I Pirati puntano su Ramon Ramirez

Il 29enne pitcher venezuelano è il primo dei nuovi stranieri di Rimini. Nel 2008 e 2009 in Major con i Cincinnati Reds, Ramirez ha partecipato al World Baseball Classic con il Venezuela e l'anno scorso ha provato l'esperienza coreana

Con Ramon Ramirez, il monte di garauno dei Pirati torna a parlare spagnolo. I Pirati del presidente Zangheri sparano il secondo colpo ufficiale (dopo quello di Persichina) ingaggiando il partente della prima partita del trittico, molto più croce che delizia nelle ultime due stagioni con Jim Brower e Dushan Ruzic in pedana. Ramirez è venezuelano di Cagua (18 settembre 1982 la data di nascita), tira destro e gli scouting report dicono che dritta, slider e cambio sono i suoi lanci migliori (buono il bottino di strike-out messi a segno in carriera). Se si esclude Alex Serrano (peraltro rilievo di Brower nel 2010, a Rimini non si vedeva un partente venezuelano dal 2001, prima con Beiker Graterol (tagliato per motivi fisici) e poi con il grande Josè Villa al quale subentrò Tim Kester.

Tornando a Ramon Ramirez, nel suo curriculum spiccano anche due recenti apparizioni in MLB, nel 2008 e 2009 con i Cincinnati Reds. L'esordio è datato 30 agosto 2008 (no-decision in 7 riprese lanciate contro San Francisco), il bilancio della prima esperienza parla di una vittoria, una sconfitta e un pgl di 2,67 in 5 presenze sul mound (4 da partente). Nel 2009 sono invece 12.1 gli inning lanciati da rilievo (3,65 il pgl). Ramirez è comunque un buon pitcher da Triplo A nel quale è arrivato per la prima volta nel 2007 a Louisville (franchigia Reds) dove si afferma nel 2008: 19 presenze sul monte (15 da partente) con 4v-5p e 3,08 di pgl, numeri che gli valgono la chiamata in Major. Firmato nel 2000 dai Padres, il nuovo pitcher dei Pirati ha chiuso l'esperienza americana nel 2010 a Pawtucket (Triplo A dei Boston Red Sox): 28 gare (13 da partente) con 4,92 di pgl e un bilancio di 5 vinte e 5 perse. L'anno scorso in Corea con i Doosan Bears, Ramirez ha partecipato nel 2009 al WBC vestendo la casacca della nazionale del Venezuela con cui è attualmente impegnato nelle Caribbean Series.

Ci sarà ancora da lavorare per mettere a disposizione del pitching-coach Illuminati uno staff di lanciatori al completo: mancano ancora all'appello il rilievo di garauno, un paio di rilievi per gara2 dietro a Marquez e un altro lanciatore Asi che compensi la partenza di Di Roma. Un eventuale arrivo a Rimini di Roberto Corradini risolverebbe parecchi problemi.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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