Thunder's imbattibili, vincono pure l'All Star Game

Ancora un successo per i milanesi che battono 17-14 la selezione dei migliori giocatori del campionato di baseball per ciechi ed ora sono ad un passo da uno storico "Grande Slam". Al pachistano Sarwar Ghulam l'Homerun Derby

Chi fermerà i Tuoni? L'interrogativo disarmante s'impone e riecheggia ormai da 8 stagioni, senza per altro trovare risposta, intorno ai principali diamanti dove è di scena il baseball per ciechi. I Thunder's 5 Milano non sembrano infatti avere alcun rivale all'orizzonte in grado di scalfirne l'egemonia. Domenica, sul diamante bolognese di Casteldebole, i "Kennedy Bombers" hanno messo nella già prestigiosa bacheca l'ennesimo trofeo, aggiudicandosi al termine di una gara scoppiettante e di grande agonismo l'All Star Game 2011 per 17-14, contro i più forti rappresentanti del campionato di baseball per ciechi.
La compattezza dei Tuoni, sapientemente plasmati dal manager Lorenzo Vinassa De Regny, ha permesso al line-up milanese di esprimersi su altissimi livelli contro una formazione temibile, imbottita di fuoricampisti e ottimi difensori. Alla fine i Thunders hanno prevalso avendo sfruttato al massimo i propri fuoricampo in situazione di basi piene, fermando nei momenti chiave le bordate degli avversari e producendo in attacco una corale e poderosa prestazione.
In una giornata "quasi ordinaria" per il bomber Sarwar Ghulam, fermato in tre circostanze a pochi centimetri dal fuoricampo da altrettanti interventi difensivi miracolosi di Fabrizio Merli (QVinta Ravenna), spiccano tra i milanesi le maiuscole performance di Francesco "El Presidente" Cusati (4 su 7), Fabio Scali (4 su 8) nonché della lady Loredana "Giovanna D'arco" Ruisi (6 su 8, 1 grande slam).
La vicenda di Loredana Ruisi è assolutamente emblematica per il grande spirito di sacrificio e la dedizione verso una certa etica sportiva, alla base anche di piccole-grandi rinunce personali, che permea i successi a 360 gradi di questi Thunder's. Giunta a Bologna a pochi minuti dal playball, reduce da una splendida prestazione arcieristica in un'importante manifestazione romana (è infatti da molti anni una tra le punte di diamante della nazionale di tiro con l'arco), Loredana Ruisi ha voluto fortissimamente partecipare alla All Star Game, accettando una levataccia impossibile prima di scendere in diamante armata della proverbiale sicurezza e di quel sorriso ammaliante che ne fa una tra le atlete più leggiadre ed eleganti del nostro movimento. E come spesso accade nelle sceneggiature americane più azzeccate legate al nostro sport, la Ruisi ha saputo apporre in calce a questa gara la firma più prestigiosa, realizzando lo splendido grande slam che di fatto ha decretato il vantaggio dei Thunder's 5 Milano.
Tra gli All Star, ottimo il marocchino Driss Sahli (Bologna White Sox) che chiude con un incredibile 6 su 8 al piatto e 4 fuoricampo, ottimamente supportato dalla seconda "bocca da fuoco" dei White Sox, Giancarlo Berganti (4 su 8, 2 homerun). Merli, aggiunge alla superba difesa su Ghulam, un ottimo 4 su 8 al piatto.
La gara è stata preceduta dall'affascinante "Homerun Derby" che ha confermato meritatamente sul trono il "gigante buono" dei Thunder's 5, Sarwar Ghulam. E' andato infatti al pachistano il titolo di Homerun King che ha chiuso il proprio show di impressionante potenza balistica con 14 homerun, respingendo l'assalto della concorrenza tutta marocchina: Driss Sahli si è fermato a 11 fuoricampo, mentre Hamid Oubarrahou, rappresentante dei Lampi Milano, non è andato oltre i 7 fuori campo. Per ottenere la vittoria Ghulam ha dovuto affrontare uno spareggio con Sahli avendo entrambi terminato la sfida con 8 centri ciascuno.
Adesso c'è l'ultimo appuntamento stagionale del baseball giocato da ciechi: domenica 16 ottobre, sul terreno del "Leoni" di via Bottonelli a Casteldebole, andrà in scena il tradizionale "Torneo di Fine Stagione", una sorta di passerella collettiva in cui le 8 formazioni del campionato AIBXC, divise in due gironi, si sfideranno in partite lampo da due inning.

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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