Dagli Indians la sorpresa più bella

Dopo quasi due mesi di attività è Cleveland la vera novità della stagione 2011 dall'alto delle 30 vittorie conseguite. Bene anche i Phillies di Manuel e i Cardinals di La Russa. Guai finanziari per Dodgers e Mets

A quasi due mesi dall'avvio della stagione 2011 di Major League, i rapporti di forza stanno iniziando a prevalere sulle sorprese iniziali. Nella East Division della AMERICAN LEAGUE, i Boston Red Sox sono tornati a respirare dopo un disastroso avvio. Per celebrare la prima vittoria stagionale in regular season il roster di Francona ha dovuto attendere la settima partita, o meglio gara-1 della serie da 3 contro i rivali Yankees. Al 15 aprile i BoSox avevano raccolto 2 successi (entrambi contro New York) e ben 10 sconfitte. Nella seconda metà del mese scorso, Boston si scuote e recupera con un parziale di 9-5. Ma è da qualche settimana, e siamo a maggio, che i Red Sox hanno davvero rialzato la testa portandosi in seconda posizione nella division a 0.5 lunghezze di distanza dalla vetta (in mano a New York) con un ruolino invidiabile, 14-7, tra cui un pesante sweep inflitto ai "Bronx Bombers" in terra newyorkese. Frenano, dopo un buon inizio, i Rays che dopo aver tenuto testa al buon avvio degli Yankees stanno segnando il passo ed accusano un parziale di 3 vittorie e 7 sconfitte che li porta in terza posizione a -1. Il girone è comunque ancora molto compatto visto che Toronto è quarto a -2.5 e Baltimora chiude con un "ritardo" di 3.5.
La vera sorpresa della American League si chiama Cleveland. Gli Indians hanno messo in fila tutta la Major e con un record di 30 vittorie e 16 sconfitte viaggiano a gonfie vele in questo primo scorcio di stagione. Il roster affidato a Manny Acta ha fatto il vuoto nella Central Division con Detroit che arranca a 6 lunghezze, Kansas City a meno 8, White Sox a meno 9 e clamorosamente i Twins a 14.5 con 16 vittorie e 31 sconfitte, il peggior record dell'intera lega. A voler cercare i meriti di questo piccolo miracolo non si possono ignorare i numeri di Asdrubal Cabrera, interbase che ha all'attivo una media battuta di .305 con 10 fuoricampo e 34 punti battuti a casa, di Josh Tomlin, lanciatore partente con una media PGL di 2.41 che gli ha consentito di mettere da parte già 6 vittorie su 9 partenze (lo stesso numero di vittorie ottenute in tutto il 2010 con 12 partenze) e di Chris Perez, closer in grado di collezionare 13 salvezze su 14 tentativi.
Estremamente equilibrata la West Division della AL dove le quattro franchigie in competizione sono stipate in appena 2 lunghezze. A guidare il gruppo, i Texas Rangers con 25 vittorie e 24 sconfitte ed un 5-5 raccolto nelle ultime 10 gare. Gli Angels seguono a 0.5 dalla vetta ma sembrano segnare leggermente il passo visto che hanno vinto solo 3 volte negli ultimi 10 giorni. Lo stesso dicasi per Oakland che chiude il girone a -2 dai Rangers. Chi invece appare in forma smagliante è Seattle che, nonostante la sconfitta contro Minnesota in gara-2, viene da una serie positiva di 6 vittorie consecutive ed ora staziona al terzo posto del girone con 1.5 di ritardo dalla vetta.
Per il momento niente di diverso rispetto alle attese in NATIONAL LEAGUE, almeno sotto il profilo dei risultati sportivi. Nella East Division sono Philadelphia e Florida a contendersi la vetta con i Phillies che hanno ottenuto 29 vittorie e 19 sconfitte ed i Marlins che seguono ad 1 lunghezza. A fare da terzo incomodo gli Atlanta Braves con un ritardo di 3 vittorie e più staccate Mets (-8) e Nationals (-8).
Nella Central Division i St. Louis Cardinals guidano con 30 vittorie e 20 sconfitte seguiti dai Cincinnati Reds ed i Milwaukee Brewers a 3.5, mentre più staccati sono i Pirates (-6.5), i Cubs (-7) e Houston (-11.5). A proposito di Chicago, da segnalare che durante il primo giro dell'Interleague 2011 i Cubs sono tornati a giocare al Fenway Park per una sfida contro i Red Sox che mancava in Massachusetts dalle World Series del 1918. Durante il secondo inning di gara-2, giocata con le divise del 1918, Marlon Byrd, esterno dei Cubs è stato colpito in prossimità dell'occhio sinistro da un lancio del partente di Boston Alfredo Aceves. Portato in ospedale all'esterno sono state riscontrate fratture facciali multiple e si temono ripercussioni per l'occhio sinistro.
Nessuna novità neanche nella West Division della NL con i San Francisco Giants, campioni in carica, che si sono ripresi il primo posto (27 vittorie e 20 sconfitte), dopo un tentativo di partenza sprint dei Colorado Rockies che adesso sono in seconda posizione con 3 lunghezze da recuperare. Stanno andando bene gli Arizona D-Backs che vincendo 8 delle ultime 10 gare si sono riportati a meno 3.5. Chiudono il girone i Dodgers (-6.5) ed i Padres (-9).
E proprio Los Angeles rappresenta una delle sorprese della National League che però poco hanno a che fare con il baseball giocato. La causa di divorzio tra Frank McCourt, proprietario della franchigia, e l'ormai ex-signora Jamie rischia di impantanare le finanze dei Dodgers che avrebbero già ricevuto un aiuto economico da parte della Mlb. In più all'Opening day un tifoso dei Giants è stato brutalmente aggredito da un gruppo di tifosi della squadra di casa. La polizia ha nei giorni scorsi arrestato uno dei responsabili ma le dichiarazioni di McCourt in proposito, che danno una parte della colpa dell'accaduto all'obbligo di dover tagliare le spese sulla sicurezza, hanno gettato altra benzina sul fuoco. I legali di Bryan Stow, il tifoso colpito, hanno fatto causa ai Dodgers colpevoli di non aver illuminato a dovere il parcheggio e di non aver utilizzato il giusto numero di steward e conseguentemente aver creato le condizioni per far accadere quello che poi è accaduto. Per la cronaca, Stow, 42 anni, resta in condizioni critiche ma stabili, sotto sedazione per prevenire le convulsioni causate dal danno cerebrale traumatico. Tornando al divorzio, l'ex-moglie ha imposto a McCourt di vendere la squadra per far fronte alle spese e voci insistenti vogliono il proprietario della franchigia incapace di pagare gli stipendi mensili.
La seconda brutta sorpresa riguarda i New York Mets. Il proprietario della franchigia Fred Wilpon è rimasto invischiato nella famosa truffa di Bernard Madoff (mezza America frodata e condanna all'ergastolo). Tanto per rendere l'idea si stima che l‘imbroglio abbia causato un ammanco tre volte più grande di quello generato dal crac Parmalat. I Mets hanno già ricevuto un sostanzioso prestito dalla MLB ma Wilpon ha dichiarato che quest'anno le casse dei Mets potrebbero perdere 70 milioni di dollari e che nelle prossime settimane potrebbe vendere una quota di minoranza della squadra.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.