie Weegham, che disse "You're a bunch of asses!".
Al Wrigley Field ci sono i "Bleacher Bums" all'esterno sinistro, un club esclusivo dove i tifosi si presentano in canottiera e le ragazze in bikini e la birra scorre generosa come le acque del Mississippi, non solo negli stomaci dei fans, ma anche sulle teste dei giocatori avversari con particolare predilezione verso quelli dei Mets.
E dopo il folklore ecco che l'esoterismo e la superstizione si affacciano di nuovo al Wrigley Field. Nel 1994 un gruppo di predicatori arrivò allo stadio in compagnia di un altro "caprone-Sianis" per porre fine ad una striscia di 12 partite perse in casa. Il gruppo di "stregoni" assieme al caprone girarono intorno allo stadio diverse volte fino a quando entrarono in campo da un ingresso secondario. Fecero tutto il giro con gesti cerimoniali simulando antichi riti pagani e passarono davanti al bullpen dei lanciatori dove si stava "scaldando" il lanciatore dei Cubs, Steve Trachsel. I Cubs vinsero 7-2 contro i Reds spezzando la sequenza di sconfitte consecutive.
Ma la superstizione affligge anche i numeri al sempreverde Wrigley Field. 8-8-88, fu il giorno dove venne disputata la prima partita storica in notturna. Per tanti anni Chicago e i tifosi dei Cubs sono sempre stati contrari a disputare le partite sotto le luci al punto che negli anni ‘50, il proprietario della squadra consegnò un nuovo impianto-luci ad un team di minor league per mantenere la tradizione del Wrigley, cioè quella di non giocare in notturna. Ma alla fine hanno dovuto cedere alle continue richieste da parte della Lega di costruire l'illuminazione. Ad ogni modo, il malumore dei tifosi generò un'onda di negatività e quella partita venne sospesa dopo 3 riprese per… pioggia!
Tutto succede al Wrigley Field, perchè è sempre in crescita senza mai invecchiare, perchè la sconfitta possiede il dolce sapore della condivisione e della vicinanza, perchè la luna e le stelle svelano i loro poteri astrali, perchè l'abbraccio al Wrigley è il forte legame del blues di Chicago e del sole che si tuffa nel lago Michigan… perchè la corsa sulle basi è l'antico tam-tam delle tribù indiane pronte al combattimento.

Il Blog di Beppe Carelli

Informazioni su Beppe Carelli 25 Articoli
Beppe Carelli, nato a Pescara nel 1958, è stato indotto nella Hall of Fame del baseball italiano nel 2008. Ha debuttato in Serie A nel 1975 col Milano e, dopo un intervallo nel Codogno, si è trasferito a Rimini dove ha giocato per ben 18 anni, dal '77 al '94. Ha vinto sei scudetti con i Pirati risultando leader stagionale come media battuta per due volte, fuoricampo (nel 1981 e nel 1993) e come punti battuti a casa. Vanta 116 presenze in Nazionale avendo partecipato a 12 manifestazioni internazionali con due titoli europei e all'Olimpiade di Los Angeles nel 1984. Iniziò la carriera come lanciatore per trasformarsi in esterno e sfruttare appieno la sua potenza di bomber. Nel Mondiale dell'86 in Olanda ottenne una straordinaria media battuta, .478, davanti ai cubani Pacheco e Linares e primeggiò nei punti battuti a casa. Nel 1972 è campione di Europa under 18, nella stessa categoria è il miglior battitore nell'Europeo giocato a Rimini nel 1975. Nel massimo campionato ha ottenuto 1.151 valide, 220 fuoricampo e 926 punti battuti a casa in 873 partite giocate. Collabora con Baseball.it come opinionista per la rubrica "Visto da...".

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