I Tuoni centrano anche la Coppa Italia

Dopo aver vinto lo scudetto, i Thunder's 5 Milano si aggiudicano anche la Coppa Italia, la quinta in otto stagioni. Battuti in finale i Bologna White Sox. La potenza di Ghulam (MVP) e Sahli impressiona il Leoni di Casteldebole

Si allunga la striscia di successi dei Thunder's 5 Milano che concedono il bis. A due mesi dall'epica e sofferta gara che ha consegnato ai meneghini il sesto scudetto in sette stagioni, i "Kennedy Bombers" si sono aggiudicati sul diamante bolognese di Casteldebole la Coppa Italia 2011, ovvero il secondo trofeo inserito nel calendario nazionale di baseball giocato da ciechi.
La formazione lombarda allenata dal quintetto composto da De Regny, Crippa, Tempesta, Novali e Rossi ha sconfitto in semifinale la Fiorentina (6-4) prima di piegare in finale il Bologna White Sox (11-9). Si è trattato di un altro dei tanti avvincenti confronti tra meneghini e felsinei che da diverse stagioni infiammano i diamanti per forte impatto emotivo, livello tecnico e grande agonismo tra gli atleti delle due squadre.
LE SEMIFINALI – I Tuoni hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione di una Fiorentina coriacea e ben disposta in campo, nonostante le assenze pesanti di Oliveri, Diana e Musarella. Il line-up milanese non ha avuto vita facile ed è stato il pakistano Sarwar Ghulam, autore nella parte bassa del quinto inning di un grande slam, ha togliere cavato le castagne dal fuoco ai Thunder's, permettendo loro il sorpasso definitivo dal 3-4 al 6-4 finale (i milanesi erano stati in affanno soprattutto nella parte alta della terza ripresa in virtù delle valide di Gigi Abbate e della bellissima Vanessa Cascio, autori di uno splendido 5 su 6 al piatto che hanno regalato ben 4 punti ai toscani).
Nella seconda semifinale, i White Sox si sono sbarazzati piuttosto agevolmente dei Tigers Cagliari (6-1) in virtù della maggiore esperienza che ha prevalso sul pur grande entusiasmo dei ragazzi sardi, matricole terribili, probabilmente più emozionati per la prima grande apparizione su un palcoscenico così prestigioso. I White Sox hanno raggiunto la manifesta dopo quattro riprese grazie ad una difesa attenta e concentrata, guidata dalla leadership di Berganti e Pierini, sostenuta in attacco dalle bordate del marocchino Driss Sahli (3 hr finali). Pratica Tigers chiusa in meno di un'ora, approfittando anche delle polveri insolitamente bagnate dell'attacco isolano che non ha saputo ripetere le grandi prove offensive offerte a Milano due settimane fa.
LA FINALE – La sfida Pakistan contro Marocco, ovvero Ghulam contro Sahli, ha caratterizzato il match decisivo per l'assegnazione della Coppa Italia. Davvero impressionanti i numeri registrati in finale dai due fuoriclasse: Sarwar ha chiuso con un incredibile 5 su 6, 5 homerun, 8 punti portati a casa sugli 11 complessivi, a cui bisogna aggiungere una difesa impeccabile che gli è valsa indiscutibilmente il premio di MVP. Non ha comunque deluso la punta di diamante dei White Sox: eccezionale in difesa anche Driss che ci ha regalato in attacco uno spettacolare 5 su 8 in battuta e 3 hr. Ottima anche la prova di Giancarlo Berganti tra le file dei Sox (3 su 7 e 2 fuoricampo).
Thunder's 5 che hanno trionfato in ragione di un attacco più fluido e performante, puntellato dalle prove maiuscole di Fabio "Freccia Rossa de Trastevere" Scali (2 su 5), Christian "Tatone" Tedoldi (4 su 6) e dell'inossidabile Loredana "Ever Green" Ruisi (3 su 5).
I milanesi si trovano ora a metà strada per un possibile "Grande Slam", attesi dalla All Star Game in programma domenica prossima 2 ottobre sul "Leoni" di Casteldebole, contro la crème delle altre sette franchigie del baseball per ciechi, e dal torneo di fine stagione, in scena il 16 ottobre sempre sul diamante di Via Bottonelli, 70 a Casteldebole.

 

 

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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